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Pizzo Bernina, Cresta N, Biancograt | ![]() |
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Zona | Svizzera - Bernina |
Partenza | Pontresina (1774 m) |
Quota attacco | 3430 m |
Quota arrivo | 4049 m |
Dislivello | 1500 m dalla Chamanna Tschierva (2573 m) |
Difficoltà | D- ( pendenza 40° / IV in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Capanna Tschierva |
Attrezzatura consigliata | corda da 60, piccozza, ramponi, casco, 4 o 5 rinvii, un paio di viti da ghiaccio e un paio di friend misura media |
Orario indicativo | 6-8 ore |
Periodo consigliato | Giugno - Settembre |
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Descrizione | Accesso stradale:
Colico -> Chiavenna -> S.Moritz -> Pontresina oppure Sondrio -> Tirano -> Passo Bernina -> Pontresina posteggiare presso il parcheggio a pagamento della stazione ferroviaria di Pontresina 1° giorno: dalla stazione ferroviaria di Pontresina si imbocca la strada carrozzabile della Val Roseg fino al ponte in legno poco prima dell'Hotel Roseg. Lasciato il ponte sulla destra, seguire il sentiero segnalato che dapprima ancora in piano e successivamente in salita con qualche tornante, porta fin sotto la grande morena che adduce al bacino settentrionale Roseg-Scerscen-Bernina. Seguire il sentiero che costeggia la morena e che con un ultimo tratto in salita porta direttamente al rifugio (2573 m, 3 - 4 ore) 2° giorno: dalla chamanna Tschierva percorrere le tracce di sentiero, poco evidenti alla luce delle frontali ma segnalate con qualche catarifrangente, che, costeggiando le rocce del Morteratsch, procedono su terreno morenico verso Sud-Est fino a mettere piede sul Vadret da Tschierva. Per terreno facile ci si porta alla base del grande vallone glaciale che adduce alla Fourcla Prievlusa. Con inclinazione sempre piu' accentuata si arriva fin sotto la crepaccia terminale. Da qui due possibilita': A- con buon innevamento (scarso pericolo di scariche) si supera la crepaccia terminale e si punta direttamente alla fourcla (pendii a 40°) B- con scarso innevamento (alto pericolo di scariche) ci si porta a sinistra fino a raggiungere un tratto di ferrata che permette di raggiungere il colle da sinistra attraverso le rocce (3430 m, 3-4 ore). Si scalano le rocce della cresta dapprima direttamente e poi sul lato Ovest (III, qualche spit presente ove necessario), nell'ultimo tratto si costeggiano le rocce sul lato Est fino a raggiungere il colletto da dove inizia la cresta N del Pizzo Bianco, il tratto caratteristico della Biancograt. La si percorre sul lato Ovest di poco sotto il filo, facendo attenzione ad eventuali crepacci e tratti ghiacciati, fino alla vetta del Pizzo Bianco (3995 m, 2-3 ore, 5-7 ore). Dalla vetta ci si abbassa tenendosi a sinistra del filo della cresta Sud-Est per buone roccette, raggiunto un salto lo si percorre in disarrampicata lungo il filo (III e IV, in alternativa e' possibile una breve corda doppia) giungendo alla Breccia del Bernina. Si scende verso destra (Ovest) per altri 15-20 metri fino a raggiungere la base di un torrione all'inizio della breve cresta NNE del pizzo Bernina. Si scala il torrione direttamente (passaggi di IV) oppure, in caso di scarso innevamento, lo si aggira verso destra, fino ad arrivare al colletto dove inizia il tratto di cresta finale che in breve porta in vetta al Pizzo Bernina (4050, 1 ora, 6-8 ore) Discesa: la discesa per l'itinerario di salita e' poco consigliata e di fatti quasi mai seguita. La discesa qui descritta permette di toccare la vetta italiana del Bernina e di passare dal rifugio Marco e Rosa. Dalla vetta del Bernina si segue il filo di cresta che, dapprima in discesa e poi in leggera risalita, conduce in breve alla spalla del Bernina o vetta italiana (4021 m). Da qui si segue il tratto roccioso verso Sud-Est lungo il quale di trovano 2 o 3 ancoraggi per calate in doppia, l'ultima delle quali conduce ad un breve canalino che adduce al pendio nevoso sottostante e che in breve permette di raggiungere il rifugio Marco e Rosa (3597 m). Qui e' consigliabile fermarsi per la notte e rientrare il giorno successivo seguendo la traccia che passando sotto i Bellavista, porta fino alla Fourcla Bellavista dalla quale inizia la traversata Ovest-Est dei pizzi Palu' che permette di raggiungere la Chamanna Diavolezza e quindi, a piedi o con la funivia, la stazione ferroviaria. Si tratta, questo, di un suggerimento che permette di sfruttare appieno anche il terzo giorno toccando altre tre bellissime cime, i Palu' appunto. In alternativa e' comunque possibile scendere in giornata (o il giorno successivo) passando da La Fortezza e da qui sul tratto finale del ghiacciaio del Morteratsch fino alla carrozzabile che porta alla stazione ferroviaria del Morteratsch, dalla quale si rientra a Pontresina eventualmente col treno (consultare gli orari all'interno della stazione). In quest'ultima ipotesi calcolare bene le proprie energie residue perche' il percorso risulta ancora molto lungo e faticoso. |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | La Biancograt e' una cresta mitica che, a ben ragione, ogni alpinista vorrebbe avere nel proprio curriculum. Il consiglio e' di affrontarla con un ottimo allenamento e buone capacita' su terreno misto di alta montagna in modo da godersela in pieno. Per non doversi attenere ai rigidi orari della chamanna Tschierva, si consiglia inoltre di essere autosufficienti per la colazione, in questo modo sara' possibile partire un po prima di tutte le altre cordate ed evitare cosi' eventuali ingorghi nei tratti obbligati. |
Itinerario visto | 20407 volte |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
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