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Pizzo Bernina, Cresta N, Biancograt, 01/09/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | giosu |
Regione | Svizzera |
Partenza | Pontresina (1774 m) |
Quota attacco | 3430 m |
Quota arrivo | 4049 m |
Dislivello della via | 1500 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 40° / IV in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Capanna Tschierva |
Attrezzatura consigliata | corda da 60, piccozza, ramponi, casco, 4 o 5 rinvii, un paio di viti da ghiaccio e un paio di friend misura media |
Itinerari collegati | Pizzo Bernina (4049m), Cresta N, Biancograt |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Finalmente saliamo questa bella via, un viaggio interminabile ma di grande soddisfazione.
Partiamo da Pontresina e saliamo per la bellissima val Roseg alla Chamanna Tsherva, piacevole passeggiata anche per la strada carrozzabile, due ore e mezza e siamo al rifugio. Il giorno seguente partenza alle 3.15 dalla Chamanna ma il tempo purtroppo non è bello, un po’ di pioggerella e molte nuvole, speriamo in un miglioramento. La partenza dal rifugio è ben segnalata fino ad un certo punto poi prima di salire sul ghiacciaio verso la Forcula Prievlusa prestare attenzione a non sbagliare, come abbiamo fatto noi e due ragazzi austriaci perdendo più di mezz’ora. Saliti sul ghiaccio abbiamo messo i ramponi e non li abbiamo più tolti, anche perché la via presenta 25-30 cm di neve recente che ha reso la salita più laboriosa e con qualche doppia in più. Abbiamo salito tutta la cresta di neve avvolti dalla nebbia purtroppo, arrivati dopo il pizzo Bianco pensavamo di dover rinunciare per il cattivo tempo….ma poi fortunatamente il sole e il cielo azzurro ci ha regalato una bellissima giornata. La parte più facile della salita è sicuramente la bella cresta nevosa, mentre la parte più impegnativa è quella dopo il pizzo Bianco. La discesa è veramente lunga, molto di più che la salita, passando per il rifugio Marco e Rosa attraversiamo tutto il ghiacciaio risalendo verso il Bellavista e puntando poi alla Fortezza, anche qui è caduta neve recente e prestando attenzione siamo costretti a fare qualche dobbia per evitare rischi. Scendiamo poi per l’interminabile ghiacciaio del Morterasch, anche se sicuramente sarebbe stato meglio e più veloce scendere dal Divolezza. Bellissimo viaggio insieme all’amico Paolo. F1 la Biancograt F2 sulla Biancograt tra le nebbie F3 prossimi alla vetta |
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