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   Grignetta, per la Cresta Segantini
Zona  Lombardia - Grigne
Partenza  Piani Resinelli (LC) (1270m)
Quota attacco  1900 m
Quota arrivo  2177 m
Dislivello  270 m
Difficoltà  AD / IV- ( III+ obbl. )
Esposizione  Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Rosalba
Attrezzatura consigliata  corda 40m, cordini, qualche moschettone e 4-5 rinvii, discensore. Comode le scarpette d'arrampicata. A inizio stagione possono essere utili i ramponi
Orario indicativo 5h e 30'
Periodo consigliato Estate-Autunno
Descrizione Lasciata l’auto poco sopra il grande parcheggio ai Pian dei Resinelli, si segue la strada asfaltata che in 15 min conduce al rif. Porta. Proseguire lungo il sentiero n. 7 e, ad un bivio, si devia a sx (“Direttissima”, n. 8), verso il rif. Rosalba. Si superano diversi canaloni (Caimi, del Caminetto, Caminetto Pagani – scala metallica –, Angelina), fino a giungere alla deviazione a dx per la Cresta Segantini e il Colle Valsecchi (m 1898, 2h dalla partenza). L’attacco è subito dopo il colle, sulla dx, alla base di un camino. Risalire detto camino (35m, II°, III°), stretto nel finale, sbucando su uno stretto terrazzino (sosta). In spaccata verso sx, risalire la ripida paretina quasi strapiombante (passaggio chiave, IV°-, roccia unta), al termine della quale, poco oltre, si trova la sosta. Proseguire sulla facile cresta fino alla sommità. Scendere poi dall’altra parte e e aggirare un roccione portandosi alla base di un torrione (fix), Scendere brevemente e raggiungere una selletta, salendo poi dall’altra parte (sosta). Traversare a dx e salire il successivo caminetto (III°, fix). Di nuovo verso dx, proseguire poi per una cengetta fino ad un altro caminetto, che si risale (II°). Proseguire lungo lo spigolo fino alla sommità (II°, fix). Dopo un facile tratto, si scende la cresta esposta (II°+) fino ad un fix, poi verso dx scendere un muretto verticale esposto (II°+, III°). Da qui si può scendere con una doppia di 20m oppure deviare a dx e disarrampicare nella fessura (III°, fix) fino in fondo al canale, risalendo poi verso la selletta del Torrione Svizzero. Si sale poi il breve muretto (III°-), poi verso dx si doppia uno sperone fino a una cengia (fix). Disarrampicare (II°) fino all’intaglio tra il Torrione Svizzero e il Torrione della Finestra con una spaccata e salire la successiva paretina (II°+, sporgente), dove poi si trova la sosta. Proseguire a dx e salire interamente un camino (III°, II°+) fino a una cengia che si percorre fino a scendere poi ad un intaglio. Da qui seguire una cengia che taglia il versante Nord del Pilone Centrale, affacciandosi poi verso un canalone molto profondo (“Canalone della Lingua”). Qui occorre scendere con attenzione su terreno un po’ franoso (possibilità di fare una doppia, anello) inizialmente sulla sx, fino a trovarsi sul ciglio (vecchio chiodo). Piegare ora decisamente a dx e traversare per una esile cengia lungo la parete (passaggio molto esposto e delicato, consigliabile fare sicura sul chiodo); a metà traverso è presente un fix. Si arriva così su terreno ghiaioso e salire su roccette più facili fino alla “Forcella della Lingua”. Da qui risalire le facili placche sulla sx (bolli rossi, II°), fino ad aggirare un ripido salto sulla dx (freccia rossa). Giunti di nuovo sulla cresta, seguirne facilmente il filo fino alla q. 2124 (ultimo torrione prima della vetta, “La Bastionata”). Scendere lungo il filo (piuttosto esposto, II°+), quindi risalire un salto roccioso e scendere di nuovo lungo un canalino a sx (II°+). Proseguire poi verso dx e dopo un tratto di cresta, abbassarsi nuovamente ad un intaglio (“Bocchino della Ghiacciaia”, fix. Possibilità di doppia, 10m). Da qui 2 possibilità: A) scendere brevemente a dx per prendere il sentiero Cecilia che in ca. 15 min porta in vetta; B) attaccare la parete oltre una spaccatura, uscendo poi su una placca inclinata molto esposta (III°+), al termine della quale si trova un fix (lungh. tiro 20 m). Un successivo caminetto (II°+, III°) porta ad un terrazzino (fix), seguito da un breve tratto ripido (II°+) che permette di uscire sulla cresta (fix). Un breve tratto su erba e facili roccette porta alla parte finale attrezzata del sentiero Cermenati, che in pochi minuti conduce in vetta, dove sorge il bivacco Ferrario (m 2177).
DISCESA: ripercorrere brevemente l’ultimo tratto di salita e poi scendere dal versante meridionale della montagna, seguendo le indicaz. per la Cresta Cermenati. Il primo tratto è piuttosto ripido e detritico, poi diventa un agevole sentiero che in circa 1h e 30’ dalla vetta conduce ai Piani Resinelli.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  La cresta Segantini è stata recentemente attrezzata con spit in diversi punti; nei tratti più delicati non mancano. Sono presenti anche vecchi chiodi e anelli per calate in doppia. Inoltre è tutta segnata con bolli rossi, quindi è quasi impossibile sbagliare il percorso. In alcuni tratti la roccia è un po' unta per i tanti passaggi, ma lungo tutta la via la roccia è ottima. Una splendida cavalcata con diversi tratti abbastanza impegnativi o esposti, generalmente sul II°+/III° che si alternano ad altri più facili e qualche discesa in disarrampicata dove occorre prestare attenzione.
Sviluppo: 500m.
FOTO 1: Il sentiero che sale al Colle Valsecchi. I puntini rossi indicano il tratto chiave, il tiro di IV-.
FOTO 2: Sguardo all'indietro su parte della cresta .
FOTO 3: Un tratto della cresta Segantini.
Itinerario visto  47320 volte
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