|
Pizzo del Diavolo della Malgina, per il canalone della Malgina | |
Zona | Lombardia - Orobie | |||||||
Partenza | La Paiosa (Val Malgina) (690 m) | |||||||
Quota arrivo | 2926 m | |||||||
Dislivello | 2240 m | |||||||
Difficoltà | BSA | |||||||
Esposizione in salita | Nord | |||||||
Esposizione in discesa | Nord | |||||||
Orario indicativo | 6h e 30'-7h | |||||||
Periodo consigliato | Metà maggio-metà giugno | |||||||
Descrizione | Dalla frazione La Paiosa si prende la stradina che, inizialmente in piano, entra in Val Malgina e la si segue fino alle baite Colombini (m. 979). Fin qui si può arrivare anche con un 4x4 (oppure una piccola utilitaria), risparmiando circa 50 min. e 300 m. di dislivello. N.B. Ci è stato segnalato un divieto di transito per le baite Colombini.
Seguire il sentiero nel bosco fino a sbucare ai piedi del canalone, dove solitamente arriva la lingua più avanzata dell’enorme valanga. Calzati gli sci (o, in caso di neve molto dura, i ramponi) seguire interamente il canalone con infinite inversioni, sempre su pendenze sostenute ma mai troppo ripide. Il primo brevissimo tratto quasi pianeggiante è a circa q. 2200 m., quando si comincia a vedere il passo dell’Omo di Malgina (m. 2621), che si raggiunge dopo aver superato un ultimo pendio ripido. La gita può anche terminare qui; oppure, se si vuole raggiungere la vetta, pochi metri prima del passo piegare a destra e con un traverso si supera un tratto molto ripido. Continuare a salire su pendii sostenuti fino a raggiungere la cresta spartiacque con il versante bergamasco (circa 2700 mt.). Spostandosi ora sul versante S compiere un traverso (qui si lasciano gli sci); risalito un breve ma ripido canalino, seguire il sentiero estivo (bolli rossi, in questo periodo solitamente sgombro da neve) che, per sfasciumi e facili roccette, porta alla campanella di vetta (circa un’ora e mezza dal canalone). DISCESA: per lo stesso itinerario. |
|||||||
Valutazione itinerario | Eccezionale | |||||||
Commento | Itinerario davvero fantastico, non solo per la discesa che offre, sempre su pendenze sostenute e continue; ma soprattutto per il contesto paesaggistico in cui si trova: un’enorme lingua di neve che raccoglie tutte le slavine dei pendii soprastanti, circondata da una verdissima vegetazione e da innumerevoli cascate, visibile quasi interamente dall’inizio del canalone (dove si calzano gli sci). Occorre percorrerlo solamente quando i pendii soprastanti abbiano già scaricato. Il canalone è piuttosto incassato: nel mese di giugno, fino almeno alle 10 non prende sole. In annate particolarmente ricche di precipitazioni, può essere fattibile anche fino ai primi di luglio.
Utili rampanti, ramponi e piccozza. FOTO 1: All'inizio del canalone, visibile quasi interamente da circa q. 1300 m. FOTO 2: Lungo la cresta che porta in vetta. FOTO 3: In discesa dal passo della Malgina. |
|||||||
Itinerario visto | 22342 volte | |||||||
Immagini | |
|||||||
Report collegati |
|
|||||||