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Pizzo del Diavolo della Malgina, per il canalone della Malgina, 18/06/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Gita | Pizzo del Diavolo della Malgina, per il canalone della Malgina |
Regione | Lombardia |
Partenza | La Paiosa (Val Malgina) (690 m) |
Quota arrivo | 2926 m |
Dislivello | 2240 m |
Difficoltà | BSA |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | Pizzo del Diavolo della Malgina (2926m), per il canalone della Malgina |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Non trovando il punto di partenza, chiediamo info a uno del posto, che, forse visto il Forrester nuovo, ci sconsiglia vivamente di salire la stradina per le Baite Colombini. Così ci avviamo a piedi da Paiosa, ma arrivati alle baite imprechiamo contro di lui perché la stradina era invece tranquillamente percorribile senza problemi!!! Dopo circa un’ora e 15’ di portage arriviamo alla base del canalone, che risaliamo interamente sci ai piedi (utilissimi i rampanti, purtroppo dimenticati a casa…). Poco prima del passo dell’Omo deviamo a dx verso i ripidi pendii est, fino a circa q. 2600. Si scivola troppo e così, con piccozza e ramponi raggiungiamo la cresta a q. 2700. Qui lasciamo gli sci e, dopo un brevissimo tratto di neve, seguiamo il sentiero estivo sgombro da neve che ci porta in vetta, dopo 5h e 20’. Discesa su splendida neve marcetta fino a raggiungere il canalone e poi ottima sciata su neve perfetta, anche se con leggere ondulazioni, ancora con fondo duro nonostante fossero le 12,30 (e i 16° della partenza), fino a circa q. 2000. Da qui si alternano tratti di neve “pulita” a tratti in cui ci sono più sassi mobili e terriccio (più che consigliabili sci vecchi!), ma che lasciano comunque sciare agevolmente. Più sotto invece c’è un breve tratto in cui c’è quasi solo terra e poi circa 200 mt. di sopravvivenza tra buchette e ondulazioni ancora quasi gelate (!). Negli ultimissimi metri invece si fanno ancora belle curve. Giornata senza una nuvola e abbastanza calda ma ben ventilata. Itinerario straordinario (e non solo per fare la rima...!) che secondo me, a meno di lunghi periodi troppo caldi, sarà fattibile ancora per almeno un paio di settimane (lo spessore della neve è ancora notevole). Partecipanti: Fedora e Zamma.
FOTO 1: Dalla vetta, vista su Gleno, Tre Confini e Recastello, ancora con un incredibile innevamento. FOTO 2: Prima parte della discesa dal passo su neve super. FOTO 3: L'intero canalone visto dall'alto. |
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