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David
Registrato: 12/10/08 11:07 Messaggi: 10 Residenza: Cà Luzza Trivigno
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Inviato: Mar Mar 30, 2010 3:56 pm Oggetto: Via Taveggia |
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La Via Taveggia era da tempo nei miei progetti, visto che quelle di stampo classico mi affascinano e mi fanno ricordare come spesso il nostro modo di andare in montagna, talune volte sbrigativo e troppo fatto di numeri, sia povero di sentimenti e immaginazione.
Questo per dire che i signori Nardella, Marini, Pedroni alla fine degli anni 60 raggiunsero la vetta della Corna del Medale con stile unico e geniale intuizione dei passaggi sfruttando i punti deboli della parete in una via nuova aperta in contemporana alla Milano 68 e alla Gogna.
Percorrendo questa linea si può notare quale arditezza ebbero nel superare i passaggi maggiormente impegnativi che ancora sebbene sia stata completamente riattrezzata, mettono in difficoltà anche i moderni alpinisti.
In particolare ci avevano un pochino frenato le numerose relazioni che si trovano, nelle quali sembra che la via sia untissima e superabile preferibilmente in artificiale.
Premetto che la mia personalissima valutazione è opinabile ma credo che in falesia si trovino passaggi maggiormente unti e che se si appresta a salire una via classica si possano trovare dei punti parecchio usurati.
Quando ci abbiamo messo le mani sopra onestamente non ci sembravano così unti e anche perchè sono molto ben protetti li abbiamo superati agevolmente.
In effetti il tiro chiave mi stava venendo a vista ma sul più bello un piede forse messo male mi è scivolato e mi sono dovuto fermare.
Il grado forse è un pochino superiore magari questo lo concedo e se oggi fosse valutata 6c credo sarebbe giusto.
L'attacco si raggiunge facilmente seguendo per circa 150mt il sentiero che corre sotto la Corna del Medale e piegando decisamente a destra per evidente breve traverso ghiaioso in modo da raggiungere la parete.
In breve si arriva ad un pilastro dove parte la via.
1° tiro Rimontare una placca e puntare poi decisamente verso sinistra salendo una rampa invasa dalle piante.
Fate attenzione a non salire verso destra per la partenza di Mery Poppins 35Mt. III+
2° tiro Salire un diedro e poi puntare a sinistra salendo facilmente verso la comoda sosta 40Mt IV+
3° tiro Proseguire sempre in diedro 30Mt IV+
4° tiro Tiro in diedro lievemente strapiombante, questo per me è stato il tiro più difficile, forse perchè non eravamo ancora caldi. Protetto molto bene sale con movimenti tecnici. Subito dopo la partenza delle buone prese verso destra e poi rientrando in un diedro fessura. 40Mt VI+
5° tiro Salire facilmente un diedro e portarsi su ampia sosta
30Mt IV+
6° tiro Rimontare una serie di rocce, tiro divertente 30Mt V
7° tiro Traversare a sinistra per passo psicologico ma non difficile fino al primo chiodo poi salire più agevolmente fino alla caratteristica partenza del diedro.
Sempre molto bene protetti salire per movimenti eleganti e tecnici ma mai di pura forza i metri difficili sfruttando evidenti appoggi lievemente usurati. 45Mt VII+
8° tiro Superato il tiro chiave ci si sente molto leggeri e si affronta rapidamente il tiro spostandosi fino al primo chiodo sulla destra in lieve esposizione per poi salire un muro molto appigliato, spostarsi poi di nuovo a destra e vincere un bombè tecnico e di nuovo a sinistra verso un evidente diedro fessura.
Allungare le protezioni la corda tira molto.
Grado generoso del tiro 35Mt VII-
9° tiro Le difficoltà a questo punto scendono e si sale per una arcigna placca e poi un diedro su buone prese.
Si è invitati a salire dritti ma non fatevi ingannare la sosta di trova alle spalle di un pilastro sulla destra.
35Mt VI-
10° tiro Salire verso destra e infilarsi in un canale di rocce e erba fino alla fine della via.
Prestare la massima attenzione possibili sassi mobili 25Mt IV
Complessivamente la via risulta molto bene attrezzata anche se in alcuni tiri la distanza è parecchia ma sempre facilmente integrabile.
Abbiamo usato un paio di friend medi ma solo in due tiri per integrare.
Consigliamo di partire molto leggere visto che i punti maggiormente difficili sono estremamente protetti.
Soste a resinati collegati da catena a parte la prima.
Discesa per evidente sentiero pianeggiante inizialmente ma molto esposto poco avanti, fare attenzione.
Devo fare i complimenti al mio amico Luca alla primissima esperienza su una via in Medale, sempre affidabile, solido e di sicuro avvenire nelle vie in montagna. |
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dany.1982
Registrato: 30/04/08 19:16 Messaggi: 1201 Residenza: BERGHEM
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Inviato: Mer Mar 31, 2010 11:40 am Oggetto: |
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bravi ragazzi!!! abbiamo viaggiato uno in parte all'altro sabato!!!
sai com'e' il vostro caschetto attira l'attenzione
buone salite |
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David
Registrato: 12/10/08 11:07 Messaggi: 10 Residenza: Cà Luzza Trivigno
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Inviato: Mer Mar 31, 2010 1:09 pm Oggetto: |
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bel casco vero è un modello pesonalizzato
su che vie eravate |
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dany.1982
Registrato: 30/04/08 19:16 Messaggi: 1201 Residenza: BERGHEM
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Inviato: Mer Mar 31, 2010 1:20 pm Oggetto: |
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David ha scritto: | bel casco vero è un modello pesonalizzato
su che vie eravate |
susanna e anniversario  |
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bankoz
Registrato: 27/01/08 18:03 Messaggi: 110 Residenza: Seriate
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Inviato: Mer Mar 31, 2010 8:33 pm Oggetto: |
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L'ultima volta che l'ho fatta era gia unta, circa 10 anni fa.
Ora?
Non credo sia migliorata. _________________ Non importa come ti vedono gli altri, l'importante é " ESSERCI". |
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David
Registrato: 12/10/08 11:07 Messaggi: 10 Residenza: Cà Luzza Trivigno
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Inviato: Gio Apr 01, 2010 10:28 am Oggetto: |
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Infatti dico che è opinabile ma in giro almeno in falesia si trovano tiri maggiormente unti, dalle relazioni sembrava fosse salibile preferibilmente azzerando ma passando la sua nomea mi sembra esagerata. |
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marco anghileri
Registrato: 01/12/08 10:48 Messaggi: 211 Residenza: lecco
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Inviato: Gio Apr 01, 2010 1:49 pm Oggetto: |
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David ha scritto: | Infatti dico che è opinabile ma in giro almeno in falesia si trovano tiri maggiormente unti, dalle relazioni sembrava fosse salibile preferibilmente azzerando ma passando la sua nomea mi sembra esagerata. |
la roccia di certe vie, ormai datate e notevolemte percorse, risente molto anche dalle condizioni atmosferiche e dal tasso di umidità presente nell'aria.
Personalmente penso di percorrerla almeno 2/3 volte all'anno e questo da molti anni a questa parte....e sinceramente, anche anni addietro, ci son state volte che mi sembrava impossibilie non far scivolare mani e piedi ed altre, anche più recenti, dove il tutto non si verificava e la roccia teneva bene ...e questo sicuramente non perchè meno unta..ma forse perchè meno umida l'aria!
ti auguro di no..ma chissà ...magari la prossima volta che la percorri ne uscirai con tutt'altra idea
obiettivamente, secondo me il tiro del diedro è uno fra i più unti del Medale..quasi più del traverso della Cassin
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David
Registrato: 12/10/08 11:07 Messaggi: 10 Residenza: Cà Luzza Trivigno
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Inviato: Gio Apr 01, 2010 2:39 pm Oggetto: |
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Mi rendo conto che che le condizioni atmosferiche cambiano ma certo non vado al Madele quando ci sono 35 gradi, meglio spianarsi al sole.
Il primo tiro in diedro secondo me è oggi difficile quasi quanto quello chiave, forse perchè maggiormente tennico.
Il traverso della Cassin non lo so,mai fatto
Ciao |
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marco*
Registrato: 30/03/10 19:36 Messaggi: 8
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Inviato: Lun Apr 12, 2010 7:55 am Oggetto: |
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Incuriosito da questo topic e visto il meteo che non dava molte certezze siamo andati a fare un giro veloce ieri dopo un pò di anni.Concordo con quanto detto da Marco,l'ultima volta con giornata di sole l'unto non mi aveva infastidito più di tanto,ieri si stava su a malapena nel diedro,impensabile (per me)passare in libera nella nicchia bagnata,unta e gelida tanto che sembrava più l'undici Gennaio che l'undici Aprile
Resta il fatto che è unta al di là delle opinioni anche se ciò non toglie che sia una bella via |
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