M. Vigna Vaga - niente cima ma 2 buoni insegnamenti

[rediquadri]

Ieri con Ovomaltina e mio papà siamo andati a percorrere il giro del M. Vigna Vaga (2330 mt.) tentando la salita dalla Malga Polzone (Colere). L'anno scorso io e mio papà ervamo saliti, sempre da Polzone, a febbraio, con le ciaspole al Pizzo di Petto, mi è venuta quindi in mente l'idea di provare il Vigna Vaga, anche se con le ciapsole non avevo mai visto report di questa salita.

Il pezzo fino a 1900 metri quota circa è in comune con il Pizzo di Petto, dopo abbiamo deviato seguendo delle tracce di sci lungo la Val Conchetta, è andato tutto bene fino all'inzio del pendio finale che porta al passo di Fontanamora, Ovomaltina e mio papà sul ripido pendio salivano cmq bene, io ero invece in difficoltà, saranno state le mie condizioni, sarà stata la mia scarsa tecnica, sarà stato che non "c'ero con la testa" in quel momento, però per me è stata veramente dura (fisicamente e mentalmente) risalire quel ripido pendio con neve pco portante. Arrivati poi a pochi metri di dislivello dal passo di Fontanamora e, quindi alla cresta finale, ci siamo poi dovuti fermare davanti ad un traverso esposto roccioso con neve ghiacciata sopra (eravamo a 2230 mt. di quota, quindi a 20 mt. dal passo).

Spiace per la cima mancata a 100 metri di dislivello dalla vetta ma porto a casa cmq due buoni insegnamenti:
1. quando le "cose" non girano come sul pendio ripido la prossima volta mi devo fermare prima, è vero che Ovomaltina e mio papà andavano su bene, ma se in quel momento non mi sentivo di salire era maglio fermarmi dopo aver visto che sul pendio non andavo bene (mi sarei risparmiato un'ora di patemi e imprecazioni (tralascando poi la beffa di doversi fermare cmq quando al cima era ormai vicina). Se il corpo e la mente dicono: "oggi di lì non si passa" vanno assecondati.

2. io sono stato sempre molto preciso nel cercare sempre nuovi giri e nel puntare sempre a nuove cime, ma questo mi ha, soprattutto nell'ultimo periodo innevato, stressato molto in questa ricerca, visto che i giri sempre nuovi ciaspolabili, con dislvello contenuto e cime nuove non sono certo infiniti.
è evidentamente giusto mettere tutta la perizia possibile nel programmare i giri per cercare di evitare il più possibile guai, però non deve neanche diventare una fonte di stress supplementare (per quello basta già il lavoro).
Per cui dovrò,in base alle condizioni, finchè ci sarà la neve in giro, cmq pensare certe volte o di stare a casa, o di percorrere giri già fatti o provare giri magari tecnicamente fattibili ma probabilmente con dislivello eccessivo, e se non dovessi farcela fisicamente posso cmq (visto che tecnicamente sono alla portata) girare tranquillamente le mie ciapsole e tornare indietro.

Scusate la prolissità ma ci tenevo a esporre alcuni pensieri venuti a galla ieri.

Un po' di foto di ieri:

Salendo nel primo tratto:






Val Conchetta:










Verso il pendio finale (ci siamo feramti particamente quasi al termine , a 20 metri dal passo):


La cima da poco sotto dove ci siamo fermati:


Qui il report: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=2&id=6540
_________________
"Go hard or go home" (Jake la Furia)

[BiancoAtlas]

ciao stefano , il primo dei tuoi insgnamenti lo trovo molto valido capisco la tua rabbia o meglio frustrazione in quei momenti, ad ogni modo mi son reso conto che chiediamo troppo alle ciaspole ,bisogna imparare a metterle e a toglierle e calzare i ramponi dove servono ,non possiamo pensare di metterle ad inizio gita e toglierle alla fine questo è cio che ho impararto nelle ultime gite usando appunto le ciaspole dai non prendertela la prossima andrà meglio
_________________
Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile

[rediquadri]

[Ovomaltina]

Concordo pienamente con il Tony: personalmente d'inverno mi porto sempre i ramponi dietro, al limite restano nello zaino ma ritengo siano "materiale standard" da avere sempre come equipaggiamento.
Per ciò che riguarda il ricercare i giri... Io apprezzo anche rifare lo stesso percorso, l'importante per me è la bella giornata in montagna con buona compagnia!
Ovvio che studiare il meteo per non finire in mezzo ai guai deve essere sempre una costante, senza stressarsi troppo... Si va in montagna per divertirsi, mai dimenticarlo neh!
_________________
Ho voluto la bicicletta ora pedalo!

[rediquadri]

[Detrito Hdemico]

Forse la montagna ti sta insegnando qualcosa. Forse. Sono convinto che un tentativo lo fa con tutti.

[rediquadri]

[grigna]

[rediquadri]

[calimero]

mah non me ne farei un problema.
Le giornate sbieche capitano e quando capitano manco con picca e ramponi fai pendii che in condizioni ottimali fai in retromarcia....
Nel tuo ricco programma escursionistico la giornata storta doveva capitare.
Fatta.
Tolto il dente tolto il dolore.

ciao

ps giri ciaspolabili ce ne sono penso tredicimilioniottocentomila...
_________________
calimero

[rediquadri]

[corvo nero]

[matteo81]

Il giro non sembra male ne tecnicamente provante, almeno dalle foto. L'abbinata ciaspole e ramponi a seguito è imprescindibile.

Sicuramente hai fatto meglio ad arrivare al punto dove hai rinunciato e non rinunciare prima ... che se nella vita non ti sforzi mai un pò di più oltre quello che ti pesa/preoccupa al momento finirai col tirarti indietro sempre prima.

Di gite itinerari ciaspolabili c'è il mondo ... sempre che tu sia disposto a intervallare con tratti senza o con i ramponi ... poi contano la voglia e volontà di ravanare esplorare andare sul nuovo e non conosciuto etc etc ...

vabbeh dai bravo e non ti crucciare troppo se gli altri davanti van più di te o meglio guardali andare e spronati se no anche sta cosa te pesa de più ... saluti.

[rediquadri]

[matteo81]