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Il soccorso va pagato .........
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espo



Registrato: 09/02/07 21:43
Messaggi: 5342
Residenza: dalla dolomia al mondo

MessaggioInviato: Lun Set 05, 2011 5:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

leo ha scritto:
espo ha scritto:
leo ha scritto:
L'assicurazione non so quanto risolverebbe, pagare in caso di "falso" allarme invece potrebbe essere cosa buona e giusta Cool


quali sono i falsi allarmi. chi e su che base decide se sono falsi o sono reali?


Come dice l'articolo, già il fatto di non volere il ricovero dopo l'intervento potrebbe essere un inizio Idea


l'articolo parla chiaramente di ASSICURAZIONE. unica strada possibile.

quindi solo gli interventi con ricovero sono "leciti"? e quanti giorni di prognosi?

a parte il fatto che rifiutare un ricovero rientra nella libertà personale di curarsi dove e come ci pare.

se un sasso rompe la corda e non posso + calarmi è lecito chiamare il soccorso?

se per qualsiasi motivo vado fuori di testa è lecito? o devo prima farmi molto male?

uno che si perde in un bosco è lecito lasciarlo vagare fino a che muore o lo si può salvare? che può succeder a tutti mica solo ai cretini turisti.

uno che va con le scarpe di cuoio in ghiacciaio e scivola e si spacca la testa e le gambe lo ricoveri. è lecito allora fare così?

qualsiasi protocollo mina la base stessa del concetto di soccorso alpino che è quello di AIUTARE CHI è IN DIFFICOLTà. non nel fare processi su quanto sia stato sfigato incauto o deficiente.

20 euro di assicurazione all'anno e il problema non sussiste +.

che solo chi sta a casa non ha bisogno, prima o poi, di un aiuto.

www.dolomitiemergency.it

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leo



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Messaggi: 6823
Residenza: 3gasio

MessaggioInviato: Lun Set 05, 2011 6:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:
l'articolo parla chiaramente di ASSICURAZIONE. unica strada possibile.

quindi solo gli interventi con ricovero sono "leciti"? e quanti giorni di prognosi?

a parte il fatto che rifiutare un ricovero rientra nella libertà personale di curarsi dove e come ci pare.

se un sasso rompe la corda e non posso + calarmi è lecito chiamare il soccorso?

se per qualsiasi motivo vado fuori di testa è lecito? o devo prima farmi molto male?

uno che si perde in un bosco è lecito lasciarlo vagare fino a che muore o lo si può salvare? che può succeder a tutti mica solo ai cretini turisti.

uno che va con le scarpe di cuoio in ghiacciaio e scivola e si spacca la testa e le gambe lo ricoveri. è lecito allora fare così?

qualsiasi protocollo mina la base stessa del concetto di soccorso alpino che è quello di AIUTARE CHI è IN DIFFICOLTà. non nel fare processi su quanto sia stato sfigato incauto o deficiente.

20 euro di assicurazione all'anno e il problema non sussiste +.

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L'articolo parla di assicurazione come strada possibile

Negli ospedali esistono vari codici di tanti bei colori in base all'urgenza, vuol dire che ogni caso viene esaminato e "colorato", non si può fare lo stesso in montagna??

Non dico che l'assicurazione a me non piace, dico solamente che non mi piace il chiamare il soccorso perchè faccio tardi a cena Confused , e purtroppo se il costo è 20 euro all'anno, ok il soccorso verrà risarcito, però io chiamerò ancora al minimo perchè Evil or Very Mad
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bru



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Messaggi: 613
Residenza: trentino orientale

MessaggioInviato: Lun Set 05, 2011 8:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:
bru ha scritto:
secondo me sarebbe piu' che giusto far pagare per interventi inutili


quali sono gli interventi inutili e chi decide in base a cosa se sono utili o inutili?


tipo quelli che arrivano in cima impiegandoci 5 volte il tempo previsto per la salita e poi sono stanchi e chiamano l elicottero .. succede spesso ..
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LorenzOrobico



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Messaggi: 9209
Residenza: Trescùr (BG)

MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 9:35 am    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:

qualsiasi protocollo mina la base stessa del concetto di soccorso alpino che è quello di AIUTARE CHI è IN DIFFICOLTà. non nel fare processi su quanto sia stato sfigato incauto o deficiente.


Concordo in toto, anche perché di processi ne abbiamo già abbastanza in Italia.
Serve una soluzione semplice senza un contratto con mille postille per capire se sono o non sono coperto in base alla regione, orario e situazione.
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fabiomaz



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Messaggi: 3178
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 9:38 am    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:
leo ha scritto:
espo ha scritto:
leo ha scritto:
L'assicurazione non so quanto risolverebbe, pagare in caso di "falso" allarme invece potrebbe essere cosa buona e giusta Cool


quali sono i falsi allarmi. chi e su che base decide se sono falsi o sono reali?


Come dice l'articolo, già il fatto di non volere il ricovero dopo l'intervento potrebbe essere un inizio Idea


l'articolo parla chiaramente di ASSICURAZIONE. unica strada possibile.

quindi solo gli interventi con ricovero sono "leciti"? e quanti giorni di prognosi?

a parte il fatto che rifiutare un ricovero rientra nella libertà personale di curarsi dove e come ci pare.

se un sasso rompe la corda e non posso + calarmi è lecito chiamare il soccorso?

se per qualsiasi motivo vado fuori di testa è lecito? o devo prima farmi molto male?

uno che si perde in un bosco è lecito lasciarlo vagare fino a che muore o lo si può salvare? che può succeder a tutti mica solo ai cretini turisti.

uno che va con le scarpe di cuoio in ghiacciaio e scivola e si spacca la testa e le gambe lo ricoveri. è lecito allora fare così?

qualsiasi protocollo mina la base stessa del concetto di soccorso alpino che è quello di AIUTARE CHI è IN DIFFICOLTà. non nel fare processi su quanto sia stato sfigato incauto o deficiente.

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ma non è l'unico .......................


Partiamo da un punto di vista: il soccorso DEVE rispondere alle richieste di soccorso.
Non può valutare se sono utili, inutili o "falsi allarmi".

Poi c'è il versante pagamento.

E qui è certo che lasciando gratuiti tutti gli interventi si crea un brutto incentivo a chiamare interventi "non necessari". A valutare la " necessarietà" in questi casi è chi chiama, non il soccorritore che, una volta chiamato, non può non muoversi.

Nessun intervento in caso di infortunio dovrebbe essere pagato (essendo il 118...).

In caso di recupero senza infortunio si dovrebbe sempre pagare.
Con due possibilità per chi va in montagna:
1) sottoscrivere un'assicurazione (tipo quella CAI) o istituirne una apposita legata al 118 o soccorso alpino.
2) non sottoscrivere niente, a proprio rischio e pericolo, e in caso di richiesta di aiuto pagare.

Se uno ha veramente necessità di essere recuperato perché è in una reale situazione di rischio si fermerà di fronte al rischio di pagare 1000 euro? Vale così poco la vita?
Al massimo valuterà per bene la situazione e non scarterà l'ipotesi di un bivacco notturno.
O proverà a calarsi con uno spezzone di corda. Magari portandosi qualche chiodo in più invece che i soli rinvii.

E se uno fa alpinismo tutto l'anno si farà problemi a pagare un'assicurazione?
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airborne



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 9:51 am    Oggetto: Rispondi citando

però se non chiamano e si fanno male scendendo? e non pensate solo a chi arrampica, anzi Wink ocio che non è facile decidere quale intervento è utile e quale no. ne a priori ne a posteriori. e costa (e rischi meno) a recuperare un tizio fermo su un sentiero che cercare un ferito/morto giù per qualche scarpata Wink

la strada più efficace è sempre quella della prevenzione/cambio di mentalità. insomma, far in modo che la maggior parte dei frequentatori della montagna (dall'escursionista al grande alpinista) abbiano coscienza di cos'è il soccorso e di come va usato. un tempo era una macchia grossa sulla reputazione non riuscire a cavarsela da soli. si potesse riprendere un pochino di quella sensibilità sociale già il problema si risolverebbe. però chi si occupa di ciò?

p.s. piccola provocazione: ma siamo sicuri che il numero degli interventi "inutili" sia davvero cosi alto e problematico? Wink
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 10:04 am    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:
però se non chiamano e si fanno male scendendo?



Significa che si è valutata male la situazione.
Fa parte dei rischi di andare in montagna.

Presente se valuti male il manto nevoso e tagli un pendio aperto?
Il problema non è impedire che si crei la situazione di rischio (impedire lo scialpinismo) ma insistere sull'importanza della preparazione della gita e la valutazione del manto nevoso in loco.

Uguale sul recupero in elicottero.
E' semplice, secondo me ci facciamo troppe seghe mentali.

ps: magari non è in sè problematico il numero. E' problematica l'attitudine che si incentiva sapendo che, se sei in difficoltà, al massimo c'è il frullino aggratis.
Wink
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airborne



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 10:26 am    Oggetto: Rispondi citando

quindi le squadre di terra non contano? Evil or Very Mad quella decina di persone che invece che stare a casa con la morosa sono costrette a prendere zaino e armamentario vario e uscire a cercare qualcuno? certo, il costo economico per intervento è basso, però..
sempre troppa attenzione al frullatore Very Happy
se piove e non vola? allora nessuno paga niente perchè hanno lavorato solo i volontari?

vero, è importante che la persona sappia cosa stia facendo (e in fondo è quello che dicevo sopra). ma se la casalinga di voghera si perde sopra i pagliari e panica preferisco che stia ferma che in 15 min dall'auto risolvo l'intervento. e perchè dovrebbe pagare? ne aveva bisogno tanto quanto l'alpinista in difficoltà su una parete per una doppia incastrata. forse anche di più.

per me l'assicurazione non risolve nulla perchè non è un problema di denaro. come non è pensabile un sistema equo di pagamento per gli interventi inutili, non essendo possibile individuarli con esattezza
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vaquerito



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 10:35 am    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:

p.s. piccola provocazione: ma siamo sicuri che il numero degli interventi "inutili" sia davvero cosi alto e problematico? Wink



...concordo! Il rischio è che ormai il fatto eclatante o comunque che è assunto "agli onori della cronaca" diventi il riferimento.

Segnalo (tanto per provocare prurito a Airbone Wink ) che su lo Scarpone c'è un intervento sul tema di Gogna, proponendo anche un questionario
http://www.edizionimelograno.com/high-res/questionario_def.zip

In realtà da qualche mese ci sono articoli interessanti (nuova linea editoriale Question ) su proposte di restrizioni alla pratica dell'alpinismo, in relazione a diversi aspetti, tra cui il soccorso e le modalità di prestazione dello stesso...
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ma il tuo poeta muore e l'alba non vedrà...
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guidoval



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 10:44 am    Oggetto: Rispondi citando

Forse una combinazione di tutto quanto proposto potrebbe aderire il più POSSIBILE alla varietà dei casi che si presentano nella realtà e che l' Espo ha riassunto parzialmente ma efficacemente. A naso, forse non ha torto neanche Airborne a chiedersi se sono così tanti da incidere sui bilanci e sulle scelte politiche, gli interventi inutili.

-Assicurazione: ottimo mezzo per i motivi spiegati sopra e costo irrisorio per chi va in giro anche solo saltuariamente. È vero che pago già contributi e tasse per l' assistenza sanitaria ma parliamoci chiaro: l' assistenza in montagna ha costi maggiori, mette a rischio altre persone e l' impatto della sua immagine sull' opinione pubblica è molto particolare. Bisogna farci i conti, con questa realtà, anche se un ragionamento appena più evoluto dimostrerebbe che l' obesità da pigrizia costa di più al sistema così come molti altri comportamenti per nulla diffusi tra chi va in montagna ma che vengono quasi "accettati" nel sentire comune ( v. tossicodipendenze)
-Ticket per il recupero in volo SEMPRE tranne i casi di emergenza sanitaria accertata vedi i codici dei pronto soccorso: anche in presenza di assicurazione 2 / 300€ a persona disincentiverebbero i cazzoni veri o almeno una buona parte.
-Addebito totale del costo dell' operazione A GIUDIZIO DEL RESPONSABILE che dovrebbe essere assimilato giuridicamente, nelle funzioni e nella formazione ad un agente di p.s. nei famosi casi limite eclatanti tipo procurato allarme. E denuncia, i farabutti esistono e non dovrebbero passarla liscia o pagando un ticket.



Lo so che restano valide tutte le argomentazioni dell' Espo, del Lorenz, del Fabio e tutte quelle di principio, ma mi pare un modo per aderire il più possibile ai casi reali.

"Prevenzione" è un termine sconosciuto in contesti pubblici e despecializzati italiani. Problemi ai materiali, andrebbero previsti ( 2 mezze e qualche chiodo in più. Se proprio non si riesce a tornare vabbe', pagherò il ticket).
Di questi tempi e dato che viviamo in Italia, io preferirei un sistema imperfetto e parzialmente ingiusto ma sostenibile a uno perfetto nei principi ma a rischio di tagli demagogici.
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soccorritore



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 10:57 am    Oggetto: Rispondi citando

A proposito di protocolli, guardate cosa sono stati in grado di scrivere...
Molti volontari non sono riusciti al leggere interamente il documento.
http://download1140.mediafire.com/dr26xzd6d5dg/66wdd1wj77mc3f8/convenzione.pdf
Si sono incazzati prima...
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guidoval



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 11:32 am    Oggetto: Rispondi citando

soccorritore ha scritto:
A proposito di protocolli, guardate cosa sono stati in grado di scrivere...
Molti volontari non sono riusciti al leggere interamente il documento.
http://download1140.mediafire.com/dr26xzd6d5dg/66wdd1wj77mc3f8/convenzione.pdf
Si sono incazzati prima...


Delizioso.
Così italiano.
Almeno, l' URSS era una cosa seria.
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 11:47 am    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:
quindi le squadre di terra non contano? Evil or Very Mad


per me l'assicurazione non risolve nulla perchè non è un problema di denaro. come non è pensabile un sistema equo di pagamento per gli interventi inutili, non essendo possibile individuarli con esattezza


Il problema del frullino è il costo.
Quindi si parla del frullino.

La casalinga disperata la recuperino pure i volontari di terra che tanto sono tutti volontari, ci hanno pure dato la tenuta da montagna aggratis e probabilmente fanno volontariato proprio perchè li ha mollati la tipa e volevano passare le domeniche.
Twisted Evil Twisted Evil Laughing

per sul serio invece sono molto d'accordo a metà col Guido. La metà su cui non sono d'accordo è quella della valutazione discrezionale del facente funzioni di agente di p.s., che poi si sarebbe tutti li a recriminare sugli amici degli amici che non pagano. E in ogni caso il fatto di essere pubblico ufficiale mi sa di regolamenti e burocrazia. Il che mi dà orticaria.


Wink
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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 12:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:


-Assicurazione: ottimo mezzo per i motivi spiegati sopra e costo irrisorio per chi va in giro anche solo saltuariamente.


Sta bene. Anche se credevo di pagarne già una col tesseramento CAI...

Citazione:

-Ticket per il recupero in volo SEMPRE tranne i casi di emergenza sanitaria accertata vedi i codici dei pronto soccorso: anche in presenza di assicurazione 2 / 300€ a persona disincentiverebbero i cazzoni veri o almeno una buona parte.


Sta bene pure questo. Per quanto mi riguarda è meglio che sia SEMPRE e basta, compresi anche i casi di emergenza sanitaria, così si chiude la porta alle discussioni. Tante se ho veramente bisogno, ed il soccorso mi viene a prendere col frullino, sai che mi fregano i 200euro: preferisco pagarli (volentieri) e concorrere al mantenimento di un servizio efficiente.

Citazione:

-Addebito totale del costo dell' operazione A GIUDIZIO DEL RESPONSABILE che dovrebbe essere assimilato giuridicamente, nelle funzioni e nella formazione ad un agente di p.s. nei famosi casi limite eclatanti tipo procurato allarme. E denuncia, i farabutti esistono e non dovrebbero passarla liscia o pagando un ticket.


Questo addebito totale a giudizio del responsabile lascerei perdere, per vari motivi, tra cui quelli indicati da Fabio. La denuncia penale nei confronti dei farabutti veri, quella ovviamente è doverosa.


Citazione:

io preferirei un sistema imperfetto e parzialmente ingiusto ma sostenibile a uno perfetto nei principi ma a rischio di tagli demagogici.


Quotissimo: la mania italiana di raggiungere l'equità assoluta considerando tutti i casi, le eccezzioni, e le eccezzioni delle eccezzioni, causa ingiustizie più grandi di quelle a cui vuol porre rimedio. Si potrebbero fare degli esempi, ma è meglio non inquinare il thread, tanto ci si arriva da soli..
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ciao.

Marcello.

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L.A. Seneca
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guidoval



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MessaggioInviato: Mar Set 06, 2011 12:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non pubblico ufficiale ma agente di ps. Nelle sue funzioni specifiche, certo, mica a fare il poliziotto. Proprio di una forma di ps stiamo parlando, e un responsabile delle operazioni c' è già: quello che prende le decisioni in una squadra operativa.
Non è burocrazia, è il contrario della burocrazia.

In teoria.

Neanche a me piace ma sarebbe un' ultima fase, eventuale e DOPO le prime due che probabilmente coprirebbero il 99,99% dei casi.
Poi oh, mi rendo conto di far chiacchiere da bar al netto di un po' di sensibilità per il contesto. Chi è dentro sa e vede le cose in un' altra maniera. I discorsi che fa Airborne per esempio.

Se mi chiedo perchè intervengo a dire la mia cazzata da incompetente su un argomento così sfaccettato e specializzato, mi rispondo che in fondo il soccorso in montagna fa parte delle componenti ideali, etiche e storiche dell' alpinismo. Partendo dalla corda, passando per i soccorsi improvvisati tra persone, arrivando alla struttura organizzata. Mi spiacerebbe vederlo trasformato in un "normale" servizio pubblico, (mal)gestito da nomine partitiche come di norma in Italia, e quindi soggetto a finanziamenti o a tagli secondo criteri di consenso elettorale.
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