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misteradamello
Registrato: 12/02/07 20:12 Messaggi: 1923 Residenza: Brescia
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Inviato: Mer Nov 10, 2010 10:39 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | Ciao,
Premetto che mi trovo in sintonia con il pensiero dell'Orobico e che probabilmente le mie parole non aggiungeranno molto di nuovo.
Capisco il tuo trasporto per un certo tipo di alpinismo e come tu giustamente hai detto è quello che più si addice al tuo carattere e a ciò che tu cerchi frequentando la montagna. Questa è la cosa più importante!
Però non possiamo bollare le altre attività della montagna (e non solo). La falesia o addirittura un sasso possono suscitare emozioni ugualmente intense ed appaganti anche se magari differenti, tutto dipende dalla nostra predisposizione mentale. Di conseguenza non ha molto senso elevare un certo tipo di alpinismo più contemplativo e spirituale rispetto ad uno più sportivo ed agonistico. Ognuno trae ispirazione e nutrimento per lo spirito da ciò che più gli aggrada, ovviamente sempre nel rispetto del prossimo e quindi anche dell'ambiente (che è di tutti).
Spesso si dice che la MONTAGNA non deve essere un palcoscenico per le nostre imprese ma io non sono molto in accordo con questo pensiero. La MONTAGNA è lì, inanimata ed insensibile a ciò che su di essa accade. Noi esseri umani tendiamo ad umanizzare tutto ciò che ci circonda, comprese le rocce. Da geologo ti dico che le montagne altro non sono che semplici rilievi della crosta terrestre destinate a disgregarsi così come sono nate e nulla di più. I ghiacciai oggi ci sono e domani saranno totalmente scomparsi e le nostre amate Alpi colmeranno di sedimenti il Mediterraneo e finita lì.
La MONTAGNA è un pensiero, è un qualche cosa che è dentro di noi e fa si che noi ci vediamo una moltitudine di significati e di cose che spesso danno un senso alla nostra vita.
Tu fai ciò che ti senti e vivrai sereno.
Per me il traguardo di un alpinista è poter godere della montagna senza più scalarci sopra perchè ciò vuol dire aver raggiunto un equilibrio interno che ci dona pace e non ci rende più schiavi dell'azione. Se ci pensi bene noi cerchiamo la strada più difficile per emozionarci. Ma forse va bene ugualmente....
Fabrizio |
Mi stai diventando troppo riflessivo...urge una scammellata  _________________ www.misteradamello.it |
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bru
Registrato: 11/05/09 10:40 Messaggi: 613 Residenza: trentino orientale
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Arcaun91
Registrato: 06/03/09 20:43 Messaggi: 179 Residenza: Milano
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Inviato: Gio Nov 11, 2010 11:06 am Oggetto: |
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E' inutile prendersela per queste cose!!!penso che ognuno vede la montagna secondo il suo punto di vista...anche molti miei amici si dedicano e preferiscono dedicarsi solo alla falesia o al bouldering...perkè il loro sogno è arrivare ai vertici dell'arrampicata libera, affrontare monotiri che all'apparenza sembrano impossibili oppure compiere movimenti al limite dell'equilibrio su un sasso di 4 metri piuttosto che compiere un'ascensione in alta quota...invece io come te(così mi sembra di aver capito) consideriamo la falesia non come un fine ma come un mezzo...un modo di allenarsi per affrontare le più ambite pareti delle alpi...e ogni "impresa" una volta portata a termine è come se diventasse una "semplice" preparazione per affrontarne una ancora più dura... _________________ Non EsiStoNo MonTagNe ImpoSsiBiLi, SolaMentE Uomini IncaPaci di SaliRle. |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Gio Nov 11, 2010 6:43 pm Oggetto: |
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Arcaun91 ha scritto: | E' inutile prendersela per queste cose!!!penso che ognuno vede la montagna secondo il suo punto di vista...anche molti miei amici si dedicano e preferiscono dedicarsi solo alla falesia o al bouldering...perkè il loro sogno è arrivare ai vertici dell'arrampicata libera, affrontare monotiri che all'apparenza sembrano impossibili oppure compiere movimenti al limite dell'equilibrio su un sasso di 4 metri piuttosto che compiere un'ascensione in alta quota...invece io come te(così mi sembra di aver capito) consideriamo la falesia non come un fine ma come un mezzo...un modo di allenarsi per affrontare le più ambite pareti delle alpi...e ogni "impresa" una volta portata a termine è come se diventasse una "semplice" preparazione per affrontarne una ancora più dura... |
Viva i bocia, alè duri  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Gio Nov 11, 2010 7:00 pm Oggetto: |
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misteradamello ha scritto: | Fabrizio Righetti ha scritto: | Ciao,
Premetto che mi trovo in sintonia con il pensiero dell'Orobico e che probabilmente le mie parole non aggiungeranno molto di nuovo.
Capisco il tuo trasporto per un certo tipo di alpinismo e come tu giustamente hai detto è quello che più si addice al tuo carattere e a ciò che tu cerchi frequentando la montagna. Questa è la cosa più importante!
Però non possiamo bollare le altre attività della montagna (e non solo). La falesia o addirittura un sasso possono suscitare emozioni ugualmente intense ed appaganti anche se magari differenti, tutto dipende dalla nostra predisposizione mentale. Di conseguenza non ha molto senso elevare un certo tipo di alpinismo più contemplativo e spirituale rispetto ad uno più sportivo ed agonistico. Ognuno trae ispirazione e nutrimento per lo spirito da ciò che più gli aggrada, ovviamente sempre nel rispetto del prossimo e quindi anche dell'ambiente (che è di tutti).
Spesso si dice che la MONTAGNA non deve essere un palcoscenico per le nostre imprese ma io non sono molto in accordo con questo pensiero. La MONTAGNA è lì, inanimata ed insensibile a ciò che su di essa accade. Noi esseri umani tendiamo ad umanizzare tutto ciò che ci circonda, comprese le rocce. Da geologo ti dico che le montagne altro non sono che semplici rilievi della crosta terrestre destinate a disgregarsi così come sono nate e nulla di più. I ghiacciai oggi ci sono e domani saranno totalmente scomparsi e le nostre amate Alpi colmeranno di sedimenti il Mediterraneo e finita lì.
La MONTAGNA è un pensiero, è un qualche cosa che è dentro di noi e fa si che noi ci vediamo una moltitudine di significati e di cose che spesso danno un senso alla nostra vita.
Tu fai ciò che ti senti e vivrai sereno.
Per me il traguardo di un alpinista è poter godere della montagna senza più scalarci sopra perchè ciò vuol dire aver raggiunto un equilibrio interno che ci dona pace e non ci rende più schiavi dell'azione. Se ci pensi bene noi cerchiamo la strada più difficile per emozionarci. Ma forse va bene ugualmente....
Fabrizio |
Mi stai diventando troppo riflessivo...urge una scammellata  |
Ciao roby, hai ragione, ci vuole una bella sfacchinata. Speriamo di farne qualcuna insieme prossimamente, devo provare le picche nuove.
Fabrizio |
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