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La chicca di giaro, val Vedrano, 30/01/2024 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Orobicando |
Regione | Lombardia |
Partenza | Laveggiolo (1400 m) |
Quota attacco | 1750 m |
Quota arrivo | 2230 m |
Dislivello della via | 700 m |
Difficoltà | 4 / III ( III in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | 8 viti, serie di friend e dadi, chiodi in caso di necessità. |
Itinerari collegati | Val Vedrano/Monte Piezza (2269m), La chicca di giaro |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Considerate le informazioni fresche date dal Cinghio, famigerato apritore della via (noto solo per sentito dire a un a-sociale come il sottoscritto) pensiamo valga la pena buttare un occhio. E abbiamo voglia di una salita dal sapore alpinistico.
Le temperature non sono basse ma non si muore di caldo, probabilmente qualche grado sopra lo zero nelle ore centrali, - 2 alla partenza. C è ghiaccio in strada, quindi considerare 30/40 minuti in più. Le condizioni sono ottime, ghiaccio duro ma non spaccoso. È l'unica cascata davvero ben formata nella valle, il primo tiro è addirittura grasso rispetto a foto trovate in rete, tanto che la placca di M4 è un docile tiro di 3 con un saltino a 85 max. Il secondo tiro presenta ghiaccio sottile con passaggi su erba gelata (M3). Poi due tiri di trasferimento su saltini a 75° (max 80). Infine bel muro finale, facile a sx (3) e più duro a dx (4/4+), dove siamo saliti noi. Breve (20m) ma intenso con medusa a 95° ben lavorabile di piedi, seguita da muretto piu fisico a 90°. Da qui noi abbiamo proseguito con ben 2 ore e mezza ravanata battendo traccia in neve fainosa a tratti affondando fino alla vita. Si hanno prima circa 150/200 m di canale. Poi si procede per rocchette, un primo passaggio non banale di M3 poi più facile. Seguono balze di erba gelata e neve piuttosto ripide. Anche poco prima dell'uscita c è un altro passo interessante di M4 (aggirabile a sx se non si affondasse nella fresca). Il percorso non è obbligato. Discesa lunga e monotona. Alle condizioni attuali sconsiglio di arrivare in cima, meglio calarsi, le prime su abalakov fino alla S2 (cordone su pianta), poi da S1 (chiodi con cordone) fino a terra. Con Mirco Foto al foto report qui sotto Ps: pensavamo questa fosse anima fragile, ma il buon Cinghio ci ha smentito... D'obbligo un secondo giro. |
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