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   Pizzo Coca, Spigolo Est (Cresta Est) , 12/09/2020
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Onicer  Brecchy   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (888m)
Quota attacco  2500 m
Quota arrivo  3050 m
Dislivello  2200 m
Difficoltà  PD / III ( II obbl. )
Esposizione  Est
Rifugio di appoggio  Rifugio Curò
Attrezzatura consigliata  Normale da alpinismo
Itinerari collegati  Pizzo Coca (3050m), Cresta Est
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento A distanza di una settimana dal Pizzo Badile, in giornata, decidiamo di ritornare sulle amate Orobie mantenendo lo stile che ci piace di più: una buona distanza/dislivello e un grado abbordabile, III°; sempre in giornata ovviamente!
Ritorniamo sul Re delle Orobie e dopo aver percorso la cresta Sud ormai un mese fa circa, questa volta puntiamo alla cresta Est, o meglio spigolo Est; altro obbiettivo che cercavamo entrambi. La solita partenza (quasi) notturna ci fa arrivare di buon passo al rifugio Curò dopo aver disturbato un consistente gregge di pecore che riposava nei pressi della scorciatoia e attirando anche l'attenzione dei cani da pastore che vigilavano sulle bestie. Giunti quindi al rifugio attorno le 6.00 del mattino, vista la quiete che regnava sovrana, preferiamo "tirare dritti" anche se a dir la verità un buon caffè ce lo saremmo bevuti volentieri... Per qualche istante mi chiedo se fosse stato un problema o no chiederlo a quell'ora; è vero è un rifugio ma forse ormai è più un ristorante/albergo e l'orario avrebbe potuto far storcere il naso, preferiamo non disturbare insomma... Arriviamo così alla diga e ci abbassiamo sotto di essa per risalire verso la Valmorta, nel mentre comincia ad albeggiare e lo spettacolo dell'alba con la luna, Venere e il Recastello ci distrae non poco; qualche foto che immortala l'istante è d'obbligo. Risaliamo quindi il sentiero prestando attenzione ai tratti un po' disagevoli e giungiamo finalmente nella tranquilla Valmorta accolti da uno stambecco, unica anima viva della zona. Breve ristoro e consulto delle relazioni e via, si riparte, aggirando il laghetto e salendo sulla traccia che porta faticosamente alla Bocchetta dei Camosci. Arrivati alla conca sovrastante abbandoniamo però il sentiero e risaliamo alla nostra destra per sfasciumi e pietrame puntando ad uno stretto intaglio, dove poco prima a sinistra, su percorso non obbligato, inizia la salita dello spigolo in questione. Ci prepariamo quindi con imbrago, caschetto e materiale vario e risalendo qualche canaletto "sfasciumoso" in breve giungiamo sul filo della cresta dove finalmente ci si apre un panorama che riempie gli occhi, e il cuore. Proseguiamo con calma cercando di mantenere il più possibile l'aereo filo salendo slegati su semplici passaggi di roccia abbastanza buona, poche volte ci spostiamo sui vari versanti (nord e sud) tramite cenge e caminetti per evitare i punti più instabili. Più avanti decidiamo che è arrivato il momento di utilizzare la corda e affrontiamo alternati dei bei passaggi nell'ordine del III°+/- tra camini, diedri e delle belle placche compatte; su questi tratti più impegnativi la roccia è più che buona! Se si mantiene il più fedelmente il filo il III° è d'obbligo! Appoggi e appigli non mancano, anche se qualcosa sempre si muove, e le possibilità di proteggersi sono numerose prevalentemente con friends e qualche fettuccia da 120cm sui numerosi massi incastrati o spuntoni presenti; pochi chiodi si trovano in via e un bel micro-friend incastrato ed abbandonato a quanto pare recentemente... Siamo solo noi in questo angolo di paradiso e solo il gracchiare di un corvo e un piccolo gruppetto di pernici che ci vola poco sopra la testa distoglie lo sguardo dalla nostra salita... Solo quasi verso la fine intravediamo a tratti gente sulla normale che va e che viene, e infatti in vetta troveremo almeno una decina di persone, ma il tempo di bere qualcosa e sistemare il materiale nello zaino e via verso il solito lungo rientro a Valbondione passando per il rifugio Mario Merelli al Coca ancora "invaso" da numerosi turisti...
Altra bella salita che finalmente siamo riusciti a fare ed altra giornatona top da incorniciare e da ricordare!
Unica nota "negativa" il vetusto parchimetro di Valbondione che prende solo l'esatta cifra peraltro solo in moneta e senza dare resto... Speriamo che con i primi incassi (che sicuramente non mancheranno visto l'elevato numero di automobili posteggiate) aggiornino un po' l'apparecchio, noi nel frattempo possiamo ritenerci più che soddisfatti ad aver speso bene i nostri 5euri ;-)
Alé!
Partecipanti: io e Maurizio
Foto1: passaggi
Foto2: passaggi
Foto3: eccola
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