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Pizzo Camino-Monte Negrino, traversata in cresta - Via Attilio Gheza, 26/08/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Regione | Lombardia |
Partenza | Navertino - Borno (Valcamonica) (1025m) |
Quota attacco | 2000 m |
Quota arrivo | 2491 m |
Dislivello | 1600 m |
Difficoltà | AD- / IV+ ( IV+ obbl. ) |
Esposizione | Varia |
Rifugio di appoggio | Rif. Laeng |
Attrezzatura consigliata | Due mezze corde da 30m, 6-7 rinvii |
Itinerari collegati | Pizzo Camino-Corna di San Fermo (2491m), traversata in cresta - Via Attilio Gheza |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Dopo quasi 3 settimane di mare è bello tornare in montagna. Optiamo per la via “Attilio Gheza” traversando dal Pizzo Camino al Monte Negrino. Col permesso preso al distributore automatico alla Pro loco di Borno (6 euro, consentito solo ai 4x4), saliamo in auto fino al Lago di Lova. Raggiungiamo la prima vetta di oggi, il Pizzo Camino, in circa 2h e 30'. Percorreremo tutta la cresta sempre slegati, salvo i 2 tratti di IV/IV+ e ovviamente le doppie. Oggi il terreno molto umido non agevolava affatto i passaggi su erba e terriccio soprattutto nelle discese. Con innumerevoli saliscendi e suggestivi passaggi su canalini e roccette, toccheremo anche le Cima di Varicla, la Cima Moren e il Monte Negrino. Proprio alla base di quest'ultimo, dove si deve superare la parete di 60m di IV/IV+, inizia improvvisamente a piovere. Per tutta la mattinata è stato un alternarsi di nebbie e sole ma senza mai destare preoccupazioni. Ormai siamo lì. Ci ripariamo presso una piccolissima ma provvidenziale "grotta". La roccia ormai è fradicia perché per le quasi 2h che staremo lì pioverà anche se mai forte. Dal radar sembra che smetta verso le 16. Bisogna decidere se tornare indietro su terreno infido per il bagnato, poco proteggibile, o arrampicare sotto la pioggia per raggiungere la cima e scendere poi da una via di fuga... Decidiamo di proseguire e arrampicare. Non ho mai arrampicato sotto la pioggia e su roccia così bagnata… ma riesco cmq a superare i 60m di parete, a metà della quale smette di piovere e si rasserena un po’. Raggiungiamo così la cima del Monte Negrino e dopo altri saliscendi e cresta arriviamo finalmente all’ultima calata in doppia che ci porta alla sella dalla quale, scendendo a sx da un ripido canale di sfasciumi ed erba, raggiungiamo la conca. Traversando a sx, riprendiamo il sentiero CAI che scende dalla Cima Moren. Arriviamo al Lago di Lova, quando sono le 20 (partiti alle 7,15)… Stanchissimi... ma la gioia e la soddisfazione hanno di gran lunga prevalso sulla fatica. Grazie ai miei soci Lidia e Fabio per aver condiviso questa indimenticabile giornata.
FOTO 1: Dalla Cima di Varicla, sguadro all'indietro su parte del percorso compiuto, con in fondo il Pizzo Camino. FOTO 2: Verso la Cima Moren. FOTO 3: Fabio e, dietro, Lidia sulla parete di IV+ resa impegnativa dalla pioggia e dalla roccia fradicia. |
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