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Zucco Pesciola, Diedro Bramani, 06/07/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | matteo81 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Piani di bobbio (1750m) |
Quota attacco | 1900 m |
Quota arrivo | 2092 m |
Dislivello | 200 m |
Difficoltà | AD / V+ ( V obbl. ) |
Esposizione | Nord |
Rifugio di appoggio | Rifugio Lecco |
Attrezzatura consigliata | N.d.a. utile serie nuts + friends. Via attrezzata a resinati, utile qualche rinvio lungo o cordini. |
Itinerari collegati | Zucco Pesciola (2092m), Diedro Bramani |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Raggiunti i Piani di Bobbio con la funicolare, ci siamo incamminati verso il Vallone dei Camosci; si ridiscende subito sulla parte destra per poi rimontare la vicina sponda detritica, verso le prime balze rocciose, a ricercare l'attacco: scritta "via comune" in nero e resinato (ca. 30 min. dalla funivia).
Dopo il breve e facile caminetto iniziale (15-20mt. III) si supera uno strapiombino (sulla destra) e una successiva placchetta aggettante (a sinistra) (30-35mt. III IV+). Si prosegue dritti e poi per caminetto sulla sinistra (II-III) fino alla cengia mediana (pendio erboso) da risalire (dopo avere salito e sceso il pulpito di roccia) camminando fino alla base della parte (40-50mt. e scritta "Bramani" in nero). Il diedro, spesso umido se non bagnato al suo interno, si supera con bella arrampicata tecnica e atletica, sfruttando bene anche le spaccate (30-35mt. IV+ IV-). Da qui abbiamo fatto alcune varianti rispetto alle ultime tre lunghezze dell'itinerario originale, stando alle volte a destra o a sinistra rispetto allo stesso; si è aggiunto così un mezzo grado all'arrampicata, sfruttando le varie possibilità di interpretazione e integrazione offerte dalla roccia. Se si arriva con un unico tiro (presente sosta intermedia su pulpito prima della cengia erbosa) raccogliere abbastanza corda da portarsi a mano lungo l'ampia e comoda cengia erbosa, evitando inutili attriti. Dall'ultima sosta, si risale fino alla panoramica cima del Pesciola con madonnina di vetta e dallo stesso si segue il sentiero di destra, che porta all'imbocco dell'omonimo Canale della Madonnina; discesa veloce lungo il canale detrico, trovata una sola chiazza di neve alla base dello stesso. Rispetto ad altre vie adiacenti (sulla dx ... Gasparotto etc.) abbiamo trovato roccia solida da buona a ottima, effettivamente a tratti umida o bagnata ma non crea particolari problemi. Devo riferire che sulle vie alla nostra destra si sono verificate ripetute e pericolore scariche di sassi e cadute di pietre anche grosse!! Ambiente e vie molto frequentate, fate sempre molta attenzione e valutate uno o più itinerari alternativi in precedenza!! |
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