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   Presolana Occidentale, Normale, 25/07/2018
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Onicer  fabiomaz   
Gita  Presolana Occidentale, Normale
Regione  Lombardia
Partenza  Passo della Presolana  (1297 m)
Quota arrivo  2521 m
Dislivello  1224 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Bivacco Città di Clusone
Attrezzatura consigliata  da escursioni. al più un cordino per i più insicuri
Itinerari collegati  Presolana Occidentale (2521m), Normale
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento La normale alla Presolana è stata la mia prima "vetta" alpinistica. Avevo 17 anni, scarpe da basket con gli amici del basket, no corde, no casco, zaini Invicta e una mappa regalo dei nonni con cui orientarmi, consegnata insieme al racconto del nonno che si era arenato sulla cengione sopra la grotta non raggiungendo la cima.
Raggiunta trionfalmente la vetta, in discesa il grip delle scarpe ci aveva rallentato, una nebbia infernale ci aveva portato da qualche parte oltre il passo di Pozzera (volevamo scendere dalla valle dei Mulini) sull'orlo di un imprecisato precipizio. In qualche modo eravamo giunti al colle di Presolana e verso sera sotto un violento temporale, dalle parti del passo. Un gentile signore ci aveva riportato fradici in paese.
Sarà forse per l'esito di quella prima che mi sono messo a fare alpinismo solo 15 anni dopo, perdendomi la "meglio gioventù" in cui mi sarei tolto tanti sfizi. Però in me è rimasto il ricordo di una grande avventura e l'anno dopo avevo portato in vetta mia sorella, facendola piangere disperatamente..

E' passato un quarto di secolo, mio figlio non ha ancora 2 anni, ma mio nipote (figlio di mia sorella) va per i 10 e così avevo voglia di fargli assaggiare un po' di quell'avventura, magari senza farlo piangere.
Certo molte cose sono cambiate, in primis nella mia testa, e così casco, corda e quanto necessario a garantire la sicurezza del bimbo sono entrati pienamente in gioco.
Saliamo alla sera al bivacco (così l'avventura ne guadagna) che troviamo occupato da 4 persone. Per fortuna i posti letto ufficiali sono 6 (5 comodi e uno scomodo) e così ci sistemiamo comodamente grazie alla disponibilità dei 4 che si prendono lo "scomodo".
Nella notte temporale e molte (troppe?) chiacchiere temo possano non far dormire il novello alpinista, e invece ronfa bello pacifico.
Al mattino risaliamo alla grotta dei Pagani, ci imbraghiamo e leghiamo, e cominciamo la salita per primi (così evitiamo il rischio sassi).
Gli anelli in loco e una fettuccia permettono di far sicura in tutti i tratti dove può essere utile.
Il mio "nipotastro" parte un po' impacciato, gli spiego qualche cosa, poi si scioglie e alla fine in certi passaggi mi trovo a considerare che si muove con una preoccupante facilità (quasi meglio di me...anzi no..meglio).
In discesa facciamo un paio di calate (ribattezzate "scendere come Batman"), per il resto disarrampica senza problemi.
Alle 9 e mezza siamo di nuovo alla Grotta, alle 12 al ristorante, alle 14.00 al lavoro.
Quando arriviamo in vista del passo mi dice: zio, ma perché i colori sono così sbiaditi? E io gli dico: i colori sono gli stessi, è che lassù è tutto più bello.

Età media della cordata: 26 anni e mezzo..ahhhhhhh...che bello sentirsi giovani!

foto 1: al bivacco alla sera
foto 2: nel canale
foto 3: di ritorno dalla vetta
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