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   AIGUILLE D'ARGENTIERE, Couloir Barbey, 12/04/2015
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Gita  AIGUILLE D'ARGENTIERE, Couloir Barbey
Regione  Svizzera
Partenza  Chamonix, Argentiere, Grands Montets  (1200 m)
Quota arrivo  3901 m
Dislivello  1650 m
Difficoltà  OSA+
Esposizione in salita  Ovest
Esposizione in discesa  Est
Itinerari collegati  Aiguille d'Argentière (3901m), dal Ghiacciaio del Milieu
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Farinosa
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Finalmente il gran giorno è arrivato! Erano anni che sognavo di scendere questo canale. Una linea magica in uno degli angoli più nascosti del gruppo del Monte Bianco. Gran salita ed altrettanto gran discesa, anzi due grandi discese: la prima del Couloir Barbey e la seconda dopo esser risaliti al Col du Chardonnet per poi scendere i 2100 m che ci hanno riportato ad Argentiere. In totale 1650 m di salita e ben 3800 m di discesa!
Ma riepiloghiamo con ordine i punti salienti di questa grande giornata. Tutto comincia venerdì 3 aprile (venerdì Santo), davanti alla solita canonica birra in uno dei più frequentati pub di Verbier. Si parla dei prossimi progetti e salta fuori il Barbey. Ci pensa Chris a organizzare il gruppo per sabato 11 aprile. Ma un heliski al Petit Combin mi costringe a rinviare di un giorno la data ed ecco che domenica 12 ci si ritrova in rotta per Chamonix. Solita attesa per prendere la funivia dei Grand Montets e poi via, giù velocissimi sul Ghiacciaio d'Argentiere dove si pella. Ottime condizioni di salita per il ghiacciaio di Milieu dove sono vivamente consigliati i rampanti. Poco prima della crepaccia terminale si mettono i ramponi e si continua su ottima traccia con bei gradini nella neve. L'ambiente è grandioso al cospetto delle pareti Nord delle Courtes, della Verte e delle Droites dove oggi so che sono impegnati gli amici Stefano (Brozio) con la sua mitica compagna "pannocchia" Titta. La giornata è calda, ci si disidrata velocemente, ma alla fine in vetta ci accoglie un venticello alquanto freddo. Ci spostiamo subito a sinistra dove c'è l'accesso migliore al Couloir. Dopo una doverosa sosta per riprenderci dalla salita e prepararci all'impegnativa discesa siamo tutti quanti pronti. Scartata l'ipotesi di iniziare con una discesa assistita da corda entro nel primo pendio sfruttando una fascia di neve super compatta larga non più di 2 metri tra il ghiaccio vivo, che da l'accesso al canale. L'affaccio al Barbey è da brivido, un inghiottitoio lungo 700 metri che sparisce molto più in basso. I primi 100/150 metri sono molto delicati su neve molto dura e a volte gelata, ma più sotto sembra che la neve sia decisamente migliore. Estrema attenzione e concentrazione, non si può sbagliare qui. Dopo un primo pezzo in derapata si attacca con la prima curva sul fondo durissimo: tiene bene! Poco dopo si entra nel ramo di destra del canale dove si riescono a sfruttare due belle fasce di neve farinosa su fondo compatto: inizia la sinfonia delle virate da gran freeride! Un bel pezzo più in basso ci si sposta a sinistra dove il sole ha scaldato maggiormente la neve e dove troviamo dell'ottima Crema Chantilly, come la definiscono i miei compagni d'avventura. Ancora ampie curve e si arriva nella zona delle terminali che si passano agevolmente. Gran sciata nella parte alta del ghiacciaio di Saleina tenendosi a sinistra per prepararsi alla risalita. Ripellata di un'oretta per avvicianrsi al Col du Chardonnet. Gli ultimi 70 metri si salgono con ramponi e picozza. E' presente una corda fissa. Finalmente alle 17,00 usciamo al colle dove ci aspetta l'ultima lunghissima discesa di 2100 m verso il paese di Argentiere. La neve è ancora cremosa e godibilissima, le gambe un po' meno (o forse anche loro sono ben "cremose"), ma alla fine arriviamo al parcheggio tutti quanti con un gran sorriso a "fetta d'anguria"!
Dati tecnici: canale a 45 ° il cui piede ha alcune parti e fessure rocciose, quindi esposti. La prima parte sotto la cima è un po 'più ripida.
Difficoltà tecnica: 5.1
Esposizione: E2
Difficoltà puntuale sciistica: S5
Difficoltà sciistica complessiva: TD-
Tutti i partecipanti hanno usato sci assai larghi e pesanti (oltre i 1800 g l'uno), ma con una struttura ideale per il ripido e le nevi difficili.
Grazie alla compagnia di 4 tra i più forti freeriders che battono i fuoripista di Verbier: Chris, Jerry, Tino e Christian!
Altre foto al link: https://www.facebook.com/mauro.soregaroli/media_set?set=a.10206930057636400.1073741868.1426945726&type=1&pnref=story
Foto 1: L'Aiguille d'Argentiere con il tracciato del Couloir Barbey
Foto 2: in discesa nel Couloir Barbey
Foto 3: in discesa nel Couloir Barbey
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