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   Pietra Quadra- Canale Nord, 20/11/2011
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Onicer  calimero   
Regione  Lombardia
Partenza  Baite di Mezzeno ( BG )  (1590 m)
Quota attacco  2000 m
Quota arrivo  2356 m
Dislivello della via  350 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 45° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  Ramponi-picozza-casco
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Fatale fu il gran bel foto report dei tre Banditi, Lupin 3 ( se stesso ), e i suoi tradizionali Compari, Jigen ( Peggy, ovviamente ) e Goemon ( Fabiomaz ) postato la scorsa settimana.
Troppo bello il giro genialmente e tenacemente “inventato” estraendolo dai dedali del versante nord della Pietra Quadra e troppo clemente e spettacolare ancora il meteo per non supplicare le mogli di concedere un bonus supplementare.
Bonus da sfruttare per ripetere l’itinerario e la salita del canale Nord ( o Luponatti, a questo punto) fintanto che le condizioni lo permettano.
Troppo bello anche l’effetto double face ( inverno nel versante nord, primavera nel versante sud ) già visto la scorsa settimana sulle creste del Toro per starsene a casa, oggi.
Ed allora alle 7,15 lasciamo la macchina parcheggiata alle Baite di Mezzeno per incamminarci verso il Passo, in un alba variopinta, infuocata e che ci regala, complici delle nubi accondiscendenti e ballerine, un cielo altamente scenografico.
Al Passo di Mezzeno compare la neve, abbastanza portante, che ci accompagna , insieme a qualche insidiosa lastra di ghiaccio vivo, verso la sella che, circonvallando il Tonale, fa da porta di accesso al vallone nord della Pietra Quadra.
Gran vista privilegiata, durante il cammino dal Passo, su Corte, Farno, Becco e Gemelli, oltre naturalmente all’Arera- Kanghjenjunga.
Spuntano il Diavolo e il Diavolino.
Più in là, lo sguardo spazia fino ai Palù e al Disgrazia.
Al vallone nord si accede per un canalino in buona pendenza, e già sono necessari i ramponi.
Le tracce dei tre Banditi sono evidenti, il loro passaggio è fresco, gli elementi non le hanno cancellate, è facile per ora seguirle nel fantasioso dedalo di dune, avvallamenti, zuccotti che si succedono sotto i nostri scarponi.
L’ambiente è realmente notevole, di grandi contrasti, grandioso ed originale allo stesso tempo, selvaggio e dolce , solitario ed incantato.
Freddo verso l’impressionante ed estesa parete nord della Pietra Quadra, ampio, soleggiato ed infinito in direzione opposta se si lascia andare lo sguardo verso le cime relativamente vicine ( i “nostri” Resegone, Grignetta e Grignone, il gruppo dei Tre Signori ) e quelle invece decisamente lontane ( Rosa, Cervino, il Vallese , l’Oberland ).
Ed il terrazzino naturale che fa da sosta obbligata al nostro camminare è il miglior punto di osservazione per tutto ciò.
Scendiamo poi per un breve canale erboso fino a rimettere piede sulla neve lunare .
Qui , forse distratti da tanta bellezza, perdiamo le tracce dei Banditi , stando inizialmente più bassi ( lo capiremo poi osservando il percorso dalla sommità del Canale ) e poi scegliendo una traccia più diretta e ripida verso l’attacco.
Saldeg batte traccia su neve crostosa ma assolutamente non portante. L’avvicinamento è faticoso, ogni passo è una buca scavata e un accumulo di tossine, ogni passo è un impropero di cui ci pentiremo quando ci troveremo viso a viso con la Madonnina di vetta.
Poco prima dell’attacco del canale incrociamo di nuovo le tracce provenienti dalla nostra sinistra.
Capiamo di aver sbagliato qualcosa, ma non c’è tempo per recriminare, ora si entra nel canale , ora la neve ci è più amica , si fa più compatta e solida.
I primi metri del canale sono quelli più pendenti ( sui 50° circa ) e la neve ghiacciata consente una soddisfacente salita in punta di ramponi.
Il saltino di roccia non è eccessivamente complicato ma richiede in ogni modo la giusta attenzione, pratica e sicurezza.
Oltrepassatolo, la neve si fa meno compatta e torna ad essere abbastanza crostosa, si superano ancora senza grosse difficoltà due passaggi in cui affiorano le rocce e con un ultimo scivolo si accede alla rocciosa e stretta uscita.
Il canale è, direi, circa 200 metri con una pendenza media di circa 45°. Pur se relativamente corto, è’ bello, vario e in notevolissimo ambiente.
Una volta fuori, siamo in breve in vetta dove ci raggiungono poco dopo l’on- icer Ghiroz ed il suo socio Matteo, anche loro freschi di Canale, con i quali ci intratteniamo per quattro piacevolissime chiacchiere e per una foto di vetta in compagnia.
Un saluto, se leggerete il report ,ed alla prossima..
La discesa per la normale è rilassantemente piacevole, panoramica ( bella la vista sui Tre Pizzi, sull’ onnipresente Arera/Kanjghenjunga e sulla Regina ) ed in un clima decisamente primaverile.
Sosta obbligata durante il ritorno al Maivisto, per una meritata Paciana e poi a casa !
Itinerario a mio avviso a cinque stelle , consigliatissimo, veramente bello , di soddisfazione ed in ambiente meraviglioso.
Se il meteo regge, da consigliare a chi lo voglia ripetere in queste condizioni un po’ particolari.
Ancora un complimento al Trio Lupin/Jigen/Goemon per averlo ideato e proposto.
Ciao, grazie dell’attenzione, alla prossima !

partecipanti : Calimero e Saldeg

foto 1 la parete Nord della Pietra Quadra
foto 2 Al salto di roccia nel canale
foto 3 prima dell'uscita

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