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| Cima di Valstretta, dalla Val Larga, con discesa per la Val Stretta, 16/04/2022 | Tweet |
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| Onicer | Fedora
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| Gita | Cima di Valstretta, dalla Val Larga, con discesa per la Val Stretta |
| Regione | Trentino Alto Adige |
| Partenza | Sant'Antonio di Mavignola (Val Brenta) (1150 m) |
| Quota arrivo | 2880 m |
| Dislivello | 1750 m |
| Difficoltà | OSA |
| Esposizione in salita | Nord-Ovest |
| Esposizione in discesa | Nord-Ovest |
| Itinerari collegati | Cima di Valstretta (2880m), dalla Val Larga, con discesa per la Val Stretta |
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| Neve prevalente | Trasformata |
| Altra neve | Marcia |
| Rischio valanghe | 2 - Moderato |
| Condizioni | Discrete |
| Valutazione itinerario | Eccezionale |
| Commento | PREMESSA: la valutazione sulle condizioni è una via di mezzo tra la sciata buona nei primi 800m di discesa, un po' di sopravvivenza da 2000m fino a 1700, e la totale assenza di neve IN SALITA dalla Val Larga fino a 1800m, che ci ha costretti a diversi tratti davvero ingaggiosi, non banali e molto faticosi.
A differenza dell'itinerario qui collegato, da q. 1800m abbiamo imboccato la Val Stretta perché più innevata, percorrendola quindi sia in salita che in discesa. Comunque una vera e propria avventura solitaria ieri, in Brenta. Itinerario tosto e stupendo in ambiente dolomitico doc, x veri amatori, ma che attualmente SCONSIGLIO perché non è più in condizione: in salita, fino a 1800m ZERO neve e quindi il canalone risulta molto molto ingaggioso e niente affatto banale in alcuni punti. Con scarpette x 45min lungo la strada della val Brenta e anche nel canalone tutto asciutto che immette nella Val Larga. Tratti su rocce, traversi, sfasciumi... E addirittura una cascatella di ghiaccio di pochi metri. X fortuna abbiamo almeno una vite e un po' di ferraglia... Bravo Cristian che va da primo. Poi ancora altri saltini di roccia e ghiaccio.... A 1800m deviamo a dx nel bosco. Mega ravanata in neve dove sfondiamo l'impossibile... Arriviamo a prendere il ripido pendio in val Stretta che avremmo dovuto fare in discesa. Ma essendo più innevato saliamo da lì, finalmente con sci ai piedi dopo 3h di spallaggio! Con tanta fatica parto a tracciare in neve dove ogni tanto sfondo fin sopra le ginocchia, fino in cima al pendio. Siamo indecisi se proseguire o meno, mancano ancora 900m e se è tutta così... buonanotte. Proviamo a continuare. Neve che pian piano migliora, anche se un po' di fatica la faccio sempre. Sopra i 2200m finalmente si fa più portante e superiamo abbastanza agevolmente i tanti ripidissimi tratti da fare. Ci preoccupa solo il delicatissimo traverso orizzontale che porta poi all'attacco dello spigolo finale. Lasciati gli sci e con picca e ramponi, mi avvio a tracciare questo pezzo. Ogni tanto sfondo, ma in generale non è male, sempre cmq faticoso! Arriviamo all'attacco dello spigolo sud-ovest, tutto senza neve. Quindi dobbiamo superare alcuni tratti rocciosi di II che forse con neve sarebbe stato meglio. FINALMENTE dopo 7h siamo in vetta!! La discesa dallo spigolo sarà impegnativa, poi il traverso su neve e cambio assetto. Discesa in sci molto molto migliore del previsto, peccato solo le nuvole arrivate. Ma neve rimasta portante fino a 2000m. Poi più sfondosa ma almeno ci permette di scendere fino a circa 1700m dai pendii sotto le pareti rocciose. Nel bosco togliamo gli sci e altra mega ravanata fin dove finisce la neve (1550m) e finalmente sulla strada. Rimesse le scarpette giungiamo alla macchina alle 17.45 dopo 11h in giro! Giornata che non dimenticheremo, tra gioie e dolori, in ambiente super e OVVIAMENTE soli! Con i super-soci Lidia e Cristian. FOTO 1: Sopra i 2000-2100 m, finalmente, la neve inizia essere più portante. Sullo sfondo, la Cima di Valstretta. FOTO 2: Il ripido ed esposto traverso sulla cengia che taglia il versante NW della montagna. FOTO 3: Il vallone della Val Stretta visto dall'alto. |
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