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   Pizzo Coca, cresta di Arigna (Dente di Coca-Cime d'Arigna), 10/09/2011
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Onicer  Ares88   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (900m)
Quota attacco  2694 m
Quota arrivo  3050 m
Dislivello  356 m
Difficoltà  PD / II ( II obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Coca
Attrezzatura consigliata  caschetto! al limite una corda da 50 m se si voglion far le due doppie
Itinerari collegati  Pizzo Coca (3050m), cresta di Arigna (Dente di Coca-Cime d'Arigna)
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Partiamo alle 6.20 da Valbondione Luca, Sergio ed io diretti al Dente di Coca per provare nuovamente la traversata. Per il solito percorso raggiungiamo la Punta Isabella poco prima delle 9 e in poco più di mezz'ora risaliamo le facili rocce finali del Dente (per la pluricollaudata via Corti-Lenatti). Brevissima sosta e via, i discesa facile fino ad uno spuntone poco sotto la cima, con attorcigliati vari cordini (prima calata in doppia). Abbiamo solo una cordina da 30 m e quindi scendiamo disarrampicando su terreno appigliato e abbastanza semplice (pass. II su un masso liscio), mentre il Sergio fa una breve doppia per guadagnar tempo. Dalla nicchia posta nel canalino subito sotto la sosta tagliamo a destra e scendendo per la crestina direttamente ci portiamo al tratto orizzontale e frastagliato (cavo metallico staccato...somiglia più a fil di ferro...). Seguiamo il cavo fino a cavallo della cresta poi tenendo d'occhio la Breccia del Dente (il monolite roccioso che la sorveglia è ben evidente fin da sopra) discendiamo per balze rocciose friabili ma facili (I gr) tenendo appena la sinistra (il percorso direi che è evidente una volta in loco) e incontriamo la seconda sosta per eventuale doppia. Sempre in disarrampicata facile raggiungiamo la Breccia, luogo selvaggio e piuttosto austero.
Da questa proseguiamo fedelmente per la cresta, prima per i 50 metri piu belli della traversata su roccia solida e a lame (I/II gr) poi per marcioni fino alla Punta NW di Arigna (2925). Per la cresta sommitale in un ambiente davvero bello tocchiamo la Punta SE (2922) e poi per crestine e saltelli la stretta bocchetta dell'Arigna. Risalita la spalla del Coca (3000 - I/II gr per rocce o canalini marciotti), ove cerchiamo i salti di roccia piu compatta breve discesa ad una breccia poi ancora su fino ad uno stretto intaglio sotto l'arcigna e nera vetta N del Coca. La 'placca spiovente' (in realtà un bonario roccione appena pendente, ma sì assolutamente liscio) luccica di umidità...le scarpe vi sdrucciolano rendendo impossibile il passaggio. Dopo una prova di risalire alla cima N direttamente per la cresta (passaggio possibile ma esposto e a nostro parere non giustificato) scendiamo in un canalino sul versante W, poi infiliamo il primo colatoio sulla sinistra e riusciamo comunque sulla cima Nord (I/II gr). Per la cresta sommitale arriviamo in vetta che è appena scoccato il mezzogiorno. Breve sosta e poi giu al rifugio e poi all'auto che raggiungiamo poco dopo le 15!

Bella salita, ambiente davvero severo per esser Orobia, difficoltà medio/basse (massimo II gr) e buon dislivello di 2400 metri circa.

Con Njek e Sergio
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