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   Schreckhorn, dalla cresta sud-ovest
Zona Svizzera - Oberland Bernese
Partenza Grindelwald  (1030 m)
Quota attacco 3450 m
Quota arrivo 4078 m
Dislivello 630 m Dislivello dal rifugio: m 1600
Difficoltà AD+ ( pendenza 50° / IV- in roccia )
Esposizione in salita Sud-Ovest
Rifugio di appoggio Schreckhorn Hütte (2529 m)
Attrezzatura consigliata Picozza, ramponi, corda da 50m (preferibile a due mezze da 30 in quanto è meno facile che si incastri nel recupero durante le doppie), 4-5 rinvii, serie di friends e/o nut
Orario indicativo 1° g.: 5-6h; 2° g.: 7-9h
Periodo consigliato Luglio-Agosto
Descrizione 1° g.: Attraversato il paese di Grindelwald, lasciare l’auto al parcheggio della funivia che sale a Pfingstegg (park a pagamento); salire prima per stradina e poi per sentiero fino alla stazione di arrivo della funivia (in alternativa, si può anche usufruire dell’impianto risparmiando circa 1h di cammino). Proseguire lungo il sentiero per la Berggasthaus Baregg, seguendo i cartelli e i segnavia. Giunti al piccolo rifugio (1h e 30’ dalla staz. di arrivo), si continua sul sentiero ora più esposto e con diversi saliscendi, seguendo i bolli bianco/blu. Sempre seguendo la valle, si continua sulla dx orografica superando tratti rocciosi e, talvolta, alcuni guadi, fino a raggiungere la fronte del ghiacciaio Oberseismeer. Dalla seraccata, il sentiero si fa più ripido e si supera la fascia rocciosa (tratto attrezzato). Oltre questo tratto, si prosegue ora su sentiero più comodo fino ad arrivare alla Schreckhornhutte (2529m, 6h da Grindelwald).
2° g.: Dal rifugio ridiscendere per circa 40m di dislivello sul sentiero; quindi abbandonarlo e abbassarsi sul ghiacciaio dell’Obers Ischmeer, tenendosi alla sua sx (vicino quindi alla morena). Percorrerlo in lieve salita e a circa 2500m di quota, spostarsi verso le rocce a sx (indicazione con freccia catarifrangente) e risalire una costola di roccette e sfasciumi (vi sono alcuni piccoli catarifrangenti che aiutano a trovare il percorso); una corda fissa aiuta a superare una placca (nel rifugio c’è una foto dove questa è indicata bene. Aggirata la base dello sperone roccioso della q. 2844m, su neve o sentiero si sale lungo un ripido sentiero fino a q. 3000m; ci si porta poi a sx (dir. NE) seguendo sempre tracce e ometti fino a circa 3200m (Gaägg). Sempre in dir. NE si prosegue ora sul ghiacciaio, più o meno innevato a seconda del periodo, poi per detriti e ghiaccio. Si mette così piede sullo Schreckfirn (attenzione ai crepacci) e si prosegue in senso antiorario puntando all’imbocco del canale che permette di raggiungere poi la crepaccia terminale (ca. 3400m) posta sotto la rampa. A seconda delle condizioni, si può risalire la rampa (se ben innevata), oppure la cresta a sx (II/III/III+), fino a raggiungere l’evidente spalla (ca. 3850m), dove comincia la cresta SW dello Schreckhorn. Risalire tutto lo spigolo su buona roccia, inizialmente con passaggi di II°, poi con tratti più aerei e impegnativi (III con qualche passo di IV), fino ad arrivare ad un salto verticale (IV-, spit). Terminato lo spigolo, le pendenze si attenuano e un tratto di esposta cresta prima, e un pendio di neve poi (qui a volte tornano utili piccozza e ramponi), permettono di raggiungere la vetta.
DISCESA: Per l’it. di salita. Sulla cresta SW ci sono spit con anelli di calata max di 25m (circa 15 doppie). Lungo il couloir S si può scendere o sulla neve oppure, se non in condizione, è utile tenersi sulle rocce di dx (scendendo), dove vi sono delle doppie su cordini e fettucce (circa 10 doppie da 20-25m). L’ultima calata per superare la crepacciata è su uno spit a dx (scendendo), ma è poco visibile.
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento Schreckhorn… ossia “Corno del Terrore”. La grande mole di questa montagna incute timore all’alpinista già nell’avvicinamento alla Schreckhornhutte. Ed in effetti la salita dalla cresta SW, è una delle vie normali tecnicamente più difficili dei 4000 alpini, avendo passaggi fino al IV-° e molti di III/III+. Ma la roccia lungo la cresta è ottima e solida; inoltre, l’impegno fisico e l’isolamento di questa montagna sapranno regalare all’alpinista allenato e preparato enormi soddisfazioni. La parte alta della via di salita, sopra la terminale, è in condizioni più favorevoli quando la roccia si presenta asciutta, quindi luglio e primi di agosto, anche se in questo periodo il passaggio sullo Schreckfirn risulta un po’ più delicato, così come il superamento della terminale con scarso innevamento. Valutare bene, inoltre, l’orario di discesa, per evitare il più possibile scariche di sassi nella rampa, considerando anche che il tempo di discesa è di poco inferiore a quello di salita e il ritorno a valle è di ben 3000m di dislivello...
Sviluppo: circa 10km da Grindelwald al rifugio; 4,5km dal rifugio alla vetta.

FOTO 1: Dal rifugio, il primissimo tratto da percorrere.
FOTO 2: L'attacco della cresta a sx della rampa. Sullo sfondo, l'Eiger (a dx) e il Monch.
FOTO 3: Dalla spalla di q. 3850m, la restante parte della cresta SW, dove l'arrampicata si fa un po' più impegnativa.
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Immagini             

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20/07/2020  -  Schreckhorn, dalla cresta sud-ovest, di Fedora