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   Pizzo Tignaga, spigolo Sud
Zona  Piemonte - Monte Rosa
Partenza  Carcoforo (Valsesia-Sermenza, VC) (1290m)
Quota attacco  2400 m
Quota arrivo  2653 m
Dislivello  250 m
Difficoltà  AD / IV+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Rif. Boffalora
Attrezzatura consigliata  Un bel po' di cordini e/o fettucce, qualche rinvio, friend e nut di varie dimensioni, corda da 40/50m.
Orario indicativo 2h e 50' per l'attacco; 2h/2h e 30' la via
Periodo consigliato Giugno-Ottobre
Descrizione Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio di Carcoforo, traversare il ponte subito a sx e poi seguire a dx una stretta stradina tra le case. Continuare lungo il comodo sentiero che in circa 1h porta al rifugio Boffalora (1685m). Superare il rifugio e seguire il sentiero che risale la valle e arriva all’alpe Egua; continuare per ripidi tornanti, fino a un bivio. Proseguire a sx (n. 122a) e arrivare alle baite di Pian delle Ruse (2025m, 1h e 50’ dalla partenza), da dove è ben visibile lo spigolo S del Pizzo Tignaga. Sempre su sentiero con segni bianco-rossi e omini, proseguire fino a raggiungere il pianetto soprastante, con di fronte una paretina rocciosa. Stando alla sua sx continuare lungo il sentiero, sempre seguendo bolli e rari ometti. Il percorso si fa via via più ripido e faticoso, prima su erba e poi su pietroni nell’ultimissima parte, fino ad arrivare all’attacco, posto proprio all’estrema punta meridionale dello spigolo (ometto, 2h e 50' dalla partenza).

L1: Risalire la placca appena a sx dello spigolo, poi portarsi a dx sotto il filo di cresta per rampe fino a dove si restringe. Salire direttamente e poi a sx in un canale erboso (erba isiga scivolosa per un paio di metri), fino a delle roccette. Proseguire dritti per qualche metro, fin dove si sosta (50m, IV, III).
L2: Salire il diedrino a dx e poi tornare a sx su lame (passaggi delicati) fino ad arrivare ad un altro diedro fessurato, ben distinguibile per una grande lama staccata (ci si può proteggere con friend medio-grandi). Superare la lama fino a una cengia erbosa alla base di una bella placca. Proseguire a dx e salire un camino a lame, anche questo ben proteggibile (45m, IV, IV+, IV).
L3: Continuare a dx per un impegnativo diedro, fino a uscire su terreno più semplice. Proseguire poi per rocce rotte fin quando la cresta torna dritta e si può sostare nei pressi di un gendarme (50m, IV, III).
L4: Aggirarlo a sx e tornare di nuovo in cresta passando a dx di un canalino con roccette, fino ad arrivare alla base del gendarme giallastro di forma triangolare, decisamente verticale, ben visibile dalla sosta. Scavalcare lo spigolo salendo a dx (2 ch ravvicinati) e poi traversare diagonalmente sempre a dx. Superato un evidente intaglio, si sosta dopo pochi metri (50m, IV, III).
L5: Continuare per roccette su percorso un po’ più facile, soprattutto se ci si tiene a sx (al centro invece si risale un risalto fessurato) (50m, III, IV, III, II).
L6-L7: Salire senza particolari difficoltà per circa 100m (II, II+), fino alla croce di vetta (libro).

DISCESA: Scendere sulla dx (dir. E) rispetto alla percorso di salita, individuando ometti e bolli, con tracce di sentiero che più sotto diventano un po’ più evidenti. Si arriva così ad un’evidente sella da dove poi si continua sul sentierino ora più marcato. Su pietroni alternati a tratti erbosi (attenzione all’erba isiga scivolosa) si arriva di nuovo all’attacco della via (ca. 45’ dalla vetta). Da qui a ritroso per il percorso di salita fino a Carcoforo (2h e 30’ dalla vetta).
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Montagna poco frequentata posta sulla cresta che divide la Val d’Anzasca dalla Valsesia, ma in una valle molto bella e con splendidi panorami soprattutto sul Monte Rosa nella parte alta. La via lungo lo spigolo Sud, pur essendo tutta da ricercare, è sempre abbastanza logica, e offre un’arrampicata su ottimo granito (anche se a tratti un po’ sporco di licheni), tra placche, diedri e spigoli. Alcuni tratti su placca sprotetti e difficilmente proteggibili, si possono aggirare per caminetti o diedrini erbosi, ma sicuramente meno divertenti e poco “estetici”.

FOTO 1: Poco sopra le baite di Pian delle Ruse, si vede bene lo spigolo Sud: in rosso la salita, in verde la discesa dalla normale.
FOTO 2: A circa metà salita dello spigolo.
FOTO 3: Dalla cima, l'uscita della via.
Itinerario visto  47289 volte
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16/10/2021  -  Pizzo Tignaga, spigolo Sud, di Fedora