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Cima delle Dune, Via Marmotte in placca | |
Zona | Lombardia - Masino Disgrazia | |
Partenza | Albonico (loc. Il forno) (520m) | |
Quota attacco | 870 m | |
Quota arrivo | 1250 m | |
Dislivello | 600 m | |
Difficoltà | AD / 5c ( 5c obbl. ) | |
Esposizione | Sud-Est | |
Rifugio di appoggio | Nessuno | |
Attrezzatura consigliata | Nda, cordini per le soste (anche molto lunghi per le soste su pianta), friend medio-grossi | |
Orario indicativo | 4h la via, 1.30 la salita, 1.30 la discesa | |
Periodo consigliato | Autunno (o primavera) | |
Descrizione | AVVICINAMENTO
Da Albonico poco prima di entrare nel paese svoltare a sinistra in Via Peschiera e percorrerla per circa 1 Km. e mezzo. La via risale fino alla località "Il Forno" (segnalata sulle Cartine Kompass, ma non sul posto!). La strada alterna asfaltato a sterrato e sale con ma strettissimi tornanti (servirà fare manovra). Sulla sinistra incontrerete un vecchio cartello in legno e subito dopo sempre sulla sinistra un grande prato dove parcheggiare. ATTENZIONE: il fondo stradale è molto dissestato, sconsigliata la salita con auto basse. Dal parcheggio imboccare il sentiero sulla sinistra ben segnalato con bolli rossi. Dopo i primi tornanti si raggiunge un bivio. Svoltare a sinistra raggiungendo una baita diroccata e una cappella. Si prosegue dritti in direzione di una chiesetta. Prima di raggoungerla abbandonare il sentiero principale e puntare a destra oltrepassando una radura erbosa. Qui imboccare una ripida traccia che passa a fianco di un traliccio dell'alta tensione e sbuca, dopo aver attraversato uno spiazzo di felci in un'altra radura con un nucleo di case diroccate. Qui svoltare a destra attraversando una zona fangosa. Arriverete ad un'altra radura piena di felci, qui deviare a sinistra per il sentiero che passa accanto al traliccio più alto fino a incontrare due baite. Continuare a salire piegando a sinistra fino ad incontrare una baita diroccata con alle spalle un enorme masso. Proseguire quindi a sinistra (M verde e freccia sul muro della baita) e seguire un vago sentiero segnato da una serie di ometti che conduce direttamente al'attacco della via (ben visibili i primi due fix). DESCRIZIONE 1° tiro: dall'attacco salire per placche compatte e un po' sporche. 40 Mt., 5 fix, 4c. 2° tiro: spostarsi leggermente a sinistra con passo delicato e risalire in verticale la placca fino a raggiungere la sosta con difficoltà via via minori. È possibile dalla sosta proseguire fino agli alberi poco più sopra, dove far su le corde comodamente. 45 Mt., 5 fix, 5b. Trasferimento 1: salire a piedi seguendo un vago canale che piega leggermente a destra fino a raggiunge la placca sovrastante. La via riprende leggermente a destra 3° tiro: risalire la placca aggirando un piccolo strapiombino. 50 Mt., 3 fix, 3a. 4° tiro: Obliquare a sinistra puntando a delle grosse lame che accolgono bene i friend (ignorare lo sulla verticale della sosta) quindi salire in verticale (spit) per poi continuare a sinistra. Al termine del traverso salire verticalmente in placca. 45 Mt., 5 fix, 5a. 5° tiro: proseguire verticalmente per la placca. 50 Mt., 3 fix, 4a. Saltare la sosta e, per prato, puntare al grosso albero verso destra su cui attrezzare la sosta. Si è ora alla base di una placca con spit evidenti evitando così un trasferimento. 6° tiro: salire con movimento delicato la placca sfruttando gli appigli sulla sinistra. Proseguire poi fino a raggiungere la sosta oppure oltre e attrezzarne una su grossi massi 50 Mt, 4 fix, 4b. Trasferimento 2: proseguire a piedi per circa 2 minuti piegando a sinistra così da lasciarsi sulla destra delle piante fino a giungere alla base di un'altra placca. Gli spit non sono visibili ma all'attacco c'è un ometto. 7° tiro: affrontare verticalmente la placca appoggiata fino a giungere alla base di un tettino da aggirare a destra. Raggiungere un salto nero da superare sfruttando appigli a sinistra (oppure direttamente con difficoltà maggiori, passo di 5c). 45 Mt., 4 fix, 5b. 8° tiro: salire la placca che diviene pian piano più delicata tenendo la destra. Sfruttando poi delle lame si traversa a destra fino a rimontare un muretto che in breve porta alla sosta. 45 Mt., 6 fix, 5c. 9° tiro: proseguire per placca. Il percorso è comunque ben delineato dagli spit. 45 Mt., 3 fix, 4b. 10° tiro: proseguire per placca piegando leggermente a sinistra. 45 Mt., 2 fix, 3a. Si consiglia di concatenare con L11 andando in conserva. 11° tiro: proseguire per placca notevolmente più semplice (si riesce a camminare) fino alla sosta. 30 Mt., 1 fix, 2c. Si consiglia di proseguire fino a un boschetto dove attrezzare una comoda sosta su pianta Trasferimento 3: proseguire per sentiero per circa due minuti seguendo la traccia. Si giunge così alla base della placconata di sinistra (tenere come riferimento una fila di alberi). La via riprende all'estremità destra della parete, vicino all'imbocco di un canale erboso. 12° tiro: proseguire affrontando una placca molto compatta. L'attacco è semplice ma il percorso diviene via via più difficile fino a giungere al passaggio chiave della via che può essere superato stando sulla sinistra e sfruttando una piccola lama. Le dissicolta vanno poi calando. Sosta attrezzata a spit. 50 Mt., 5 fix, 5c. DISCESA 1- E' possibile scendere lungo la via effettuando delle doppie lungo tutte le placche risalite. Infatti ogni sosta è attrezzata con due fix e una piccola maglia per la calata. 2- Si può scendere tramite i canali erbosi che costeggiano le placche. Prestare molta attenzione al terreno perché non è molto compatto e a tratti l'erba risulta essere molto scivolosa, specialmente dopo delle giornate di pioggia. Dall'uscita della via imboccare il canale a sinistra (viso a monte) fino alla S6 (Trasferimento 2). Da qui scendere a destra viso a valle su felci e poi per canale fino alla sommità della prima placca. A questo punto è obbligatorio effettuare due doppie fino alla base |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Nonostante la via sia discontinua l'arrampicata è sempre divertente. Anche i tiri più facili richiedono attenzione vista la spittatura lunga (5 metri o più diciamo in stile mellico) e la scarsa priteggibilità. I passaggi chiave sono abbastanza obbligati e psicologici.
La roccia è ottima benché a tratti un po' sporca anche a causa dei pochi passaggi. Sicuramente il paesaggio merita, soprattutto nella stagione autunnale |
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Itinerario visto | 47324 volte | |
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