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   Cimon del Latemar, Ferrata dei Campanili
Zona  Trentino Alto Adige - Catinaccio Latemar
Partenza  Alpe Pampeago
Quota partenza  1750 m
Quota arrivo  2842 m
Dislivello  1100 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Rif. Torre di Pisa
Attrezzatura consigliata  Set da ferrata
Orario indicativo 3h attacco ferrata+1h e 30 ferrata
Periodo consigliato Giugno-Ottobre
Descrizione Dall’Alpe Pampeago seguire per un breve tratto la carrozzabile e poi deviare a sx su un sentiero che porta ad alcune baite, m. 2000 (fuori stagione si può arrivare fin qui in auto), poco prima del passo Pampeago. Seguendo le indicazioni per il Rif. Torre di Pisa, proseguire prima verso N e poi E, fino al Passo Feudo (2121 m). Risalire un costone erboso e, seguendo sempre il ben segnalato segnavia 516 che sale ora più ripidamente, arrivare ad un altro pianoro (barriere antivalanga, 2485 m). Piegare a dx e, su sentiero ora più sassoso e faticoso per la ripidezza, con diverse svolte giungere al rifugio (1h e 45 min. dal 2° parcheggio). Dal rifugio, seguendo le indicazioni per il Latemar, proseguire verso N e, dopo aver ammirato la “Torre di Pisa”, scendere per quasi 100 m. in una gola che nello splendido anfiteatro del Latemar. Percorrere lungamente in piano la conca e, ignorata la deviazione a sx per la Forcella dei Camosci, puntare alla Forcella dei Campanili (m. 2590), che si raggiunge con un ultimo strappo in circa 1h e 15 min. dal rifugio. Qui ha inizio la via ferrata.
Salire obliquamente verso dx su terreno friabile e traversare una placca verticale; proseguire su sentiero normale fino ad uno spiazzo erboso (m. 2680). Il tracciato segue esposte cenge naturali che passano poco sotto le vette delle torri e che viene interrotto da due marcate e vertiginose forcelle, da scendere e risalire con l’ausilio di funi. Superata la seconda forcella, si raggiunge il dosso sporgente del Cimon del Latemar; deviando a sx e seguendo degli ometti, su detriti e gradoni si raggiunge la vetta (m. 2842). Tornati al bivio, scendere leggermente verso E su pendio roccioso e cenge attrezzate, fino ad un impressionante salto. Una verticale ed esposta scala di ferro aiuta la discesa alla forcella chiusa tra pareti verticali; risalire dalla parte opposta sempre con l’aiuto di funi e, nuovamente in ripida discesa per un canalino raggiungere il Bivacco Mario Rigatti, alla Forcella Grande (m. 2620, 1h e 30 dalla F.lla dei Campanili).
DISCESA: Scendere lungo il versante S nel canalone detritico per circa 100 m., fino ad incontrare il segnavia 18 che, in dir. O, riporta al bivio sotto la F.lla dei Campanili (30 min.). Da qui percorrere a ritroso il tracciato fino al Rif. Torre di Pisa e quindi al Passo di Pampeago.
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento  Itinerario molto lungo ma spettacolare per l’ambiente in cui si svolge (solo l’avvicinamento alla ferrata richiede quasi 3 ore). La “ferrata dei Campanili”, di moderata difficoltà e a tratti molto esposta, è a sviluppo quasi orizzontale; il dislivello è praticamente nullo, anche se ci sono numerosi saliscendi, ma la lunghezza del percorso è notevole e occorre inoltre risalire 100 mt. per tornare al Rif. Torre di Pisa. In piena estate è utile avere con sé una buona scorta da bere, in quanto il tracciato è interamente esposto a sud e non c'è acqua.
FOTO 1: La "Torre di Pisa", visibile poco sopra il rifugio.
FOTO 2: Verso la Forcella dei Campanili, in un ambiente spettacolare.
FOTO 3: Uno dei diversi attraversamenti di gole vertiginose.
Itinerario visto  4869 volte
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