Descrizione |
Da Barzio seguire a strada sterrata che, in circa 2h, conduce ai Piani di Bobbio, all’arrivo della funivia (ovviamente si può anche usufruire dell’impianto) e proseguire seguendo le indicazioni per il rif. Lecco (mt. 1777). Da qui seguire l’evidente e largo sentiero che si inoltra nel Vallone dei Camosci, fino a superare la stazione di arrivo di una seggiovia. Seguire sulla sinistra un sentierino e, dopo circa 20’, deviare a dx , traversando la cengia sud dello Zucco Barbisino, arrivando così all’inizio del canalino (attrezzato con catene), che porta all’intaglio dove inizia la ferrata vera e propria (bollo giallo). Spostarsi verso sx e risalire un’esposta paretina quasi verticale. Poco oltre questo tratto, raggiungere una fessura arrampicabile senza grosse difficoltà (max II) e, per roccette più semplici anche se piuttosto esposte, arrivare ad un tratto di cresta erbosa. Superata la pianeggiante cresta, raggiungere un intaglio da scendere (II°) e poi risalire un’altra fessura che porta su un torrione molto panoramico. Scendere poi per circa 50mt. ad un profondo intaglio, tramite uno stretto camino; portarsi sul suo margine dx e, disarrampicando, arrivare al fondo dell’intaglio. Risalire un paio di metri e traversare verso dx (tratto molto esposto), raggiungendo una scala metallica. Al termine della scala, traversare risalendo un’esposta cengia che, poco dopo, porta alla base dell’ultimo canalino. Una fessura piuttosto impegnativa (III°) e poi una più semplice paretina portano alla fine della ferrata, sulla cresta S, dove proseguendo per pochi metri verso sx, su sentierino si perviene la cima del Dente dei Campelli, dove è posta una croce e una tavola delle cime circostanti.
DISCESA: Per tornare più rapidamente al rifugio, conviene percorrere il Canalone dei Camosci: scendere ad un intaglio attrezzato (catena) e risalire quindi in cresta. Percorrere l’evidente sentiero in cresta che in pochi minuti porta a un ripetitore. Proseguire in direzione della successiva anticima, il Cristo delle Vette, e prima di arrivarci, scendere verso dx per un canale franoso (molta attenzione, blocchi instabili). Dopo circa 20’ il canalone diventa più ghiaioso e permette di arrivare in fondo più semplicemente. Quindi, per sentiero quasi pianeggiante, tornare al rif. Lecco. |