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   Torrione di San Giacomo, cresta Nord-Ovest (traversata dalla cima di Valpianella)
Zona  Lombardia - Orobie
Partenza  Cusio
Quota partenza  1450 m
Quota arrivo  2256 m
Dislivello  806 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Benigni
Attrezzatura consigliata  da escursioni
Orario indicativo ore 05.30 A/R
Periodo consigliato da Giugno a innevamento
Descrizione Da Cusio(Bg, alta val Brembana), proseguire su strada asfaltata seguendo le indicazioni per i piani dell’ Avaro, fino a quando, presso un tornante della strada(detta “curva degli Scioc”) si nota un cartello indicante “rifugio Benigni”; si parcheggia e si inizia salendo una scalinata che conduce nel bosco e continuando su un sentierino(n°108) per bellissime praterie e pietraie, si arriva, dopo aver risalito un canalino non difficile, al piccolo rifugio Benigni, arroccato dinnanzi alle ardite vette della val Màsino e della val Malenco(rif. Benigni, mt 2222; 2.00h dalla partenza).
Dal rifugio seguire i numerosi omini e le tracce di passaggio che conducono, con lieve salita, ad una spalla rocciosa dominante ilo rifugio e il lago di Piazzotti.
Si continua lungo la traccia che ora “impenna” molto di più, e si arriva, dopo poco, sul dolce crinale finale che porta alla piccola e panoramica vetta(00.30min.dal rifugio.Cima di Valpianella, mt 2349; croce in ferro).
Dalla cima scendere dal versante opposto sino alla bocchetta di Valpianella. Risalire la costola di rocce ed erba, facilmente, sino a raggiungere la vetta della Quota 2290, dove inizia la cresta vera e propria; si discende per un buon tratto tra roccette e erba, sempre in esposizione costante, fino a raggiungere un breve intaglio. Si risale dal versante opposto e si giunge, sempre in forte esposizione, presso uno strettissimo intaglio (impossibile toccarlo con lo zaino in spalla. Il successivo prominente dente roccioso va aggirato sulla destra con un traverso su erba, ripida ed esposta, sino a tornare in cresta dopo di esso. In alternativa è possibile oltrepassare il dente direttamente, con una spaccata un po' atletica per passare l'intaglio sotostante(II° esposto). Si continua comunquo sul filo di cresta fino a raggiungere, a pochi metri dalla cima, un ultimo saltello con annessa placca spiovente verso destra (II° molto esposto), di arrampicata facile ma davvero senza possibilità d'errore, essendo esposta sul sottostante dirupato canalone. Oltre la paretina, in pochi metri di roccette, si è in vetta (Torrione di San Giacomo, omino). La discesa avviene per il versante opposto, SudEst, fatto di gradoni semplici (max I°). Raggiunta l'ampia sella di San Giacomo (possibile breve risalita al prospiciente pizzo di Giacomo), si prende a sinistra un lungo è dirupato canalone di erba e rododendri, che riporta (attenzione al terreno ripido) al pianoro sotto il passo di Salmurano, da cui, per il sentiero di salita, a Cusio.
Valutazione itinerario  Buono
Commento  Bella gita ad una vetta poco conosciuta ma interessante.

1)il percorso di cresta, tratteggiate le parte che si effettuano sull'opposto versante.

2) il Torrione di San Giacomo dal pizzo omonimo
Itinerario visto  4794 volte
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