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Bristen, dalla Maderanertal, per il vallone N e la cresta NE | |
Zona | Svizzera - Uri | |
Partenza | Bristen (800 m) | |
Quota arrivo | 3073 m | |
Dislivello | 2300 m | |
Difficoltà | OSA | |
Esposizione in salita | Nord | |
Esposizione in discesa | Nord | |
Orario indicativo | 6-7h | |
Periodo consigliato | Febbraio-Aprile | |
Descrizione | Superato il paese di Bristen, traversare il torrente su un ponticello, in località Cholplatz, e percorrere una stradina fino alla partenza di una piccola funivia privata. Salire a Breitlaui e poi seguire il sentiero verso W, in piano. Superata un’abitazione, con dir. SW entrare nel bosco. Con percorso in mezza costa e nella medesima direzione, sempre su sentiero superare alcuni paravalanghe fino a Bristenstafeli (1519 m). Si è ora su spazi aperti e si intravede già parte dell’itinerario da percorrere. Passate le baite, con dir. SE risalire un ripido dosso in bosco rado fino a Blacki. Lasciando a sx questa località, salire lungo i pendii ad W di Alt Stafel. Arrivati ad un pianoro, senza raggiungere il Bristensee (2097 m), puntare verso l’evidente ripido vallone settentrionale del Bristen (dir. S). Il percorso è ora abbastanza logico; proseguire quindi superando un primo pendio seguito da un secondo che si fa via via più ripido, fino a circa q. 2650m. Da qui è più conveniente proseguire a piedi (45° o poco più), con possibilità di incontrare qualche roccia in caso di scarso innevamento. Nel finale si devia a sx e si esce così sulla cresta NE della montagna, che si raggiunge a q. 2800m. Seguirne il filo, a tratti molto aereo ed esposto, con tratti sui 40° o più, alternati ad altri quasi pianeggianti. A circa metà cresta si scavalca un gendarme, seguito da una decina di metri in discesa e da un ripido tratto che può essere delicato con poca neve. Poi seguire sempre la cresta nevosa fino in vetta (la sola cresta, se in buone condizioni, richiede circa 45 minuti).
DISCESA: Per l’it. di salita. Variante (S5): E’ anche possibile portare gli sci fino al gendarme a circa metà cresta. Al ritorno dalla vetta, partire da qui sci ai piedi e scendere sul versante opposto (SW, ripido), tenendo sempre la dx. Ci sono diversi tratti ripidi ed esposti, occorrono condizioni assolutamente sicure. In pratica si scende lungo la cresta opposta (cresta W), tenendosi più bassi della stessa, e rientrando poi a circa q. 2800m sul vallone di salita, compiendo un ripido ed esposto breve traverso (45-50°, vedi foto 1). Da qui si scende nel vallone fino ad incrociare il percorso di salita. |
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Valutazione itinerario | Eccezionale | |
Commento | Itinerario eccezionale, panoramico, lungo e impegnativo. orologio sportivo Un’imponente montagna che si erge imponente in mezzo alla valle, all’apparenza inaccessibile con gli sci, ma che invece offre una scialpinistica completa e di grande impegno fisico e tecnico. Necessita di condizioni molto sicure e, pur essendo fattibile anche in pieno inverno (ma la stagione ideale è l’inizio della primavera), non è facile trovarla in buone condizioni. La cresta finale è piuttosto aerea ed esposta in diversi tratti, e ovviamente, anche in questo tratto, occorrono condizioni molto buone (sconsigliata in caso di vento!).
FOTO 1: Il vallone finale. In rosso la salita che porta in cresta (dall'uscita si prosegue a dx lungo la cresta NE. La vetta non si vede perché rimane dietro la punta rocciosa); in giallo la possibile discesa descritta nell'itinerario di discesa. FOTO 2: Da poco sotto la vetta, vista sulla cresta NE. Al termine della traccia rossa, si scende a sx dal ripido pendio che si è percorso a piedi all'andata. FOTO 3: Discesa nel vallone. |
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Itinerario visto | 22096 volte | |
Immagini | |
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