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Monte Forcellino, dal versante SW | |
Zona | Lombardia - Alpi Retiche | ||
Partenza | Niblogo (1600 m) | ||
Quota arrivo | 2842 m | ||
Dislivello | 1240 m | ||
Difficoltà | MS+ | ||
Esposizione in salita | Sud-Ovest | ||
Esposizione in discesa | Sud-Ovest | ||
Orario indicativo | 3h e 30' | ||
Periodo consigliato | Gennaio-Marzo | ||
Descrizione | Da Niblogo, piccola frazione sopra S. Nicolò, proseguire lungo la stradina in piano fino al ponte Tre Croci. Deviare quindi a destra e proseguire fino a Pradaccio e successivamente alla baite di Cavallaro (2168 m). Seguire sempre la stradina fino all’uscita dal bosco. Ora su pendii ampi e soleggiati, seguire la lunga dorsale sud-ovest della Val Cavallaro, senza percorso obbligato e sempre con dir. nord-est, che porta direttamente in vetta.
DISCESA: Per l’it. di salita. Con buon innevamento, si può partire anche da S. Antonio (1360 m): risalire lungo i prati soprastanti la chiesetta di San Gottardo. Proseguire poi per bosco alternato a radure più ampie, superando le baite di Gian Longo, di Prato San Nicolò e infine le Baite Cavallaro. Poi come l’itinerario descritto sopra. Sviluppo da Niblogo: 13km A/R. |
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Valutazione itinerario | Buono | ||
Commento | Gita semplice e molto frequentata, generalmente sicura anche dopo abbondanti nevicate. Se si parte da Niblogo, la stradina da percorrere è piuttosto lunga e a tratti pianeggiante, fino al termine del bosco (parte di scarso interesse sciistico), consigliata quando c’è poca neve da S. Antonio. I pendii della parte alta, invece, sono splendidi, ampi e soleggiati, ideali per lo sci. Dalla vetta splendido colpo d’occhio su Monte Zebrù, Gran Zebrù e Cevedale.
FOTO 1: Verso la vetta, con il Monte Zebrù (a sx) e il Gran Zebrù sullo sfondo. FOTO 2: Pendii della parte alta. FOTO 3: Tratto centrale della discesa. |
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Itinerario visto | 22097 volte | ||
Immagini | |
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