Descrizione |
Dall'ospizio del Sempione salire in dir. E puntando ad un traliccio. Piegare poi leggermente a destra, verso la cresta NW dell'Hubschhorn (grosso masso squadrato). Superare la cresta e, perdendo qualche metro in discesa, passare sotto i ripidi pendii dell’Hubschhorn (attenzione a possibili slavine). Traversare il canale verso sx e risalire ora i pendii sempre sostenuti in dir. S, fino a circa q. 2650 m. Fin qui l’it. è in comune con il percorso che sale al colle del Breithorn. Piegare ora leggermente a sx, puntando alla base del versante Nord della fascia rocciosa che si ha di fronte e, poco prima di raggiungerla, deviare a sx. Senza percorso obbligato, risalire il Chaltwassergletscher con dir. E, su ampii pendii e dossi, talvolta sostenuti, fino a raggiungere la terminale. Proseguire ancora per un breve tratto portandosi così alla base della paretina N, proprio sotto l’evidente colletto della cresta W del Monte Leone (quotato m 3403). Ora, con piccozza (meglio due) e ramponi, puntare al colletto (sud), superando subito con attenzione la terminale. Si risale la paretina su pendenze tra i 45 e i 50° (150 m di dislivello), fino al suo termine. Seguire ora a sx la cresta W del M. Leone (NB.: In alternativa, per evitarla, si può proseguire diagonalmente in leggera discesa verso SE per raggiungere la base della più facile cresta S, che si segue fino in vetta). La cresta W è piuttosto aerea ed esposta in diversi punti, con brevi tratti nevosi molto ripidi e tratti di roccette. L’ultimissima parte è più facile e nevosa, fino alla panoramica vetta.
DISCESA: A) Scendere dalla cresta normale (Sud) sempre con gli sci nello zaino (primi 30m un po’ ripidi ed esposti, poi più facile, PD+). Rimessi gli sci e sempre con le pelli, attraversare in piano fino al Breithornpass (m3355). Da qui scendere lungo gli splendidi pendii dell’Homattugletscher, seguendo l’itinerario normale del Breithorn, passando poi quindi sotto i pendii dell’Hubschorn e tornando poi all’Ospizio del Sempione. B) Si può ridiscendere la paretina N fatta in salita. In questo caso, anziché ripercorrere la più difficile cresta W, una volta scesi dalla cresta S, risalire diagonalmente fino al colletto, m 3403 e da qui scendere dalla paretina, ovviamente se in ottime condizioni (OSA+, 50°). C) Da poco sotto la vetta lungo la cresta W, si può anche scendere dalla ripida ed esposta parete N (45-50° per 250 m di dislivello), ma sarebbe opportuno averla percorsa anche in salita per valutarne le condizioni. In questo caso, se la si vuole percorrere anche in salita, occorre proseguire per circa 10’ oltre l’attacco della paretina N, e risalirla interamente con due piccozze e ramponi fin poco prima della vetta, uscendo lungo la cresta W. |