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Punta dei Camosci, per il canale E e il Ghiacciaio di Ban | ![]() |
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Zona | Piemonte - Alpi Lepontine | |
Partenza | Riale (Val Formazza) (1700 m) | |
Quota arrivo | 2928 m | |
Dislivello | 1230 m | |
Difficoltà | BSA+ | |
Esposizione in salita | Nord-Est | |
Esposizione in discesa | Nord-Est | |
Orario indicativo | 3h e 30' | |
Periodo consigliato | Febbraio-Aprile | |
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Descrizione | Ci sono 2 possibilità per arrivare alla base dei pendii che portano all’attacco del ripido canale:
A) Da La Frua: Appena oltre la cascata del Toce (ampio parcheggio a dx) procedere in piano in dir. NW e salire un ripido pendio con rara vegetazione fino ad un successivo breve pianoro (m 1900). Superare una croce in cemento e, aggirato un dosso verso sx, risalire un breve ma ripido tratto che porta sulla stradina proveniente da Morasco. Proseguire a sx (SW) e percorrere gli ampi pendii che successivamente, tenendo leggermente la dx, portano ad una valletta. Seguirla con percorso abbastanza logico fino alla quota 2365m. Togliere le pelli e scendere su pendii molto dolci piegando progressivamente a dx verso il Vallone di Nefelgiù, puntando alla base dei pendii che portano poi all’attacco del canale (N.B.: Se si sceglie questo percorso, occorre aggiungere 200m in più al dislivello). B) Da Riale, seguire il sentiero (d’inverno innevato) alle spalle del parcheggio e punta in direzione SW salendo dei pendii. Superato il primo dosso, spostarsi sul lato lago di Morasco (traverso delicato se con neve gelata), poi per ripido ed esposto pendio sul lato del lago. Terminato il traverso, si entra nel vallone del Nefelgiù, che si segue lungamente quasi in piano verso SW. Superata l’Alpe Nefelgiù (2050m) si prosegue sempre su poca pendenza, puntando all’evidente ripido canale che scende dal ghiacciaio di Ban. Si sale fin dove possibile sci ai piedi, solitamente fino a q. 2200m; il canale poi si fa subito ripido e stretto (solitamente si sale con i ramponi), fino ad uscire poco dopo su pendii più aperti. Il secondo tratto del canale, se in buone condizioni, si può salire sci ai piedi, e diventa un po’ più ripido e stretto nel finale. Si prosegue su ampi pendii uscendo nella conca del ghiacciaio di Ban. Mantenedosi sulla sx della conca, si supera un tratto più ripido preferibilmente aggirandolo sulla dx, fino alla porta del ghiacciaio di Bann. Da qui, seguire a sx la dorsale che porta in vetta, solitamente con sci per un breve tratto e infine a piedi. DISCESA: Per uno dei 2 itinerari di salita. Se si scende dal vallone di Nefelgiù, la sciata perde di qualità, essendo su pendenze molto dolci; poi segue il traverso anch’esso poco sciabile. La soluzione più remunerativa sciisticamente, è quella, dopo aver sceso il canale, di ripellare per 150-200m seguendo a ritroso l’it. A). |
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Valutazione itinerario | Eccezionale | |
Commento | Itinerario selvaggio e molto suggestivo che, uscito dal frequentato percorso che porta ai Corni di Nefelgiù, si fa più avventuroso, prima risalendo il ripido canale (che può essere più o meno impegnativo a seconda delle condizioni) e poi più selvaggio e solitario verso il ghiacciaio (quello che resta…) di Ban. Va assolutamente percorso quando i pendii soprastanti il canale hanno già scaricato, anche se le eventuali slavine nel canale stesso ne compromettono poi la sciabilità.
A stagione avanzata, itinerario da affrontare partendo molto presto, vista l'esposizione prevalentemente E-NE. FOTO 1: Dal Vallone di Nefelgiù, il ripido e stretto canale da percorrere, fino ai pendii che portano sul ghiacciaio di Ban. FOTO 2: Verso la Porta del Ghiacciaio di Ban e, a sx, la Punta dei Camosci. FOTO 3: In discesa dal ghiacciaio, con dietro la Punta del Ghiacciaio di Ban. |
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Itinerario visto | 624 volte | |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
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Report collegati |
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