Descrizione |
Da Agneda (o da Vedello, m 1000, se la strada è già innevata) seguire la strada che conduce alla diga di Scais (m 1494) e poi attraversare il ponte a sx (indicaz. rif. Mambretti). Seguire quindi il sentiero estivo che porta prima alle Case di Scais (m 1547) e poi alla baita Caronno (m 1612). Proseguire fino al termine del pianoro (dir. SE) e poi risalire la valletta che si ha di fronte e successivamente il dosso più a dx per bosco rado, che porta direttamente al rif. Mambretti (m 2003). In dir. N (sx) salire sul dossone soprastante il rifugio e, dopo circa 200 m di dislivello, piegare verso E e poi NE passando a dx della quota 2368m. Di nuovo con dir. E proseguire fino ad arrivare ad un pianoro che si trova alla base dei pendii meridionali del Pizzo Biorco (ca. m 2580) e, dopo una leggera discesa, salire lungo ripidi pendii tenendo preferibilmente la sx. A q. 2750 m, dopo una diagonale verso dx, raggiungere un altro pendio piuttosto sostenuto da risalire fino ad una selletta (se le condizioni lo permettono, è consigliabile raggiungere quella di sx proprio alla base delle rocce, così da evitare un breve tratto di sci in spalla qualora invece si raggiungesse la selletta più a dx). Qui si lasciano gli sci. Aggirare le rocce verso dx e risalire un ripido canalino. Traversare poi di nuovo a dx su una specie di cengia, arrivando così al tratto chiave: un breve traverso di 4m piuttosto esposto (utile uno spezzone di corda). Superato questo passaggio, senza ulteriori difficoltà si raggiungere in breve la vetta.
DISCESA: per l’it. di salita. Al dosso soprastante il rifugio, a ca. q. 2200 m, alcune varianti permettono di scendere alle baite Caronno senza ripassare dal rif. Mambretti. Una di queste scende in dir. N verso l’Alpe di Rodes e quindi alle baite Caronno. Occorre però una buona conoscenza della zona. |