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Zucco Pesciola, Via Bramani/Fasana+Cresta Ongania | ![]() |
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Zona | Lombardia - Orobie | |
Partenza | Valtorta - Loc. Ceresola (Valle Brembana) (1340m) | |
Quota attacco | 1950 m | |
Quota arrivo | 2092 m | |
Dislivello | 150 m | |
Difficoltà | AD+ / IV+ ( IV+ obbl. ) | |
Esposizione | Nord | |
Rifugio di appoggio | Rif. Lecco | |
Attrezzatura consigliata | Corda 50m, 7 rinvii, cordini per collegare le soste | |
Orario indicativo | 1h e 30' all'attacco; 2h e 30' la via | |
Periodo consigliato | Tarda primavera-Estate-Inizio autunno | |
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Descrizione | Dal parcheggio degli impianti di risalita seguire la strada inizialmente asfaltata e poi sterrata verso il rif. Lecco (a circa metà salita si può anche tagliare più dritti per le piste da sci). Dal rifugio, immettersi nel Vallone dei Camosci mantenendosi sul sentiero più basso. Proseguire per circa 10min fino a dei grossi massi al centro del vallone. La via Bramani-Fasana, guardando la montagna a dx, risale il terzo torrione da dx. Salire quindi a dx su prati e poi su terreno ghiaioso sempre più ripido, fino alla base del pilastro. Prendere come riferimento una specie di piccola grotta: la via attacca al di là del costone roccioso a sx della stessa, con un evidente fessura-diedro che sale da sx a dx (scritta nera “Fasana” sulla placca alla base). A sx del pilastro di attacco, parte lo “Spigolo dei Bergamaschi”.
L1: Risalire la placca verticalmente, agevolati da diverse fessure. Dopo circa 20m si incontra una sosta; si può proseguire per altri 20m fino alla successiva, seguendo sempre la linea del diedro, fino alla sosta su 2 fittoni (40m, IV-/IV, 2ch, 7 fittoni). L2: Tiro simile al precedente, salendo quindi verticalmente sulla placca, fino a un terrazzino. Quindi spostarsi leggermente a sx risalendo poi un canalino, fino alla sosta su 2 fittoni (20m, III, IV-, 3 fittoni). L3: Risalire il diedro a sx, poi proseguire nel canale su rocce articolate. Quindi spostarsi a dx sullo spigolo, dove la roccia è molto più solida, fino alla sosta su 2 fittoni (30m, IV, III+, 3 fittoni, 1 ch). L4: Proseguire per un canale-camino fino ad uscire in cresta, dove si sosta su 2 fittoni. (30m, IV/IV+, 3 fittoni). Da qui si continua lungo la cresta Ongania o per tracce di sentiero fino a un intaglio, oppure, dalla sosta ci si sposta di un paio di metri a dx e si può risalire la brevissima paretina di V- (tiro molto bello su placca, roccia ottima, 10m, sosta appena a sx in cima alla stessa). Poi procedere fino al suddetto intaglio. Scendere 2 metri e traversare con passo delicato (possibilità di fare sicura ad una sosta sulla roccia pochi metri più avanti); quindi su sentiero verso dx, per circa 50m, salendo poi su detriti fino alla base di un evidente camino (fittoni resinati ben visibili). (NB: per evitare le successive ultime 2 lunghezze di IV+ e III, si può proseguire ancora verso dx fino alla ferrata sulla cresta che porta in vetta). L5: risalire il camino, primi metri in opposizione (possibilità che sia bagnato in giornate umide o dopo piogge), abbastanza impegnativo nella prima parte; anche nel finale l’uscita è delicata per la presenza di erba, terriccio e qualche sasso mobile, fino alla sosta sulla parete rocciosa di fronte (2 fittoni con catena). (25m, IV+). L6: Continuare nel diedro soprastante, su roccia molto buona e appigliata, fino all’uscita dove si trova la sosta su catena (25m, III+). Ultimi metri su facile traccia di sentiero e facili roccette, fino alla Madonnina di vetta (I). DISCESA: Dalla cima scendere brevemente sul sentiero fino ad una bocchetta. Scendere quindi a sx per il ripido canalone detritico (in tarda primavera si può trovare ancora neve). Al termine del tratto più ripido, un sentiero più comodo riporta al tratto fatto all’andata per raggiungere l’attacco; quindi al rif. Lecco e al parcheggio (1h e 30’ dalla cima). |
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Valutazione itinerario | Buono | |
Commento | Bella via abbastanza logica, su roccia da buona a ottima, a parte qualche tratto detritico su qualche cengia. E’ ben attrezzata a fittoni resinati (presente anche qualche chiodo vecchio), anche sulle soste (quasi sempre da collegare). L'esposizione è in pieno nord, quindi il sole non si vede praticamente quasi mai, salvo in piena estate. Fino a tarda primavera, quindi, è possibile trovare neve sia all'attacco che lungo alcuni punti della via.
Sconsigliata la discesa in corda doppia per via di molti tratti detritici. FOTO 1: La via Bramani/Fasana. FOTO 2: L4. FOTO 3: L6. |
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Itinerario visto | 48846 volte | |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
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