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claus_
Registrato: 12/02/07 21:39 Messaggi: 2200 Residenza: Kajaani
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 10:37 am Oggetto: un venerdì oltre la porta |
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l'intenzione era di scrivere un racconto all'altezza dell'intensa esperienza vissuta, ma la voglia non m'accompagna.
poi però mi imbatto in queste righe
giudirel ha scritto: | quando vedo foto simili.
penso che dovrebbero mettere il numero chiuso...
Sfiga vuole che in questo continente e molto di più in questo pezzetto di alpi stretto fra l'operosa e sovrappopolata padania e l'atrettanto popolosa transalpina landa degli zucchini si sia veramente in troppi. |
trattando il mio post dello stesso summenzionato pezzetto di Alpi qualcosa non mi torna
e poi...perchè mai dovrebbero mettere il numero chiuso? così mi toccherebbe alzarmi presto la mattina...no non se ne parla nemmeno!
abbiamo la grande opportunità di poter ancora scegliere,anche qua, tra il piano padano e quello svizzero. Se vuoi andare in mezzo alla gente ti scegli una classica frequentata, se vuoi stare da solo a trastullarti coi tuoi pensieri ti fai una bella traversata dell'Inculoailupistock o un giro ad anello sul Poncione di SonbelloSonbravo.
personalmente mi piace la varietà. Una bella domenica al sole, in un bel posto, con una ventina di altri come me in giro non mi dispiace per nulla anzi... Come non m'è dispiaciuta la solitudine assoluta del venerdì...che poi doveva essere il solo oggetto di questo post.
-fine della parentesi-
Mi limito a stuzzicare chi fosse interessato a raccoglierne l'input, sulle possibilità di avventura che questo selvaggio lembo di alpi, a cavallo tra ticino e ossola, offre al viandante
questo venerdì (anticipo le keywords: fanculo, infrasettimanale, nonhofattonemmenounafoto) sono stato a curiosare un itinerio in sci, sul fondo di una remota valle ticinese. Anzi, per l'esattezza, la testata della valle in questione è politicamente in territorio ossolano.
Erano un po' di anni che ci pensavo e l'opportunità è capitata bene. Ci sono andato da solo. Non disdegno girar da solo e per l'occasione ero già preparato ad un certo grado di isolamento e solitudine, non proprio comuni.
Ripetutamente ho avuto avuto la netta sensazione di lasciarmi alle spalle delle porte per entrare in mondi diversi e lontani. Capita già in auto, abbandonando l'ampio solco vallivo del torrente Maggia.Poi di nuovo,quando finisce la strada e abbandoni l'auto in un paese silenzioso,abitato da poche persone silenziose ed invisibili.
Ti accoglie un fitto e irto bosco, costellato di trappole di ghiaccio e roccia, zona rognosa, senza dubbio dominio di charlie.
Finito il bosco c'è un interminabile fondovalle senza niente. Niente baite, niente ruderi, niente animali. Niente. Solo resti di grandi valanghe, neve e ghiaccio. Il cielo è plumbeo, le cime occultate alla vista e la neve che cade cancella in fretta la traccia. Meglio catturare ogni dettaglio. Non nascondo una certa angoscia nell'attraversare solitario questi luoghi, complice anche il maltempo.
Dopo diversi kilometri di saliscendi la valle finisce, muore contro un'alta bastionata di roccia rossastra ritmata da colate azzurre.
E la via per salire alla mia montagna dove cazzo è? Eccola, appare solo quando ci sbatti il naso contro. Una linea retta e ripida di neve chiusa a destra e sinistra da un tetro e alto sipario, nemmeno a dirlo, rosso e azzurro. Il canale è svalangato, c'è da superare il fronte della valanga e poi l'unica cosa da fare è salire nella rigola centrale, che sarà poi anche il solo modo per scedere con gli sci. Meglio muoversi cauti, se ti fai male qui, da solo, è meglio che ti organizzi con gli arti rimanenti per strisciare fino a valle, e in fretta.
Insomma, per chiudere brevemente, la gita è andata come doveva andare.
Sono tornato a casa con la conoscenza di un livello nuovo e superiore di isolamento e solitudine, a tratti opprimente e angosciante, che non mi aspettavo di trovare praticamente dietro l'angolo dei soliti posti e delle solite gite. |
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nano
Registrato: 29/06/08 12:20 Messaggi: 501 Residenza: triangolo lariano
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 1:29 pm Oggetto: |
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Ciao!
Mi riconosco in questo tuo racconto. Cercare cose fuori dalla normalità è un pò il mio sogno.
Se fai delle infrasettimanali di scoperta fammi un fischio.
Ciao Giuliano |
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claus_
Registrato: 12/02/07 21:39 Messaggi: 2200 Residenza: Kajaani
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 5:26 pm Oggetto: |
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nano ha scritto: |
Mi riconosco in questo tuo racconto. Cercare cose fuori dalla normalità è un pò il mio sogno.
Se fai delle infrasettimanali di scoperta fammi un fischio.
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con piacere
ciao
claus_ |
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giudirel
Registrato: 23/06/10 19:42 Messaggi: 319
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 5:31 pm Oggetto: Re: un venerdì oltre la porta |
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claus_ ha scritto: | qualcosa non mi torna : |
In che senso? |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 7:01 pm Oggetto: |
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Piacevole leggere, ma io voglio le fotine
@nano: certo che trovare la solitudine in 2 non è facile .... per dire  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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Wallygator®
Registrato: 17/01/11 12:43 Messaggi: 178 Residenza: Crema
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 7:33 pm Oggetto: |
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leo ha scritto: | Piacevole leggere, ma io voglio le fotine
@nano: certo che trovare la solitudine in 2 non è facile .... per dire  |
Basta che vadano in direzioni opposte....  _________________ Gli dei rendono ciechi coloro che vogliono perdere. |
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nano
Registrato: 29/06/08 12:20 Messaggi: 501 Residenza: triangolo lariano
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 9:01 pm Oggetto: |
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Si! Si può andare in direzioni opposte, anche se penso che Claus ( Come spesso capita a me) Quando varca certi limiti e si trova in totale solitudine pensa che in due forse è più prudente.
Poi! non capita niente, ma se ti rompi una gamba e il cellulare non prende sono "cavoli"
Ciao Giuliano |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 9:44 pm Oggetto: |
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Scialpinismo solitario su itinerari ignoti ? Parliamone...
La descrizione dell'ambiente opprimente mi ricorda alcuni tentativi in eta` ancestrale. _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog |
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gizzo
Registrato: 21/04/09 07:28 Messaggi: 209 Residenza: INTROD AO
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 10:03 pm Oggetto: |
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LorenzOrobico ha scritto: | Scialpinismo solitario su itinerari ignoti ? Parliamone...
La descrizione dell'ambiente opprimente mi ricorda alcuni tentativi in eta` ancestrale. |
Non mi sembra così strano parlare di scialpinismo solitario , sabato dalle 8.45 alle 13.30 ho trovato, stupendomi, una sola persona.
Il sabato prima invece , e li avrei scommesso , dalle 8.30 alle 15.00 nessuno !!!
Forse scelgo gite del c..a !
Salut
Andrea |
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Kliff 62
Registrato: 26/04/08 18:34 Messaggi: 646 Residenza: Valle Seriana
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Inviato: Mar Feb 01, 2011 11:22 pm Oggetto: |
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gizzo ha scritto: |
Forse scelgo gite del c..a !
| Forse un pò meno belle ma da li ad essere del c...o ne passa parecchio.
Le mie preferite....  _________________ Tante cose buone a TUTTI |
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claus_
Registrato: 12/02/07 21:39 Messaggi: 2200 Residenza: Kajaani
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Inviato: Mer Feb 02, 2011 10:53 am Oggetto: |
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nano ha scritto: | Si! Si può andare in direzioni opposte, anche se penso che Claus ( Come spesso capita a me) Quando varca certi limiti e si trova in totale solitudine pensa che in due forse è più prudente.
Poi! non capita niente, ma se ti rompi una gamba e il cellulare non prende sono "cavoli"
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esatto
la ricerca di itinerari remoti non è sinonimo di misantropia, anzi...
la condivisione può esaltare le esperienze
di venerdì magari capita spesso di andar da soli
i rischi dell'isolamento, soprattutto se si è soli, ci sono ed è meglio averli ben presenti muovendosi col cervello. Ma sono anche il sale di queste esperienze. Il vero vuoto attorno, non vedere paesi e fondivalle, impianti, rifugi, tracce, persone, reti telefoniche, ti da la sensazione di essere veramente immerso in quell'ambiente.
Non è solo un fatto tecnico ma anche psicologico, nel senso che fare una gita, seppur difficile, in cui vedi qua e la delle tracce, un paese in fondovalle, una strada in lontananza o sapere che il telefonino prende, in qualche modo ti rende più tranquillo, ma anche meno partecipe dell'ambiente che attraversi e mai completamente separato dall'ambiente abitato che hai lasciato al mattino |
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giudirel
Registrato: 23/06/10 19:42 Messaggi: 319
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Inviato: Mer Feb 02, 2011 11:20 am Oggetto: |
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claus_ ha scritto: | i rischi dell'isolamento, soprattutto se si è soli, ci sono ed è meglio averli ben presenti muovendosi col cervello. Ma sono anche il sale di queste esperienze. Il vero vuoto attorno, non vedere paesi e fondivalle, impianti, rifugi, tracce, persone, reti telefoniche, ti da la sensazione di essere veramente immerso in quell'ambiente.
Non è solo un fatto tecnico ma anche psicologico, nel senso che fare una gita, seppur difficile, in cui vedi qua e la delle tracce, un paese in fondovalle, una strada in lontananza o sapere che il telefonino prende, in qualche modo ti rende più tranquillo, ma anche meno partecipe dell'ambiente che attraversi e mai completamente separato dall'ambiente abitato che hai lasciato al mattino |
Q8.
Ho avuto periodi in cui la mia situazione psicologica mi portava a preferire di essere comunque da solo... gran parte della stagione sci alpinistica scorsa ad esempio.
Tanto che qualcuno qui mi ha sgridato per aver fatto qualche azzardo.
Quando sei solo davvero e non puoi esorcizzare la potenza e la estraneità (non voglio dire ostilità perchè sarebbe antropomorfizzare) dell'ambiente intorno a te, tutto diventa più intenso e potente.
A volte è un rischio che vale la pena correre! |
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