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slisser
Registrato: 27/05/11 12:25 Messaggi: 49 Residenza: BERGAMO
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Inviato: Sab Lug 06, 2013 2:13 pm Oggetto: Ritorno su ghiacciaio |
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La cordata in discesa su ghiacciaio e’ una circostanza che lascia spazio a qualche incognita, (a me ha sempre fatto abbastanza paurina) .... cadere in un crepo, non e’ neppure difficile come si dice in giro.
L’unico modo (ufficiale) che mi viene in mente per trattenere uno che cade e’ l’asola col prusik, e piccozza da incastrare prontamente nella neve.
Fermare un sacco da 70/85 Kg non e’ facile, cade per un metro abbondante prima di dare lo strattone..... si parla di energia no peso e stiamo oltre i 120 kgm, unico aiuto la elasticita’ della corda
Le scuole di alpinismo non promuovono (mi pare) sistemi dinamici con impiego di piastrine ...........tuttavia scommetterei che qualche esperto ha perfezionato, i mezzi idonei ..... quali? |
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matteo81
Registrato: 28/12/10 09:23 Messaggi: 1225 Residenza: Cesano Maderno (MB)
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Inviato: Lun Lug 08, 2013 1:10 pm Oggetto: Re: Ritorno su ghiacciaio |
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slisser ha scritto: | L’unico modo (ufficiale) che mi viene in mente per trattenere uno che cade e’ l’asola col prusik, e piccozza da incastrare prontamente nella neve. |
se non ricordo male viene insegnato a trattenere la caduta, usando prontamente ramponi e picca; il cosiddetto "cordino da ghiacciaio" entra in gioco dopo che si è intervenuti attivamente a trattenere. |
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silverhand
Registrato: 03/09/12 13:21 Messaggi: 65 Residenza: Brescia
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Inviato: Lun Lug 08, 2013 2:17 pm Oggetto: |
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L'idea della conserva è che bisonga bloccare la caduta ancora prima che questa avvenga, quindi la corda va sempre tenuta in distesa.
Quello che può aiutare in caso di neve sono i nodi a palla.
Il cordino da ghiaccio interviene solamente dopo essere riuscito a approntare una sosta (con picozza, corpo morto, ecc) per aiutare ad allestirne una definitiva.
Da qua bisognerebbe parlare di come effettuare il recupero. |
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claus_
Registrato: 12/02/07 21:39 Messaggi: 2200 Residenza: Kajaani
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Inviato: Lun Lug 08, 2013 2:36 pm Oggetto: Re: Ritorno su ghiacciaio |
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mi sembra un falso problema.
la dinamica dovrebbe essere irrilevante se procedi in conserva correttamente, con la corda tesa, posizionandosi adeguatamente nel passaggio dei crepi.
nella progressione base sul ghiacciaio, cioè cordata che pascola allegramente, non vedo come si può inserire una sicura dinamica... non c'è molto da dissipare e se hai fato le cose male e chi cade nel crepo ha 3m di lasco, soprattutto se sei in due, il secondo avrà problemi
se poi si tratta di muoversi su terreno glaciale più tecnico, con seracchi, terminali ecc...può convenire fare un tiro |
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slisser
Registrato: 27/05/11 12:25 Messaggi: 49 Residenza: BERGAMO
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Inviato: Lun Lug 08, 2013 7:28 pm Oggetto: |
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Scusate mi sono ingarbugliato .........provo a spiegarmi meglio,
Discesa: quando il compagno a valle si trova sopra il ponte di neve che chiude il crepaccio il ponte crolla,
Anche se la corda e’ tenuta tesa il corpo a valle cadra’ per oltre un metro prima di rimanere appeso, il compagno a monte riceverà uno strattone importante, IMHO il Tizio a monte puo’ sopportare il colpo con la trattenuta a spalla, pero’ con la corda semplicemente in mano, io fatico a credere. Se potessi fare scorrere un metro di corda in nel freno la cosa sarebbe diversa
Boh Naturalmente opinione mia
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silverhand
Registrato: 03/09/12 13:21 Messaggi: 65 Residenza: Brescia
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 7:52 am Oggetto: |
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Partendo dal fatto che in conserva con la corda in mano non freni un accipicchia e che quindi ho fai una sicura a spalla (fatta bene) o la corda è tesa, dipende secondo me dalle condizioni, dal tipo di discesa (inclinazione), dal tipo di crepaccio e dal ponte di neve e dal tuo compagno.
Mi spiego, sei in una discesa facile diciamo 20° il tuo compagno è leggero 20 Kg meno di te e il crepaccio è stretto (mezzo metro), hai fatto i nodi a palla, anche se il tuo compagno cade la caduta libera è breve, il nodo a palla aiuta a ridurre lo strattone e l'inclinazione del bordo fa da freno, quindi è facile che tratterrai la caduta.
Se invece il tuo copagno pesa 20 Kg in più di te, sei su una discesa a 35° il crepaccio da attraversare è di 2 metri, sei su ghiaccio vivo quindi niente nodi a palla e niente neve, bhe allora sarà più difficile.
Resta il fatto che puoi sempre allestire una sosta, diviene tutto più lento ma più sicuro.
Il freno non lo puoi usare perchè se sei a monte del tuo compagno i due rami della corda saranno a 180° e quindi non freneranno, l'unica cosa che puoi usare è un mezzo barcaiolo. |
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matteo81
Registrato: 28/12/10 09:23 Messaggi: 1225 Residenza: Cesano Maderno (MB)
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 8:17 am Oggetto: |
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Come non quotare tutti i passaggi fatti sopra, da chi ovviamente porta con sè molta esperienza; il tutto è da ricondurre a un concetto, almeno per me di una certa rilevanza, che corrisponde alla capacità di adattarsi alle situazioni impegando il proprio bagaglio di nozioni e tecniche. |
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claus_
Registrato: 12/02/07 21:39 Messaggi: 2200 Residenza: Kajaani
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 8:33 am Oggetto: |
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la corda in mano nella conserva su ghiacciaio non può servire assolutamente per frenare, ti serve da campanello di allarme.
quello che ti aiuta non è la sicura dinamica in conserva, ma prontezza di riflessi, aver fatto qualche esperimento per sapere come comportarsi, conoscere l'ambiente (se il compagno si appresta a passare un crepo pericoloso tu ti disponi correttamente a seconda della situazione) conoscere le manovre e arrangiarsi col materiale che hai a disposizione e possibilmente avere dei compagni all'altezza (cioè con una vaga idea di cosa fanno) |
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slisser
Registrato: 27/05/11 12:25 Messaggi: 49 Residenza: BERGAMO
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 4:49 pm Oggetto: |
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La mia intenzione non e’ addentrarmi nel discorso cosa fare per.........Giacche io sono vecchiettino e non ho occasione per vedere come si sono evolute le tecniche moderne , a vedere tanta gente che si muove sui ghiacciai con grande disinvoltura, mi è venuto il dubbio che qualche genio avesse inventato un dispositivo adatto a risolvere tutti i guai. L’idea non e’ nuova, tanti anni fa’ quando apparve il freno dissipatore per la ferrata si immaginava che l’oggetto potesse avere un certo successo anche sul ghiaccio ....invece nulla. |
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matteo81
Registrato: 28/12/10 09:23 Messaggi: 1225 Residenza: Cesano Maderno (MB)
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Inviato: Mer Lug 10, 2013 10:52 am Oggetto: |
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slisser ha scritto: | La mia intenzione non e’ addentrarmi nel discorso cosa fare per.........Giacche io sono vecchiettino e non ho occasione per vedere come si sono evolute le tecniche moderne , a vedere tanta gente che si muove sui ghiacciai con grande disinvoltura, mi è venuto il dubbio che qualche genio avesse inventato un dispositivo adatto a risolvere tutti i guai. L’idea non e’ nuova, tanti anni fa’ quando apparve il freno dissipatore per la ferrata si immaginava che l’oggetto potesse avere un certo successo anche sul ghiaccio ....invece nulla. |
cervello esperienza e buon senso
risolve quasi tutti ma pare che ci voglia anche un adeguato libretto di istruzioni .... |
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slisser
Registrato: 27/05/11 12:25 Messaggi: 49 Residenza: BERGAMO
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Inviato: Sab Lug 20, 2013 10:10 pm Oggetto: |
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cervello esperienza e buon senso
mi dicono di stare all'asciutto, devo escluderli a priori  |
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