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2007 vacanze nei soliti posti e sorprese.Grazie amici

 
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PAOPANZA



Registrato: 31/10/09 21:30
Messaggi: 315

MessaggioInviato: Mer Feb 03, 2010 6:07 pm    Oggetto: 2007 vacanze nei soliti posti e sorprese.Grazie amici Rispondi citando

“Dai papà che andiamo al Bedin dal boral della Besauzega”. Dormiamo all'hotel Squalido in san Lucano (poi diverrà un Grand Hotel) e la mattina saliamo lungo il sentiero. Diviene sempre più erto in mezzo alle piante e poi in mezzo a dei pinnacoli: stiamo salendo sulla prima pala e facciamo quota velocemente. Adesso il sentierino va a sinistra, traversa, scende, traversa, risale e riscende: stiamo girando in mezzo a faggi giganteschi sopra il primo salto della prima pala e poi c'è il vuoto, ma è ben protetto da mughi foltissimi.
Ora siamo nel boral della Besauzega. Il librone bibbia dice che si entra nell'inferno: è vero, mille metri di pareti una a destra ed una a sinistra, prima e seconda pala e noi in mezzo su di una piccola, scoscesa lingua di ghiaione. Saliamo un poco e tutto si chiude, uno strapiombo, non si passa!?! A destra una decina di pioli piantati nella roccia ci portano a sinistra sopra lo strapiombo. Ed ora dentro e fuori e su e giù per saltini, grottine, pancette, mughi e girato un angolo entriamo nel paradiso.
Siamo in un grandissimo bosco di faggi e pini giganteschi! Un bosco in parete! Usciti saliamo dei prati e poi dei gradini intagliati, alcuni canali diedro ed un lungo colatoio prima di roccia e sassi, poi verde d'erba, che dico di migliaia di tipi d'erba e con fiori dappertutto. Usciamo con la testa ed ecco il Bedin: il più bel bivacco del mondo (ci dormiamo almeno una volta, da tre anni).
Lì fuori c'è una bella signora, Sonia, con la quale chiacchieriamo, ma se ne deve andare a lavorare (aveva fatto solo un giro?!?!?): “alla prossima, ciao”. Il giorno dopo giriamo attorno al monte San Lucano e scendiamo in valle a riprendere l'auto.
Saliamo al Vazzoler, dormiamo, poi al Tissi da Valter e Paola, dove mangiamo, chiacchieriamo e dormiamo per due giorni. Lì conosciamo Roby (deve andare a lavorare nel pomeriggio e fa “solo” il giro della Civetta) e Toni (che andrà sulla Alta “Topi-Vivaci”) e la sera arriva Alessandro (che andrà a farne una “fuori” anche lui sulla Alta). La mattina seguente loro scalano e noi andiamo al Torrani da Venturino e becchiamo una lavata-nevata-temporalata-alleghese. Gli terremo compagnia per qualche giorno e lo aiuteremo come inservienti. La prima notte arrivano tre squadre del soccorso per recuperare due fortissimi arrampicatori non alpinisti Triestini che sul Philipp “pascolavano” da un po' di tempo e poi avevano fatto casino andando a destra per gialli in alto e, dopo un volo, si erano calati cento metri con due corde annodate (occhio che ci sono ancora) su una cengia che Venturino ha individuato dopo le due di notte in una foto. Recuperati alle prime luci dicono, ma gentilmente, che la via è uno schifo, che hanno avuto freddo per colpa dei soccorsi e poi non ringraziano, forse sono troppo fusi dopo due bivacchi. Ma dopo quattro giorni dobbiamo rientrare e scendiamo dalla Tissi fino a fare il bagno nel torrente alla capanna Trieste. E poi a casa.
A settembre Fulvio ed io partiamo da casa un pomeriggio, dormiamo nella grotta dotata di acqua e la mattina quando siamo un poco su vediamo 5 persone sulla cengia. Quando siamo sul primo tiro difficile, la fessura sotto i tetti, sbucano Roby e Sonia! Entrati nel diedro sento dei forti rimbombi in valle e Roby mi dice che sono cacciatori e lui deve starci attento. Dopo qualche tiro provo a centrare uno di loro con un sasso, ma solo una piccola scheggia dispettosa gli entra in un occhio, l'anno dopo mi diranno che non l'ho accecato neanche un po'. In vetta Sonia è felice e continua a saltare come impazzita e bacia tutti. Angela è taciturna, ma l'anno dopo sentiremo la sua voce ancora da quelle parti e in discesa ci parlerà anche! Sonia telefona a Lucio che è al Tissi per la festa dei 50 anni del Philipp. E sulla terza ce ne sono altri del Piano: un bel casino! E poi tutti a nanna: noi con i sacchi a “peli” (un solo pelo è troppo poco), ma loro con i teli spaziali: brina, vento e gelo tutta notte, loro cantano e saltano nel recinto, noi dormiamo in un bel mugo. Arriva il sole, anche il sangue riprende a circolare per tutti e scendiamo ancora in compagnia.
Sui prati, io sono l'ultimo, mi offrono una birra gelata!!! Sono fuso: “Se la bevo, dopo scendo a rotoloni, perché mi ubriaco subito”. “Bevi, bevi”. Giro l'angolo e ….. sono ubriaco, loro non sono più 5 ma 7. Dopo alcune spiegazioni tipo da Roby “ ma già cantavi sulla via”, da Fulvio “non ho sbagliato la discesa perché prima me l'avevi raccontata e ti avevo ascoltato” e una sua grande gentilezza per il vecchio “ho scalato come mai perché sapevo che se avessi avuto dei problemi tu mi avresti sostituito” (pianto irrefrenabile provocato dal mio cuore sensibile), ho capito che Lucio e non so ancora adesso chi altro-altra, ci erano venuti incontro dal Tissi con le birre (usando anche l'auto nevvero). Ci siamo stretti tutti le mani. In 4 prima vanno sulla Quarta a fotografare la magnifica via, noi con gli altri 3 andiamo giù in fondovalle. Poi una birra da Mauro e via a casa...........per un po'.............anche ora ne ho appena bevuta una, ma giuro piccola, si capisce?.
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leo



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MessaggioInviato: Mer Feb 03, 2010 9:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Qualcosa ho capito, se passi direttamente alla litro però puoi solo migliorare Wink
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PAOPANZA



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MessaggioInviato: Mer Feb 03, 2010 10:14 pm    Oggetto: Leo: un litro è pazzesco per me Rispondi citando

Qualcosa ho capito, se passi direttamente alla litro però puoi solo migliorare
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Leo è vero: io mi ubriaco con una birretta, non sopporto l'alcol, sono fortunato non devo spendere per andare via di testa.
ciao
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furbo



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MessaggioInviato: Gio Feb 04, 2010 1:05 pm    Oggetto: Re: Leo: un litro è pazzesco per me Rispondi citando

PAOPANZA ha scritto:
Qualcosa ho capito, se passi direttamente alla litro però puoi solo migliorare
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Leo è vero: io mi ubriaco con una birretta, non sopporto l'alcol, sono fortunato non devo spendere per andare via di testa.
ciao

mi verrebbe da dire una cosa.... ma no non la dico Cool Laughing

alè pao questo suonava proprio bene bene Wink... pensare che basterebbero solo due o tre parole e nomi quà e là Confused
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
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leo



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MessaggioInviato: Gio Feb 04, 2010 1:24 pm    Oggetto: Re: Leo: un litro è pazzesco per me Rispondi citando

furbo ha scritto:
alè pao questo suonava proprio bene bene Wink... pensare che basterebbero solo due o tre parole e nomi quà e là Confused


Furbo è arte, te non puoi capire Mr. Green Mr. Green machettelodicoaffà Laughing Laughing Laughing
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Giacomo cordamolla



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MessaggioInviato: Gio Feb 04, 2010 1:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

A parte la decrizione un po' precipitosa e "ammassata" devo dire che è uno dei racconti più belli che hai postato. Racconta di sana e normale montagna.
Quel "sentiero" che hai postato all'inizio (boral della Besauzega) mi sa che escursionisticamente parlando è il top (almeno per come vedo io l'ideale di escursionismo). Non son mai stato in zona ma il gruppo delle Pale di San Lucano mi fa venire in mente tanti sogni alpinistici che ho. Chissa, magari un giorno, se mi deciderò ad arrampicare di più e più assiduamente, qualcosa riuscirò a "portarlo a casa".
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