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PAOPANZA
Registrato: 31/10/09 21:30 Messaggi: 315
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Inviato: Mer Gen 27, 2010 7:08 pm Oggetto: Roba interessante per discutere (già su planet mountain) |
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Discussioni e domande normali
L'altra sera abbiamo discusso fra “alpinisti normali”, quelli della domenica, di vie lunghe e difficili che da qualche tempo si fanno in giornata e che sono prive di spit: le attuali 2 giorni “dure” da casa.
Abbiamo ragionato su “impegno mentale” e fatto una scaletta ascendente, che vi sottopongo con alcuni commenti, di alcune bellissime vie che quasi tutti noi abbiamo ripetuto.
1° Tempi moderni, 2° Olimpo, perché un poco più diff.tec., in Marmolada, sono le meno impegnative perché sono a sud, c'è la funivia, si può scendere da metà in doppie attrezzate e si può andare a dex o sin su altre vie quasi quando si vuole: quasi solo impegno tecnico.
3° Il Philipp Flamm in Civetta perché anche se è il meno difficile del gruppo è più impegnativo mentalmente delle prime due, non si può fuggire su altre vie e dopo un poco si può solo salire per uscire, le discese Alleghesi o Torrani sono facili.
4° Il Casarotto Radin al Lagunaz (lì le vie richiedono un bivacco in vetta agli “alpinisti normali” e la discesa è complessa) è più diff.tec. e mentalmente è più impegnativo per l'isolamento, anche se da alcuni anni è ben chiodato e documentato.
5° La Paolo Armando in Terza Pala di S. Lucano è un poco più facile della precedente, è ben chiodata, ma è lunghissima e poco conosciuta, bisogna avere molto intuito e grande serenità per non perdersi, ha due traversi lunghi e bisogna uscire in cima, la discesa è ancor più complessa.
6° La più impegnativa mentalmente per noi è Il Casarotto De Donà sempre al Lagunaz, ma quello originale, non la variante a sinistra: zoccolo, 10 tiri di Piano Inclinato, 4 tiri di diff.tec.max. come le due in Marmolada e 10 tiri più facili fino in vetta, il tutto con 4 chiodi di via e 2-3 di sosta, molto difficile da integrare sul duro.
Per noi sono tutte vie bellissime che meritano di essere ripetute.
Abbiamo parlato con grande ammirazione anche della Via Dei Fachiri in Scotoni che nei primi tempi, quando non era chiodata, aveva il traverso veramente da strizza cervelli, anche se “solo di sesto”.
Non abbiamo ripetuto vie senza spit a questo livello su granito, metteremmo la classica sul Pilone fra 3° e 4°, ma abbiamo molti dubbi: lo faremmo solo per la fama e l'ambiente bellissimo?
Consideriamo “ECCEZIONALI” e non “normali” vie dal livello del Pesce in su.
Pensiamo che “l'alpinismo normale” giri sempre attorno a quello che Messner ha definito “7° GRADO” e che già tanti altri prima avevano raggiunto: l'uomo si è evoluto tantissimo tecnicamente e pochissimo mentalmente?
Vertical ha fatto un bellissimo articolo sul Pilier D'Angle. Folco è l'unico italiano che ha ripetuto Divine Provvidence? E' vero che noi italiani non frequentiamo le vie di roccia di quel livello?
Scalare è bellissimo, per me è conoscere le menti di altri uomini immersi nella natura.
ciao |
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HEMMING
Registrato: 07/03/08 09:54 Messaggi: 102
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Inviato: Mer Gen 27, 2010 8:40 pm Oggetto: |
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L'ultima modifica di HEMMING il Lun Apr 19, 2010 5:05 pm, modificato 2 volte |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Mer Gen 27, 2010 9:47 pm Oggetto: Re: Roba interessante per discutere (già su planet mountain) |
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PAOPANZA ha scritto: | Vertical ha fatto un bellissimo articolo sul Pilier D'Angle. Folco è l'unico italiano che ha ripetuto Divine Provvidence? E' vero che noi italiani non frequentiamo le vie di roccia di quel livello? |
Ciao,
Non penso proprio. Io ne conosco uno che scriveva su PM che l'ha salita e tra l'altro in libera con pochissimi punti di riposo.
Fabrizio |
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brozio
Registrato: 16/02/07 20:46 Messaggi: 5151 Residenza: seriate (BG)
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Inviato: Mer Gen 27, 2010 9:50 pm Oggetto: Re: Roba interessante per discutere (già su planet mountain) |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | PAOPANZA ha scritto: | Vertical ha fatto un bellissimo articolo sul Pilier D'Angle. Folco è l'unico italiano che ha ripetuto Divine Provvidence? E' vero che noi italiani non frequentiamo le vie di roccia di quel livello? |
Ciao,
Non penso proprio. Io ne conosco uno che scriveva su PM che l'ha salita e tra l'altro in libera con pochissimi punti di riposo.
Fabrizio |
vero...me lo ricordo anche io quel racconto su PM..... _________________ se guardi bene c'è tutto!!!
infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!! |
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HEMMING
Registrato: 07/03/08 09:54 Messaggi: 102
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Inviato: Gio Gen 28, 2010 7:06 am Oggetto: |
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L'ultima modifica di HEMMING il Lun Apr 19, 2010 5:04 pm, modificato 1 volta |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Ven Gen 29, 2010 12:11 am Oggetto: |
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Tanti argomenti!
Normale e` un concetto ovviamente soggettivo. Per normale io intendo qualcosa che e` alla portata di tante persone, quindi nel caso dell'alpinismo su roccia ci vedrei le classiche ben protette e documentate su difficolta` medie, la Fehrmann, lo Spigolo del Velo sono le cose "normali". Per stare nell'alta difficolta` credo sia piu` normale la via del Pesce di una qualunque Casarotto di alto livello. Questa estate in una limpida giornata di agosto ci ho visto 4 cordate sul Pesce, dubito ne trovi altrettante sul Lagunaz. Infatti il Pesce e` piu` "classico". Devi avere il grado pero` e a quel livello sei sicuramente fuori dalla normalita`.
Sull'impegno mentale delle vie da te citate ho poco da dire... mi mancano tutte e non le conosco nemmeno piu` di tanto. Mi attirano le due in Marmolada per la qualita` della scalata, ma come impresa alpinistica la Casarotto-Radin mi sembra il massimo, ambiente isolato, impegno prolungato e soprattutto grande logicita`, per me un aspetto fondamentale. In generale digerisco molto meglio le difficolta` ambientali e di orientamento rispetto ad una sequenza di tiri magari evidenti ma duri e sprotetti.
Il confronto Occidentali / Orientali e` molto difficile e forse non corretto. In Dolomiti d'estate sulla maggior parte delle vie vai all'attacco in scarpe da ginnastica e ti porti una giacca leggera, lo zaino ti pesa niente. Quindi scalare risulta molto piu` naturale e puoi spingere il livello molto in alto. Sul Bianco hai la roba da misto, arrivi all'attacco gia` stanco, etc... A parita` di itinerario su roccia una via sul Bianco e` piu` impegnativa, pero` non hai in Occidentali la quantita` di pareti e torri rocciose che c'e` in Dolomiti.
Sulle Jorasses una via che mi affascina molto e` la Gervasutti sulla Est, una parete formidabile. Poi c'e` sempre la Cassin alla Walker che credo sia ben piu` impegnativa complessivamente del Pilone Centrale. Anche gli altri piloni intorno al Freney non devono essere passeggiate... _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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emanuele
Registrato: 03/04/10 20:01 Messaggi: 5 Residenza: a sud del benaco
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Inviato: Dom Apr 11, 2010 6:22 pm Oggetto: alpinismo |
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per me "scalare" è una forma di conoscenza: della montagna, degli alpinisti che hanno aperto la via, dei miei limiti fisici e psicologici, ma soprattutto della "bellezza" dell'ambiente; quindi molte vie le scelgo indipendentemente dalla loro notorietà(tipo quelle che sono state citate), prediligo la dolomia al calcare e spesso la non buona qualità della roccia non mi ha quasi mai condizionato; mi è sempre piaciuto conoscere una montagna salendone le vie più naturali, meno forzate, per affrontare in seguito le vie più impegnative |
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