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Arterio Lupin
Registrato: 26/02/08 19:40 Messaggi: 624
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Inviato: Mar Set 08, 2009 8:55 pm Oggetto: Pizzo del Diavolo di Tenda, una lezione di umiltà |
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Il mese di agosto, a parte una passeggiata e due arrampicatine in ottima compagnia, è stato dedicato all'ozio più perfido che un lagunare possa immaginarsi...
Pescare, mangiare, bere, fumare, starsene tranquilli a sfuggire il caldo in Laguna.
Una scappatella al rifugio Venezia dalla Staulanza è stato il mio unico contatto con la Montagna...
Torno a Milano e decido di riprendere...
Venerdì il programmino salta... Acqua su acqua...
Sabato passeggiatina "da morose" al Coltignone, ad ammirare la Grignetta. Al pomeriggio, giretto alle Foppe, senza arrivare al Rosalba...
Ma mi ero organizzato con altri 3 amici di buona gamba, in ottima forma dopo un bell'agosto di escursioni ed arrampicate, ovvero EvaK, Danbear e Velio.
La meta è il Pizzo del Diavolo di tenda, una montagna che mi ha affascinato da sempre perché... Beh, basta guardarla, no? Le Orobie offrono panorami favolosi.
Decido di salirvi anche per ricominciare con un bel 2000 di dislivello, così, o la va o la spacca, insomma... Una bella "sderenata" per riprendere una forma accettabile, nei limiti della mia notoria pippaggine da vecchio sclerotico debosciato.
Partiamo da Carona alle 6,20 e sta albeggiando... Passiamo Pagliari che iniziano a farsi vedere le prime luci sui contrafforti orobici e la giornata si preannuncia fantastica, a parte i 6 gradi...
In un'ora e 45 siamo al rifugio Calvi, io e Velio. Qui incontriamo Daniele ed Eva che, essendo stati ad arrampicare il dì precedente, hanno ben pensato di dormire al rifugio.
Quattro ciacole veloci, un caffettino e poi partenza...
La tempistica dei locals non va presa alla lettera, lo sapevamo già.. Per loro è tutto "un'oretta, due orette", poi una serie di aspirate inframmezzate da un paio di "pota". Triste aver dedicato una vita allo studio delle lingue europee e trovarsi a dover chiedere l'intervento dell'interprete...
Dopo circa 1400 m di dislivello, comincio a sentire che le gambe non vanno come vorrei...
Eva e Daniele, nel frattempo, dicono di voler salire per la cresta Baroni. Io dapprincipio volevo salire per il Diavolino...
Sopra le sorgenti del Brembo mi rendo conto di essere stanchino e, al momento di dividersi (chi per la Baroni, chi per Valsecca), lascio stare, faccio quattro conti e, dopo aver cercato di accampare inutili e pietose scuse, dico chiaramente di non avere abbastanza birra per salire la cresta.
Li avrei lasciati andare per la cresta e raggiunti per la Normale dalla Bocchetta di Podavit.
Ci diamo appuntamento sul Diavolo e ci salutiamo.
Riprendo a salire mestamente, stanco, ma appagato da una giornata favolosa, blu, con visuali orobiche e non solo, assolutamente favolose.
Arrivo alla Bocchetta, mi affaccio dall'altra parte e resto senza parole di fronte al Disgrazia, ai monti della Val Madino ed a tutto quello che il panorama offre...
Mi riposo una decina di minuti, poi comincio a salire per la Normale.Sento una specie di ronzio alle orecchie...
Mentre salgo, stancamente ed a fatica, passaggi che arriveranno forse al I grado, penso che il giorno prima non avrei dovuto farmi simili mangiate e tirar tardi la notte, visto che mi dovevo svegliare alle 3,40...
Continuo a salire, ma ho difficoltà a seguire i pur copiosi bolli segnavia...
Niente, mi sono cuccato circa 1800 metri di dislivello e li sento tutti...
Continuo a salire, sbaglio - al solito - e mi imbrano su na specie di placchetta che normalmente farei ridendo e vedo che non sono me stesso...
Lo zaino pesa troppo, mi fa male alle spalle...
Maledico di esserni portato dietro anche la corda, ma ero partito per salire la cresta...
Fanzum...
Arrivo quasi in cresta e devo fermarmi per rifiatare... Osservo. Manca ancora un saltino, pochi metri. Poi un centinaio di metri di cresta quasi orizzontale. La cima è lì...
Le mie ginocchia, però, cedono di brutto e la testa ronza...
So di dover scendere questi cento metri di sfasciumi fastidiosoi che si chiamano via normale...
L'esposizione mi sembra adesso forte, le gambe perdono il passo saldo...
Conosco già queste sensazioni...
Da ragazzo le avevo lette, descritte benissimo da Gigi Signoretti su un racconto pubblicato in "Le Alpi Venete" e - se ben ricordo - intitolato "La riga nera". Roba degli anni 80... Ma sempre valida.
Faccio due conti... La cima sarà al massimo a 20-30 m di dislivello e cento in linea d'aria di distanza...
Ma non ne posso più... Tra risaliitine e contropendenza siamo già oltre i 1800 di dislivello... Con il ritorno mi sa che i 2000 oggi me li faccio o poco ci mancherà...
Non arriverò in vetta?
La voglia ci sarebbe tutta...
La vetta è lì, ma, invece di dirmi "ti aspetto", la sento distintamente dirmi "idiota, la condizione fisica è una cosa seria. Qui siamo in Orobia, montagna aspra... Sei venuto a tovarmi senza preparazione, non mi hai rispettato abbastanza. Ti premio con una giornata magnifica, mi sei arrivato vicino, ma non sei degno di calcare la mia cima. Accontentati dell'anticima... E più avanti non andare..."
So di dover riscendere, che i miei amici ormai staranno sbucando dalla Cresta Baroni...
Ho un attimo di lucidità e mi dico da solo "hai chiesto troppo a te stesso". A quel punto la decisione è presa. Volto i tacchi e discendo la "normale".
Lo so che la parte rognosa l'avevo già passata, lo so.
Ma so che se fossi andato oltre avrei mancato di rispetto alla Montagna ed a me stesso...
La normale è più merdosa in discesa che in salita...
Arrivo alla base, scendo la cresta, taglio per sfasciumi fin sotto la Bocchetta di Podavit e mi siedo...
Devo rifiatare. ho bisogno di liquidi e zuccheri...
Mangio, bevo e poi mi diverto ad osservare due camosci che osservano a loro volta chi scende dal Diavolo... Nascosti da due spuntoni, li osservano da non più di tre metri di distanza...
Fotogrado tutto, osservo montagne che conosco pochissimo e non possono che incantare...
La giornata è splendida e sento distintamente il Diavolo che mi dice: hai fatto la cosa giusta, non solo per me, ma per te stesso... Come premio, osservati i panorami, i camosci e riposati per la discesa... Tanto i i 1900 di dislivello te li sei fatti... Volevi "devastarti" un po' per riprendere la condizione? Eccoti servito... Ma la vetta no, non l'hai meritata.
Ricevuta le lezione di umiltà, ringrazio e mi fumo la sigarettina in santa pace...
Dopo un po' scendono vittoriosi i tre e scambio qualche impressione...
Anche secondo loro ho preso la decisione giusta...
Poi, iniziamo la lunga discesa al Calvi e la ancor più lunga discesa a Carona...
Al Calvi una meritata birra...
Poi, com'era logico aspettarsi, è iniziato il momento mistico...
La discesa per la carrozzabile che diventa eterna, la Madonna e l'Arcangelo Gabriele che mi si mostrano, lo zaino che ormai sembra avere lame contro le mie spalle, le scarpe divenute ormai strumento di tortura...
Anche i miei amci non sono messi meglio e tutti ci lamentiamo per i piedi, le scarpe, le dita, le spalle...
Arriviamo, comunque, al parcheggio devastati ma felici, allegri e grati alle Orobie. Loro tre anche per la vetta, oltre che per tutte le bellezze della giornata.
Io, invece, felice e grato per una lezione di umiltà che già avevo avuto, che io stesso tendo a ricordare, ma che in questa occasione avevo scordato...
Una lezione data col sorriso sulle labbra, come un nonno col nipotino discolo.
Posso solo dire di essere felice di aver avuto il coraggio di saper prevalere sul mio orgoglio e di aver saputo rinunciare "a due passi dalla cima".
Le lezioni di umiltà, soprattutto in giornate così belle, diventano ancor più utili, belle, benvenute e, di sicuro, si ricordano meglio e con maggior gratitudine...
Tornerò sul Diavolo, ma mantenendo la promessa che, silentemente gli avevo fatto prima di iniziare la discesa. La prossima volta mi allenerò prima per te, non userò te per allenarmi senza sapere peraltro per cosa mi alleno.
Ciao Diavolo, alla prossima. |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Mar Set 08, 2009 9:54 pm Oggetto: |
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Saggia e divertente  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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milesimaxi
Registrato: 13/02/07 12:30 Messaggi: 415
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Inviato: Gio Set 10, 2009 3:43 pm Oggetto: |
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Citazione: | Lo zaino pesa troppo, mi fa male alle spalle...
Maledico di esserni portato dietro anche la corda, ma ero partito per salire la cresta...
Fanzum... |
si ma anche tu... che furbo... lasciala giù alla bocchetta la corda!!!
cmq giusta decisione, pur essendo una salita facile basta poco per farsi male  |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Gio Set 10, 2009 7:20 pm Oggetto: |
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milesimaxi ha scritto: | Citazione: | Lo zaino pesa troppo, mi fa male alle spalle...
Maledico di esserni portato dietro anche la corda, ma ero partito per salire la cresta...
Fanzum... |
si ma anche tu... che furbo... lasciala giù alla bocchetta la corda!!!
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Si così poi gliela rubano e deve mettere l'annuncio del furto nel caffè  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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Arterio Lupin
Registrato: 26/02/08 19:40 Messaggi: 624
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Inviato: Ven Set 11, 2009 4:06 pm Oggetto: |
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Diiciamo che tra le mille scusanti che mi sono dato c'era anche quella dello zaino pesante...
In realtà, ho avuto un classico, classicissimo calo vertiginoso di .. tutto.
Ho iniziato a far fatica per ogni passo, a vedere molta più esposizione di quanta ce ne fosse, insomma, tutti quei sintomi che ti dicono mettiti tranquillo e riposati. Dovendo peraltro rientrare, in una zona che frequentavo per la prima volta, per evitare angoscie ho preferito - ed ero alla cresta ormai - fare dietro-front.
Lo so che mancavano pochi metri di dislivello...
Ma mi sarebbe bastato un niente per far passare anche quel barlume di lucidità che avevo e trasformarmi la discesa fino a Carona in un incubo...
Invece, facendo così, è stata sì un incubo, ma solo per i piedi, non per la mente...
Cmq la prossima volta no rope!!
(Ah, dimenticavo, avrò bisogno id lezioni di bergamasco... Triste passare una vita a studiare lingue straniere, padroneggiarne più di venti e trovarsi a non capire una beata **** con i bergamaschi e le bergafemmine...)
Grazzzie in anticipo! |
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paolo75
Registrato: 08/04/08 19:59 Messaggi: 1834 Residenza: Sesto San Giovanni
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Inviato: Dom Set 13, 2009 7:21 pm Oggetto: |
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Ottima scelta, e le lezioni di umiltà ogni tanto servono (per lo meno parlo per me che ogni tanto mi sento "superman" dei poveretti!)
Grazie per il racconto |
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