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A proposito di guide alpine
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Autore Messaggio
leo



Registrato: 25/02/08 21:43
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Residenza: 3gasio

MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 7:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

grigna ha scritto:


La guida migliore resta One, two three step! Laughing Laughing Laughing


Bravo, quello che si riferisce il Gri è una guida inglese con 3 clienti conosciuta l'anno scorso in Oberland, veramente una persona in gamba, forte e simpatica Wink
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“quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”
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grigna



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Messaggi: 8493
Residenza: Mariano Comense (Co)

MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 7:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

leo ha scritto:
grigna ha scritto:


La guida migliore resta One, two three step! Laughing Laughing Laughing


Bravo, quello che si riferisce il Gri è una guida inglese con 3 clienti conosciuta l'anno scorso in Oberland, veramente una persona in gamba, forte e simpatica Wink


Beh allora come tralasciare il grande Fabio Salini con il quale ho passato 3 bellissimi giorni di trekking con il corso.
Una persona disponibilissima, alla mano, coinvolgente, nulla a che vedere con le guide burbere della Valtellina. E lui è di Morbegno....
Comq in tutti i campi c'è il bello e il cattivo tempo.
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Nibi



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Messaggi: 809
Residenza: Morbegno (SO)

MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 8:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

grigna ha scritto:
leo ha scritto:
grigna ha scritto:


La guida migliore resta One, two three step! Laughing Laughing Laughing


Bravo, quello che si riferisce il Gri è una guida inglese con 3 clienti conosciuta l'anno scorso in Oberland, veramente una persona in gamba, forte e simpatica Wink


Beh allora come tralasciare il grande Fabio Salini con il quale ho passato 3 bellissimi giorni di trekking con il corso.
Una persona disponibilissima, alla mano, coinvolgente, nulla a che vedere con le guide burbere della Valtellina. E lui è di Morbegno....
Comq in tutti i campi c'è il bello e il cattivo tempo.


ovvio allora, Uber Alles!! Very Happy
io pur non avendo grande esperienza non ho mai benvisto le guide, mi pare che ti guardino sempre dall'alto al basso Sad

quest'anno salendo al S. Matteo abbiamo incrociato un gruppo di 5-6 trentini con guida. Loro scendevano dalla vetta e noi salivamo (gli ultimi metri sui 45°) per intenderci. Non sono del mestiere ma la guida stava in cima e dava circa 10m di corda a tutto il gruppo, i 5-6 clienti stavano a 2m uno dall'altro ed erano tutti legati insieme.
Avrebbero puntuto attendere 5minuti ed eravamo fuori dalla parete ma si sono avviati lo stesso. Sono uscito dalle peste sulla sinistra dove c'erano delle peste "da incrocio", una specie di spiazzo. Abbiamo atteso che passassero tutti fino a quando è arrivata la guida quasi di corsa (non so come avrebbe potuto tenere una caduta da solo Question ). Giunta sul posto ci ha fatto storie perchè ci eravamo messi a sinistra e non a destra sul pendio...non abbiamo assolutamente capito il perchè, che sia una regola generale? ci siamo spiegati ma non è riuscito a farci capire bene perchè avremmo dovuto spostarci dall'altra parte Idea Question Exclamation

prima di riprendere la discesa ci ha invitati "calorsamente" nel suo bed % breackfast in trentino proponendoci uno sconto speciale (non abbiamo capito perchè, gli stavamo simpatici?) Laughing
probabilmente la crisi sta toccando per bene anche le guide Exclamation
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leo



Registrato: 25/02/08 21:43
Messaggi: 6823
Residenza: 3gasio

MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 9:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

grigna ha scritto:
...


Conosci già l'esempio del Rossano Libera al quale un cliente ha detto "Tu si che mi trasmetti la passione per la montagna, non come altri...." .....e non aggiungo altro Rolling Eyes Rolling Eyes
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paolo75



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MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 7:35 am    Oggetto: Rispondi citando

Per quel che riguarda la preparazione tecnica nulla da dire, anzi. Le guide o corsisti che conosco mi hanno sempre insegnato qualche cosa in più che non sapevo o ricordato cose che pur sapute non applicavo sbagliando.
Per ciò che riguarda invece i rapporti umani purtroppo non ho molte cose belle da dire, ed è un po' il cruccio che mi porto dietro da molto tempo.

Ho litigato con una guida dell Valle D'Aosta perchè per portare i clienti fino alla cima del Gran Paradiso si è messa a spintonare le persone che sull'ultima crestina erano in coda per permettere un regolare afflusso, quando mi è pasato vicino imprecando e dando una piccozzata sul piede al mio socio non ci ho visto più... e ha fatto finta di non conoscere l'italiano.

Ho litigato con una guida valtellinese perchè su una cascata in svizzera pur partendo dopo ha parancato il suo cliente e mentre ancora i miei due soci stavano salendo mi ha detto che voleva salire proprio sopra di me se non avevo problemi, io gentilmente gli ho detto che non mi sembrava una bella idea e che se avevo fatto sosta li era perchè volevamo salirci noi di li. Non ho fatto a tempo a rispondere che era già 5 metri sopra la mia perfetta verticale, al primo pezzo di ghhiaccio mi sono incazzato e lo ho obbligato a fermarsi li dove era fino a quando noi non avessimo concluso il secondo tiro, ma io e i miei soci a quel punto abbiamo preferito spostarci di 10m, perdendo tempo per fare una nuova sosta.

Mi sono stupito di vedere persone abbandonate sole sul ghiacciaio del liss, alla domenda sul perchè erano lì da sole, chi li aveva abbandonati la risposta:"non ce la facevo più, allora la guida mi ha lasciato quì, mi passa a prendere quando scendono" Shocked Shocked Shocked , solo stanco e su un ghiacciaio Shocked

Ne avrei altre, ma ora ne dico una positiva: una volta una guida bergamasca che neanche conoscevo mi ha prestato dei friends per una via di tre tiri sull'Alben che a differenza di altre richiedeva l'uso degli stessi e che ha detta sua meritava di essere percorsa... aveva ragione e lo ringrazio.

Poi vogliio pensare che i miei conoscenti che sono guide siano diversi, quelli che conosco sono sempre disponibili a spiegare, a proporre e a consigliare, ma c'è un atteggiamento della categoria in generale che non mi piace tanto, ed è il fatto che in una maniera o nell'altra con la bandiera delle conoscienze tecnicha professionali vogliono avere il monopolio della montagna, e questo in tutti i fronti e in tutte le sfumature; questo non mi pare proprio giusto
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ZioPunzo



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Messaggi: 2518
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MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 9:08 am    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:



Per quanto riguarda le guide, come accennato tra le righe, vorrei sottolineare il fatto che pur essendo professionisti della montagna sono comunque persone.
Come quelle che trovi maleducate per strada o in città.

Ho avuto modo di incontrare quelli gentili con cui scambiare due chiacchiere e quelli spocchiosi che si sentono i padroni della montagna attribuendosi diritti CHE NON HANNO.

Insomma...non tutti sul bus si alzano!


D'accordissimo con Franz!!!

Gestendo un rifugio, di guide ne passano spesso e se ne conoscono varie! Vedi bene chi prende il suo lavoro come una passione per la montagna, e chi, come puro "far soldi".
Per dirlo sotto l'aspetto monetario puro: alcuni ti chiedono se, al rifugio, hai sconti / trattamenti particolari, per le guide (di solito, lo sconto lo si fa' sempre!) Wink , altri, al momento del conto, pretendono, in quanto guide, di non pagare, anzi dovresti offrirgli il "genepì", perchè sono loro! Evil or Very Mad
Poi, sinceramente, non ho avuto esperienze dirette in montagna con delle guide (anche perchè, le volte che sono andato con delle guide, erano sempre miei amici, quindi non li vedi nemmeno come "LA GUIDA").

Comunque, siamo tutti uomini e, come ha già detto il Franz

<< Insomma...non tutti sul bus si alzano! >> Rolling Eyes Rolling Eyes Neutral
_________________
Ho spiegato a mio nipote cos'è il compromesso: se per le vacanze tua madre vuole andare al mare e tuo padre invece in montagna, il compromesso è che si va al mare, ma il papà può portarsi gli sci!!!
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Climberland



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MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 9:11 am    Oggetto: Re: A proposito di guide alpine Rispondi citando

Fabrizio Righetti ha scritto:

Primo caso:
Due guide elvetiche con un cliente ciascuno. Scendiamo da una classica ‘montagna da guide’. Calano prima il cliente e poi in arrampicata non protetta li raggiungono. Io e il Boletti scendendo con le doppie o arrampicando con un minimo di protezione andiamo alla stessa velocità. Questo giusto come cappello introduttivo. All’ultima calata prima del ghiacciaio, uniscono le loro due corde e con una bella calata da 60 m ne raggiungono la superficie. Noi in sosta ad aspettare abbiamo una corda sola, poco male, ma poter utilizzare la loro calata ci semplificherebbe le cose, anche perché loro si prendono una pausa. Invece, si premurano di ritirare velocemente le loro corde senza neanche accennare un invito ad utilizzarle.


sinceramente mi avrebbe sorpreso il contrario, ossia di offrirvi la discesa sulla loro doppia. Il paragone con i mezzi pubblici non regge a mio avviso, si tratta di due contesti troppo diversi. Considerando che:

- in montagna si va e si torna con mezzi propri e in autonomia
- la guida con cliente non e' una cordata di due amici. Io cliente pago un professionista per farmi portare a fare una salita in montagna. Pago per un servizio, in fondo.
- voi non eravate certo in difficolta'

non vedo perche' la guida avrebbe dovuto offrirvi la calata. E se voi foste stati due imbranati e vi foste incasinati ? In fondo eravate due perfetti sconosciuti. Ma anche se aveste dimostrato di essere gente che va (come nella realta' poi immagino sia accaduto) non avrebbe fatto differenza alcuna.

Fabrizio Righetti ha scritto:

Secondo caso:
Su altra montagna ma sempre io e il Boletti stiamo vagando nel buio del primo mattino alla ricerca di un passaggio tra le rocce. Una guida elvetica con cliente è a pochi metri da noi, i due stanno facendo una pausa. Passano circa dieci minuti, noi ancora non abbiamo trovato la giusta via e i due partono decisi per quella che si rivelerà la giusta strada. Il tutto senza una parola ed avendo bene l’accortezza di non dire nulla. Forse la guida voleva stare davanti, posso anche capirlo ma un’indicazione in montagna non si rifiuta mai.
Ps Comunque alla fine della salita gli avremo dato almeno due ore.


Questo comportamento e' sicuramente poco piacevole ma di nuovo non mi sorprende piu' o meno per le stesse ragioni esposte sopra. Che ne sa la guida di chi siete voi ? e se poi passando davanti su suggerimento suo vi incasinate e ostacolate la guida con cliente ? Se io fosse il cliente penserei che la mia guida forse e' poco sgamata e magari non ci vado piu' con lui.

Gli avete dato due ore ? bene. E se fosse stato lui a darvele a voi 2 ore non avrebbe avuto ragione lui ?

Ciao
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LorenzOrobico



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Residenza: Trescùr (BG)

MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 9:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Interessante discussione.

Non credo sia giusto giudicare in blocco la categoria delle guide perche` si rischia veramente di fare di un erba un fascio come quando vai all'estero e Italia = mafia pizza e mamma...

Le situazioni di affollamento in montagna fanno emergere la maleducazione e la mancanza di sensibilita` delle persone, se presente, tutto qui. Esattamente come in una coda per prendere lo skipass agli impianti. Credo anche che in questi casi una guida che e` li per lavoro abbia la tendenza ad attribuirsi una precedenza (sto lavorando, non sono mica qui per divertirmi come voi...) che non gli appartiene nel modo piu` assoluto.

Racconto un positivo episodio recente sulla Detassis in Brenta Alta:


Arriviamo all'attacco verso le 6.20, il primo della cordata che ci precede sta attaccando il primo tiro. Il secondo e` dietro un sasso a soddisfare un bisogno impellente, la corda sciolta senza alcuna sicura.
Il primo sale con grande tranquillita` mettendo qualche protezione, fischietta, non faccio neanche in tempo a pensare di fargli sicura che arriva in sosta, 35m di V, pass. V+. E` evidentemente una guida.
Arriva il cliente e parte con difficolta` sul primo passaggio vola e pendola leggermente.
Da sotto lo sorreggo con una mano sul culo e gli indico dove mettere i piedi per scaricare meglio: passa e procede. Io parto e arrivo in sosta con la guida che sta partendo.
La guida, un ragazzo giovane, simpatico e veramente forte arrampicatore si scusa con me per il fatto che ci hanno fatto un po' da tappo. Io gli dico che non c'e` problema nel modo piu` assoluto. Percorreremo poi i 2/3 difficili di via a circa un tiro di distanza. La guida avra` la premura di raddoppiare alcuni tiri per lasciarci libere delle soste indipendenti e darmi delle dritte in alcuni punti. Nel tratto chiave riusciamo anche a fare due chiacchere a 50m di distanza su quanto sia bella l'arrampicata e su quanto sia conveniente sforzarsi di tenere la linea originale del Detassis senza incorrere in strane varianti. E` stato piacevole averli davanti e ho visto una persona lavorare con passione.



Guardando l'argomento da un altro punto di vista ho sempre visto il mestiere di guida da un lato affascinante per l'idea di starsene sempre in montagna, dall'altro con l'angoscia di arrivare a farti odiare l'attivita`, oltretutto essendo sempre esposto a notevoli rischi (quest'anno sono morte diverse guide con clienti...). Insomma il rischo di trovarsi in montagna con un cliente con il solo pensiero fisso di venirne fuori al piu` presto e` elevato.
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flavio-san



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MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 9:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Fabrizio Righetti ha scritto:

Ad ogni modo ho notato che al pari dei gestori dei rifugi più gira gente e quindi soldi e più la gente è scortese e maldisposta. Non si sfugge!


mmmmmm ma no dai, questa e' opinabile, diciamo che scortesi si nasce, questo per la categoria dei rifugisti che conosco meglio.

Per le guide, ho poca esperienza perche' ne avro' viste tre o quattro in azione, ma essendo dei professionisti e' comprensibile che a volte siano un tantino stizziti, son comunque uomini.
Spero proprio che Tutti se vedono qualcuno in difficolta' offrano aiuto, che siano soli, in cordata, con dei clienti... ecc. ecc.

Flavio
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misteradamello



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Residenza: Brescia

MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 12:22 pm    Oggetto: Re: A proposito di guide alpine Rispondi citando

Climberland ha scritto:
Fabrizio Righetti ha scritto:

Primo caso:
Due guide elvetiche con un cliente ciascuno. Scendiamo da una classica ‘montagna da guide’. Calano prima il cliente e poi in arrampicata non protetta li raggiungono. Io e il Boletti scendendo con le doppie o arrampicando con un minimo di protezione andiamo alla stessa velocità. Questo giusto come cappello introduttivo. All’ultima calata prima del ghiacciaio, uniscono le loro due corde e con una bella calata da 60 m ne raggiungono la superficie. Noi in sosta ad aspettare abbiamo una corda sola, poco male, ma poter utilizzare la loro calata ci semplificherebbe le cose, anche perché loro si prendono una pausa. Invece, si premurano di ritirare velocemente le loro corde senza neanche accennare un invito ad utilizzarle.


sinceramente mi avrebbe sorpreso il contrario, ossia di offrirvi la discesa sulla loro doppia. Il paragone con i mezzi pubblici non regge a mio avviso, si tratta di due contesti troppo diversi. Considerando che:

- in montagna si va e si torna con mezzi propri e in autonomia
- la guida con cliente non e' una cordata di due amici. Io cliente pago un professionista per farmi portare a fare una salita in montagna. Pago per un servizio, in fondo.
- voi non eravate certo in difficolta'

non vedo perche' la guida avrebbe dovuto offrirvi la calata. E se voi foste stati due imbranati e vi foste incasinati ? In fondo eravate due perfetti sconosciuti. Ma anche se aveste dimostrato di essere gente che va (come nella realta' poi immagino sia accaduto) non avrebbe fatto differenza alcuna.

Fabrizio Righetti ha scritto:

Secondo caso:
Su altra montagna ma sempre io e il Boletti stiamo vagando nel buio del primo mattino alla ricerca di un passaggio tra le rocce. Una guida elvetica con cliente è a pochi metri da noi, i due stanno facendo una pausa. Passano circa dieci minuti, noi ancora non abbiamo trovato la giusta via e i due partono decisi per quella che si rivelerà la giusta strada. Il tutto senza una parola ed avendo bene l’accortezza di non dire nulla. Forse la guida voleva stare davanti, posso anche capirlo ma un’indicazione in montagna non si rifiuta mai.
Ps Comunque alla fine della salita gli avremo dato almeno due ore.


Questo comportamento e' sicuramente poco piacevole ma di nuovo non mi sorprende piu' o meno per le stesse ragioni esposte sopra. Che ne sa la guida di chi siete voi ? e se poi passando davanti su suggerimento suo vi incasinate e ostacolate la guida con cliente ? Se io fosse il cliente penserei che la mia guida forse e' poco sgamata e magari non ci vado piu' con lui.

Gli avete dato due ore ? bene. E se fosse stato lui a darvele a voi 2 ore non avrebbe avuto ragione lui ?

Ciao

Non è sempre vero quello che dici.Il fatto di non sapere con chi hai a che fare non ti mette al riparo dall'essere perlomeno umano e gentile,lasciare una doppia per altri non precludeva certo la riuscita della loro ascensione visto che erano oramai in discesa.
Ti dico questo perchè a essere di facce di tolla per non dire di merda ci vuole davvero poco.
In questo gli svizzeri non devono nemmeno sforzarsi.
Se il cliente arriva a pensare che la sua guida è poco sgamata allora ha sbagliato guida ed è meglio che cambi persona.Se poi con dei suggerimenti si ha paura di fare casini..ha bhè allora..meglio che se ne stia a casa.
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Climberland



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MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 1:29 pm    Oggetto: Re: A proposito di guide alpine Rispondi citando

misteradamello ha scritto:

Non è sempre vero quello che dici.

ci mancherebbe altro


Roberto, a me ha colpito questo "stupore" da parte di Fabrizio per il comportamento della guida nei due casi citati, che invece a me pare comprensibilissimo. E per spiegarlo ho cercato di portare, interpretazione del tutto personale, il punto di vista della guida.
Dopodiche ribadisco che tale comportamento puo' non essere condivisibile oltre che non particolarmente simpatico ma a me personalmente non mi disturba affatto.
Voglio dire, in fondo Fabrizio non ha ne chiesto di usare la doppia nel primo caso e neppure ha chiesto quale fosse la via giusta da seguire nel secondo!

Da qui a generalizzare su quanto sono stronze le guide veramente ci passa l'oceano pacifico (e qui sto estremizzando)
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DOME65



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MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 1:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo di non fare di tutta l'erba un fascio,conosco alcune guide e ritengo che siano delle persone appassionate del loro lavoro professionali e diponibili,mi è capitato di superarne una in via che scherzosamente mi ha detto :
se ti trovo davanti a darmi fastidio paghi da bere a me e ai miei due clienti,
mi è anche capitato in svizzera che una guida utilizzasse la sosta fatta da me con delle fettuccie senza ne salutare ne chiedere il permesso e soprattutto senza recuperarmi il materiale anche dopo gentile richiesta, costringendomi a ritornare sui miei passi x recuperarlo.Non cè lo con gli svizzeri,ma solo con i maleducati.
x quanto riguarda l'episodio della doppia ritengo che la guida (o alpinista di turno ) non possa essere definito maleducato x un episodio cosi'.
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Fabrizio Righetti



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MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 2:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Nonostante concordi, almeno in parte, con le analisi fatte da alcuni di voi mi rimane una sensazione un po strana, come un retrogusto amaro che non riesco a capire a cosa sia dovuto. Ripeto alcuni atteggiamenti poco gradevoli non sono solo di alcune guide alpine ma anche degli alpinisti 'normali' quindi il tutto dovrebbe rientrare nella normale analisi statistica visto che siamo tutti esseri umani. Ma faccio fatica ad accettarlo, mi sembra ci sia una predisposizione. Predisposizione non caratteriale ma culturale e cioè una volta che sei G.A. rischi in qualche modo di porti nei confronti degli altri frequentatori in modo diverso. E' come se subissi una metamorfosi, ora sei un professionista e come tale ti devi comportare: meno spazio ai sentimenti e più resposabilità ed analisi delle situazioni. Se non lo fai rischi per te e per chi accompagni.
Come ha detto qualcuno il fatto di essere in montagna per lavorare e non per divertirsi può essere un motivo per cui alcune guide si sentono autorizzate a certi comportamenti. Inoltre il fatto di essere dei montanari del luogo e quindi dei locals secondo me porta inevitabilmente a sentirsi un po padroni.
O forse siamo noi che diamo troppa importanza a quella patacca, che non abbiamo, e quindi in qualche modo cerchiamo di ridimensionare il loro valore alpinistico cercando altre manchevolezze.
Come sempre in questi casi non esce mai un messaggio univoco. Sarebbe bello che qualche G.A. che frequenta il forum portasse le sue esperienze, magari avendo notato nei cosidetti alpinisti della Domenica atteggiamenti simili.
Fabrizio
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misteradamello



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MessaggioInviato: Ven Ago 28, 2009 10:21 pm    Oggetto: Re: A proposito di guide alpine Rispondi citando

Climberland ha scritto:
misteradamello ha scritto:

Non è sempre vero quello che dici.

ci mancherebbe altro


Roberto, a me ha colpito questo "stupore" da parte di Fabrizio per il comportamento della guida nei due casi citati, che invece a me pare comprensibilissimo. E per spiegarlo ho cercato di portare, interpretazione del tutto personale, il punto di vista della guida.
Dopodiche ribadisco che tale comportamento puo' non essere condivisibile oltre che non particolarmente simpatico ma a me personalmente non mi disturba affatto.
Voglio dire, in fondo Fabrizio non ha ne chiesto di usare la doppia nel primo caso e neppure ha chiesto quale fosse la via giusta da seguire nel secondo!

Da qui a generalizzare su quanto sono stronze le guide veramente ci passa l'oceano pacifico (e qui sto estremizzando)

Ti ho capito bene.La Svizzera l'ho girata bene e i miei incontri con la fauna locale sono oggetto di digressioni comiche,ma non sono stato mai prevenuto nei loro confronti.
Non generalizzo affatto,semmai puntualizzo: non èc he loro sono stronzi, è che sono Svizzeri! Laughing Laughing
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LM81



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MessaggioInviato: Lun Ago 31, 2009 11:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti !

La mia esperienza con guide alpine è stata (quasi) sempre positiva.
Ho fatto scuola (ghiaccio, alpinismo e scialpinismo) con le GA Yuri Parimbelli e Giuseppe Bianchetti e devo dire che mi sono trovato molto bene sia a livello didattico che a livello umano (molte volte quando necessito di consigli e informazioni li disturbo e loro mi rispondono sempre).
Inoltre per la mia prima esperienza dolomitica mi sono affidato alla GA Daniele De Candido ed anche li mi sono trovato molto bene.

In montagna non da cliente ho incontrato altre guide alpine (lombarde,trentine,venete e anche due anziane guide svizzere) e con loro mai nessun problema e sempre gentili e disponibili.
Con Carrara, conosciuto in via, siamo andati a fare quattro chiacchere in un bar dopo la Presolana.
Ottima persona.

L'unico neo della categoria sono le GA di Cogne : due mail per sapere le condizioni di alcune cascate e nessuna risposta... della serie 'domandare è lecito, rispondere è cortesia'... anche perchè c'erano appena stati degli incidenti gravi in zona e volevamo andare via informati.

Comunque quando dovrò fare qualcosa di nuovo di cui non possiedo abbastanza nozioni sicuramente per la mia formazione la mia scelta ricadrà sempre sulle guide alpine.
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