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3 giorni nel mare di granito... Roma!

 
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Autore Messaggio
Eva K



Registrato: 14/10/08 11:29
Messaggi: 1109
Residenza: ex rovatese... ora a Milano (sigh)

MessaggioInviato: Lun Ago 24, 2009 9:14 pm    Oggetto: 3 giorni nel mare di granito... Roma! Rispondi citando

Finalmente, dopo la meteo incerta e le previsioni poco rassicuranti del we, il 12 agosto si parte per Bagni di Masino!
La prima volta da quelle parti, e l'effetto è davvero sorprendente.
Comunque, arriviamo a S. Martino intorno alle 8, e parcheggiamo in un ameno parcheggio confinante con una discarica a poche centinaia di metri dal famoso celeberrimo bar Monica. Visto che manca 1 ora al passaggio del bus per i Bagni, approfittiamo di un passaggio da un'auto di escursionisti e in breve ci carichiamo dei nostri cammelli sulle spalle (rispettivamente 17 e 12 kg, addobbati di spezzone di corda, ramponi e picca... si sa mai che venga in mente di salire qualche cima).

In poco più di due ore, gli ultimi metri con la lingua alle ginocchia, arriviamo al rifugio Omio. A una mezz'ora dal rifugio, la prima folgorazione visiva: il panorama, uscendo dal bosco, si amplia d'improvviso sulla Valle dell'Oro a sinistra e sulla Val Porcellizzo a destra.... una qualche panoramica e un paio di zoomate non possono mancare



Giunti all'Omio, dopo uno spuntino, molliamo i cammelli in camera e belli leggeri saliamo al Passo Ligoncio, e, già che ci siamo, alla base della Sfinge, dove diverse persone arrampicano... spiace un po', ma mettiamo tutto in conto per un futuro.

Dal Passo Ligoncio verso la Val Codera


La Sfinge

La sera ci attende un piatto (con bis Laughing ) di strepitosi pizzoccheri
il mattino seguente ci incamminiamo verso il Passo Barbacan, e in circa tre ore siamo al rifugio Giannetti. Dopo un rapido consulto decidiamo di non salire al Cengalo... ancora non me la sento per via del piede che soffre una distorsione da 5 settimane e non passa: temo la discesa soprattutto mi crei problemi. In ogni caso ci concediamo una bella sosta al Giannetti, ammirando i giganti granitici alle sue spalle


Verso il passo Barbacan


Dopo il passo... verso i giganti



Ammirata tanta bellezza, bevuto un tè e soprattutto mangiata una tavoletta di cioccolato che neanche l'oro Evil or Very Mad , ci incamminiamo verso il Passo Camerozzo. Aspro e tosto, ci accoglie nell'ombra, con i suoi massi da risalire, e l'ausilio di qualche catena, cui ci leghiamo, soprattutto in discesa (tra parentesi, poche ore prima del nostro passaggio, ancora non lo sapevamo ma un escursionista svizzero era precipitato mortalmente mentre scendeva.... )

In salita verso il passo


La discesa, non difficile ma decisamente esposta

La tappa di oggi prevede di pernottare al Bivacco Molteni, situato nel centro della valle del Ferro, in una stupenda conca e molto ben allestito. Condividiamo il bivacco con 4 simpatici alpinisti che andranno poi a esplorare una via sul Cavalcorto, 2 ragazzi che rientrano da un'avventura sul Cengalo, e 2 escursionisti francesi... ci stringiamo ma ci si sta.


la cucina del bivacco

La mattina, salutata una marmotta e un gregge di pecore (una mi ruba un bastoncino e tocca correre su per i massi a recuperarlo), si parte per l'ultimo giorno di trek, verso il Passo del Qualido. A seguire, passo dell'Averta e discesa-risalita-attraversamenti vari fino al rifugio Allievi (boh sarà il peso del cammello o la stanchezza ma dall'Averta all'Allievi mi pare un'eternità!). GIornata splendida, che consente di godere del connubio granito-acqua della valle del Ferro... la serata piacevolissima e questi panorami sono indimenticabili


Acqua in valle del Ferro


Il mare di granito


Ultimi metri verso il Passo Qualido


Dal Passo dell'Averta, verso il rifugio Allievi


La vera padrona di casa.

Sostiamo nei pressi del rifugio, ci rifocilliamo, e nel primo pomeriggio scendiamo. Il sentiero, lungo e tranquillo, ci porta in Val di Mello, che vedo per la prima volta (vergogna!), non l'immaginavo così amena!!! Prima di scendere, una sosta al torrente, dove possiamo rinfrescarci un po'. Peccato per il temporale serale,altrimenti il programma avrebbe previsto una notte in tenda e conseguente svacco riposante in valle il giorno dopo... ma si tornerà in autunno, per qualche via!
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[...] strade che si sgretolano sui "deserti dell'irrazionale", balzano nella dimensione dell'instinto, si polverizzano nell'infinito deserto della creazione. (I. Guerini)

il mio blog: http://evak.altervista.org
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leo



Registrato: 25/02/08 21:43
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Residenza: 3gasio

MessaggioInviato: Lun Ago 24, 2009 10:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non vale, a voi il temporale è arrivato dopo 3 giorni Twisted Evil ......... Laughing Laughing

.....eeee ma prima o poi ci torno pure io Mr. Green Mr. Green
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Isa



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MessaggioInviato: Mar Ago 25, 2009 10:29 am    Oggetto: Rispondi citando

Grandi!
per il momento mi limito a stare nella vallata
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un passo dopo l'altro si arriva lontano
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Eva K



Registrato: 14/10/08 11:29
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MessaggioInviato: Mar Ago 25, 2009 8:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me è una traversata che merita... a volte "sacrificare" (si fa per dire) un we alla roccia per un trek di questo tipo, ti porta in una dimensione in cui tutto è ampio, imponente, maestoso.

Ammetto che se non mi fossi dovuta fermare per forza per qualche settimana dall'arrampicata, forse non avrei dedicato 3 giorni delle ferie a questo trek, ma magari avrei puntato diretta per qualche via (beh per quelle in valle non ho il grado... sarei comunque salita magari alla Sfinge Wink ), bella, ma fuori dal contesto generale.

Ma sciropparsi dislivello e zaino, e attraversare così tante vallate, vedere così tanto... beh ha un fascino enorme!! Soprattutto se non si è mai stati in zona!
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