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rozzoschi
Registrato: 12/01/09 22:32 Messaggi: 217 Residenza: LECCO
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Inviato: Lun Mag 04, 2009 9:59 pm Oggetto: Cima della Bondasca- 2 Maggio 09 |
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Era dal 23/03/2008 che l'aspettavo. Aspettavo che gli sfizzerotti rendessero meno devastante l'ascesa garantendo l'accesso fino a Laret con l'auto. Ho aspettato invano. Fino a metà giugno le ruspe la faranno da padrone sulla carrareccia causa ripristino ciglio stradale e non solo. E allora come fare..spezzare in due giorni la gita non è fattibile..e poi visto il bollettino con rischio 3 oltre i 2300 m è necessario percorrere la discesa presto il mattino..poi l'idea perchè non accedere a laret in bici, il mio mezzo di trasporto preferito (soprattutto in discesa)?? Caspita il bici-sci alpinismo non è una tecnica molto collaudata, specialmente su un percorso che prevede un dislivello di 400 metri per 3 km e rotti di sviluppo..tuttavia se ben pianificata la gita può diventare una vera avventura. E così è stata Nel dettaglio: partenza da Lecco ore 3.30 con vento forte da Nord davvero poco incoraggiante. ore 4.40 partenza con il frontalino da Bondo mentre il tempo sembrava volgere al peggio. Molto caldo alla partenza (16°C), la strada si è rivelata un'ottimo riscaldamento con incontri ravvicinati molto divertenti (avvistate una trentina di rane chissà dove dirette ), nell'attesa che le tenebre lasciassero il posto al magnifico panorama. Ore 5.40 dopo opportuno set-up (bici legata ad un larice sotto la strada e abbandono pesi inutili per la salita-vedi scarpe da tennis) sbaglio strada E sì non procedo lungo il vicino sentiero, bensì decido di attraversare subito il doppio e gonfio rivolo in quanto alla disperata ricerca di calpestare quanto prima della neve. la scelta si rivelerà felice, in quanto dopo un apprezzato ravanage (le avventure per definirsi tali devono presentare numerose difficoltà da superare), calzo subito gli sci e via verso la tanto agognata meta. Accidenti fino alla fine dei larici in prossimità della nord del cengalo, le difficoltà sono state notevoli in quanto il mancato rigelo rendeva la salita effettuata più a braccia che con le gambe. Tuttavia avvisto il rifugio. Finalemte arriverò puntuale al rendez-vous con i soci del cai Lecco. Si l'idea era di incontrarci in cima alla morena sx del ghiacciaio della Bondasca alle 7.00. E alle 7.00 io ero là puntuale come un orologio sfizzero!!! Ma i compagni-?? Dove cazzo sono. Gli igloo costruiti sembrano deserti e della loro presenza nemmeno l'ombra. Mi scappa qualche parolaccia. Caspita la solitaria si rivelerebbe eccessivamente dura e poco intelligente soprattutto per un profona della val bregaglia come il sottoscritto. Decido di non prendere troppo freddo e proseguo il cammino per cercare di avvistare almeno la cima. Anche quest'anno sarà un'utopia. Non voglio infatti rischiare. Da solo, se succede qualcosa rischio di fare la fine di Oetzi. Poi la sorpresa Lassù a circa 2/3 del ghiacciao la sagoma dei soci si staglia decisa. La scarica di adrenalina/di euforia mi porta a decidere di raggiungerli. E così sarà. Alle 10.15 raggiungo la cima. Gelo, vento e solitudine (e sì, di nuovo) mi portano a girare velocemente i tacchi e raggiungere velocemnte la sciora. Ritrovo gli amici alle 11.30 dopo una sciata scandalosamente pessima ( freddo e croooooooooosta le cause) sul ghiacciaio e decidiamo di scendere il prima possibile verso Laret in quanto numerose sono le scariche che si osservano dai pendii rivolti ad est. Dasl rifugio però la goduria più guduriosa: firn e polenta taragna, di quella bergamasca tutta gialla ancora prima di diventare dura in superficie...e alle 12.15 a Laret. Qui rendo pan per focaccia ai soci lasciandoli al ritorno a piotte a Bondo che dopo una discesa del genere può risultare letale. che dire??? Giornata di gran soddisfazione, forse causa il marcato rischio valanghe, la salita in solitaria in ambiente completamente nuovo, la necessiytà di tornare presto non mi han fatto godere appieno della solitudine e del selvaggio che solo in questi posti si può respirare!! E poi...chissenefrega della polvere....piutttosto della calca sul percorso del Mezzalama meglio la crosta...
Alla prossima |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Lun Mag 04, 2009 10:10 pm Oggetto: |
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e ma che brutto carattere , la solitudine no, la calca del mezzalama no, te se mai cuntènt!!
La prossima volta vogliamo le foto però, almeno della polenta  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Mar Mag 05, 2009 8:09 am Oggetto: |
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Ciao,
Complimenti per la bella avventura e per come l'hai saputa ben raccontare. Per me le parole che hai scritto son state più che sufficienti, le foto quasi non servono e poi che me frega io la Bondasca so come è fatta
Fabrizio |
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angelo71
Registrato: 12/03/08 19:50 Messaggi: 538 Residenza: Ualtellina (quella bassa per�)
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Inviato: Mar Mag 05, 2009 9:00 am Oggetto: |
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complimenti per la salita e per il racconto.
purtroppo non ci sono ancora potuto andare quest'anno, ci farò un pensiero adesso che son tornato dalla trasferta in terra di nørrona.
ciao a.
p.s. mi raccomando, le foto non metterle  _________________ http://flickr.com/photos/smaroon/sets/
la vita è troppo bella per sciare male. |
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fiore
Registrato: 13/02/07 00:57 Messaggi: 843 Residenza: Ranica (potalandia)
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Inviato: Mar Mag 05, 2009 11:34 am Oggetto: |
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angelo71 ha scritto: |
p.s. mi raccomando, le foto non metterle  |
e le tue ?....non le metti ?
@roz: scusa l'ot  _________________ andate in giro invece di dir cazzate ! (by Dom) |
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michelealebardi
Registrato: 25/04/07 17:32 Messaggi: 1022 Residenza: sarnico
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Inviato: Mar Mag 05, 2009 8:35 pm Oggetto: |
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bellissimo racconto,
peccato che non ti sei goduto la solitudine in quei magnifici posti  |
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