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		| espo 
 
 
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 Residenza: dalla dolomia al mondo
 
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				|  Inviato: Mar Nov 25, 2008 9:19 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | airborne ha scritto: |  	  | 
 però, almeno dalle mie parti, è difficile dire che si occupi troppo del mantenimento della montagna...
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 i soliti cosi all'italiana. al centro fan belle parole e in periferia fan brutti fatti. tutti assieme fan .....
     
 
 va beh ci siam capiti
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 roccia fiocca birra e gnocca
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		| gimidar 
 
 
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				|  Inviato: Mar Nov 25, 2008 9:25 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | espo ha scritto: |  	  |  	  | grigna ha scritto: |  	  |  	  | espo ha scritto: |  	  | beh è come tutti i rifugi e da regolamento 
 diciamo che il cai non dovrebbe ospitare i non soci nei suoi rifugi.
 
 come fanno gli scozzesi. che se non sei socio del bmc non entri. manco se hai una gamba rotta
 
 
 
    gran persone gli scozzesi e i loro rifugi son veri rifugi | 
 
 a me è la prima volta che capita di leggere un cartello del genere.Certo, sono appena 15 anni che vado in giro ma penso di averne già girati parecchi di rifugi.  E se in montagna bisogna fare la distinzione tra uno che ha una tessera in tasca e uno che non ce l'ha, siamo alla frutta. E' una cosa che va al di là dell'etica della montagna dove la reciprocità e l'uguaglianza dovrebbero essere gli unici valori in campo.
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 assolutamente non vero.
 
 un socio cai paga una quota annua della tessera, una quota importante per il mantenimento dei rifugi. è giusto che ci sia distinzione.
 
 uno dei problemi del cai è proprio la non distinzione fra soci e non soci.
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 quoto espo
 è il problema generale delle associazioni in italia
 se uno paga una tessera annuale contribuisce tanto o poco non conta al rafforzamento dell'associazione che nel caso del cai dovrebbe occuparsi di montagna
   quindi se ci son strutture del cai è giusto privilegiare gli iscritti che mettere sullo stesso piano  anche quelli che vi entrano solo al momento del bisogno ........
 fermo restando il principio che il rifugio DEVE ESSERE APERTO  x tutti ...tesserati e non
 
 amen
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 “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”
 (M. Proust)
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		| espo 
 
 
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 Residenza: dalla dolomia al mondo
 
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				|  Inviato: Mar Nov 25, 2008 9:44 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | gimidar ha scritto: |  	  | 
 fermo restando il principio che il rifugio DEVE ESSERE APERTO  x tutti ...tesserati e non
 
 
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 e perchè?
 
 se quel rifugio fosse casa mia (o tua è =) dentro ci entrerebbe solo chi voglio io.nessuno di quelli che passano davanti a casa mia pensano di entrarci. a meno che non siano miei amici. i rifugi sono del cai. quindi dovrebbero essere usati soli dai soci. come succede in diversi posti. scozia ad esempio. ti assicuro che il bel tempo del ben nevis in inverno è peggio del brutto da noi. eppure nessuno si sogna di entrare, e a nessuno è permesso entrare, se non in caso di pericolo di vita. il rifugio è a esclusivo uso dei soci del club.
 
 ed è un rifugio non una bettola.
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 roccia fiocca birra e gnocca
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		| furbo 
 
 
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				|  Inviato: Mar Nov 25, 2008 10:26 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | espo ha scritto: |  	  |  	  | gimidar ha scritto: |  	  | 
 fermo restando il principio che il rifugio DEVE ESSERE APERTO  x tutti ...tesserati e non
 
 
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 e perchè?
 
 se quel rifugio fosse casa mia (o tua è =) dentro ci entrerebbe solo chi voglio io.nessuno di quelli che passano davanti a casa mia pensano di entrarci. a meno che non siano miei amici. i rifugi sono del cai. quindi dovrebbero essere usati soli dai soci. come succede in diversi posti. scozia ad esempio. ti assicuro che il bel tempo del ben nevis in inverno è peggio del brutto da noi. eppure nessuno si sogna di entrare, e a nessuno è permesso entrare, se non in caso di pericolo di vita. il rifugio è a esclusivo uso dei soci del club.
 
 ed è un rifugio non una bettola.
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 ... ed io che ho sempre pensato al rifugio come un punto di riferimenmto, soprattutto in caso di brutto tempo... insomma come se fosse... un rifugio. Il fatto che stia lassù col permesso "tacito" di tutti a me pare una conseguenza logica che tutti possano accedervi. Ovviamente i costi vanno sostenuti e non trovo niente di male nel chiedere una piccola tassa per i servizi. Come se fosse un coperto al ristorante. Ma la distinzione fatta dal cartello è di dubbio gusto.
 
 In ogni caso per tagliare la testa al toro potremmo organizzarci così: visto che il rosso va al brioschi tre volte la settimana lo si potrebbe caricare di legna a nome degli on-icers e così anche noi entriamo gratis
  CAIni e non... _________________
 La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
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		| gimidar 
 
 
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				|  Inviato: Mar Nov 25, 2008 10:34 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | espo ha scritto: |  	  |  	  | gimidar ha scritto: |  	  | 
 fermo restando il principio che il rifugio DEVE ESSERE APERTO  x tutti ...tesserati e non
 
 
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 e perchè?
 
 se quel rifugio fosse casa mia (o tua è =) dentro ci entrerebbe solo chi voglio io.nessuno di quelli che passano davanti a casa mia pensano di entrarci. a meno che non siano miei amici. i rifugi sono del cai. quindi dovrebbero essere usati soli dai soci. come succede in diversi posti. scozia ad esempio. ti assicuro che il bel tempo del ben nevis in inverno è peggio del brutto da noi. eppure nessuno si sogna di entrare, e a nessuno è permesso entrare, se non in caso di pericolo di vita. il rifugio è a esclusivo uso dei soci del club.
 
 ed è un rifugio non una bettola.
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 esasperi il concetto
   si chiama rifugio e non club privèè ( altrimenti ci sarebbe la fila
    ) quindi è lì e va utilizzato MA è giusto differenziare i soci dai non soci 
 e non dirmi che rifugio vuol dire solo in caso di assoluta necessità
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		| leo 
 
 
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				|  Inviato: Mar Nov 25, 2008 11:57 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | espo ha scritto: |  	  | i rifugi sono del cai. quindi dovrebbero essere usati soli dai soci. come succede in diversi posti. scozia ad esempio. | 
 
 e allora nei rifugi privati? entra solo chi vuole il gestore? gli scozzesi facciano quello che vogliono,ma a me pare una stronzata
 
 inoltre il socio avrà sconti, agevolazioni e quant'altro, ma far pagare per entrare a scaldarsi mi sembra un'ulteriore stronzata
 
 poi se qualcuno vuole aiutare a far trasporti a spalla conosco io un bel rifugietto
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 “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”
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		| pe 
 
 
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				|  Inviato: Mer Nov 26, 2008 8:40 am    Oggetto: |     |  
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				| Non condivido il cartello del gestore.............. 
 Non condivido i soci cai che si presentano in un rifugio (cai) e pretendono lo sconto sul the caldo........la dimostrazione che la tessera viene fatta solo per avere delle agevolazioni........e non per partecipare alle attività della sezione!
 
 In un rifugio, secondo la mia esperienza, possono entrare tutti, soci e non, basta che siano rispettosi delle regole non scritte ma che sono legate al buon senso.
 
 Nel rifugio che frequento ho visto comitive che si siedono e che fanno merenda con quello che si sono portati da casa, magari ti bevono "solo" un caffè però ritornano.....certo il gestore non è felicissimo ma fa parte del gioco!
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		| espo 
 
 
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				|  Inviato: Mer Nov 26, 2008 10:04 am    Oggetto: |     |  
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				|  	  | gimidar ha scritto: |  	  | e non dirmi che rifugio vuol dire solo in caso di assoluta necessità
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 io ho solo riportato quello che fanno in scozia, dove tutti trovano normale quel modo di fare.
 
 il punto è che i nosri rifugi, per lo +, non sono rifugi ma bettole e o alberghi con quello che ne consegue.
 
 ovviamen te è un problema generale di gestione e non di accesso o meno ai non soci, che cmq è giusto paghino se non consumano
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 roccia fiocca birra e gnocca
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		| guidoval 
 
 
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				|  Inviato: Mer Nov 26, 2008 11:15 am    Oggetto: |     |  
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				|  	  | espo ha scritto: |  	  | a me il cai sta sul cazzo e lo contesto sempre proprio perchè si occupa troppo di mantenimento della montagna e di far tessere e per nulla degli alpinisti.
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 Sembra anche a me. Tranne in parte che per il mantenimento della montagna- che però solo per certi aspetti dovrebbe essere compito suo- e che invece fa solo a parole. Anzi nei fatti conduce anche attività che danneggiano chi vive in montagna. Non penso solo all' ambientalismo da salotto, ma anche alle troppe patacche. Anzi è un patacchificio / commissionificio / poltron(cin)ificio. E un mostro di burocrazia similsovietica. Mi spiace, quando penso al lavoro volontario e alla passione di un certo tipo di soci, categoria ancora presente nonostante tutto.
 I primi  viaggiatori / alpinisti inglesi sulle Alpi erano meno estranei alle Alpi di quanto lo sia il Cai oggi.
 
 Quel cartello è probabilmente nei limiti del regolamento anche se per un pelo. Mi sembra giusto che ci siano differenze di tariffa tra soci e non soci. Do' anche per scontato che il Cai, quando la commissione rifugi stila regolamenti e tariffe, sappia il fatto suo (dato che dispone di un notevolissimo foro legale) in relazione ai suoi finanziamenti pubblici che neanche l'ultima finanziaria ha tagliato. E che quindi lo autorizzano/obbligano anche nei confronti dei non soci.
 Il punto è che quel cartello fa schifo
  fa girare le palle da tanto è maleducato nei confronti di chi lo legge compresi i soci col bollino in regola. Bell' operatore  turistico il gestore  anche se in linea col tasso di maleducazione nazionale ( premessa valida sempre:  ESCLUSI I PRESENTI, neh? ) Fatto bene a non dargli una lira e a segnalarlo al Cai Mi
  ma capiranno? |  | 
	
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		| mame 
 
 
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				|  Inviato: Mer Nov 26, 2008 1:13 pm    Oggetto: |     |  
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				| Un mesetto fà ero salito in cima al Grignone e avevo notato il cartello: all'inizio non c'ho rimuginato forse perchè per me ininlfluente dal momento che io in quel rifugio non ci entro da anni, mi fa schifo solo a vederlo  e per non parlare dell'accoglienza nell'ultima occasione in cui ho varcato la fatiscente porta. (ma avete poi notato lo stato a mò di simildiscarica abusiva abbandonata sul retro, per intenderci  tra la croce e il rifugio ? Da non crederci che una persona possa soggiornare anche per poco tempo in tale incuria!) 
 Certo che il cartello ora che ci ripenso è veramente offensivo e incivile a maggior ragione perchè collocato in quota e al termine di una salita non proprio berve e affrontata anche da escursionisti occasionali.
 
 Per quanto riguarda il CAI...no comment... con me sfondate una porta aperta
 
 Ciao
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