Pic d'Asti - cresta SE

[Fed7]

Bella montagna di 3220 mt. in val Varaita. Un po' nascosta, infatti dal fondo valle non si vede.
Ma risalendo la strada per il colle dell'Agnello superata la "casermetta" ecco che alla vostra destra appare ... isolata .. questa stupenda montagna: una piramide!!

La stagione volge verso l'autunno, ma le idee son sempre tante .... no troppe ... non so nemmeno come mi sia tornata in mente questa salita. Forse perché avevo talmente tante cose per la testa che alla fine .. con prepotenza è uscita questa

Venerdì sera "recupero" la Manù a Tortona.
Sabato mattina ho anche una esercitazione col soccorso: Gavi! Ci sono alcuni allievi nuovi da "testare" ....

Finiamo poco dopo mezzogiorno.
È ora della "pappa" .. per questo scelta una locanda a Gavi ci concediamo un meritata pausa

Io e la Manù dopo il pranzo voliamo a casa. Cambio di attrezzatura e via verso la val Varaita.

Il rifugio Savigliano è chiuso ..... beh, chiuso per gli altri .. ma per non disturbare oltremodo ci fermiamo a cena a Sampeyre ... bel ristorantino tranquillo.
Alle 21 siamo da Romeo.
Scambiamo due parole. Mi dice che la strada per il colle è chiusa da qualche gg ... poco male ... poi parliamo di una via sulla S del Pic e dei sui progetti. Infine mi da anche le relazioni delle vie nuove aperte nei pressi del colle dell'agnello
Il rifugio è anche bello caldo ... siamo stati proprio bene
Tanto bene che stavamo per dimenticarci che bisognava spostare le lancette dell'orologio

Il mattino ci regala un alba straordinaria ......... e mentre noi ci beavamo Romeo preparava le colazioni: è un grande!





Partiamo dal rifugio poco dopo le 8.
Superiamo Chianale e ci fermiamo poco dopo .... tanto per capirci .. dove parte la traccia per "I Pachidermi" e la "Valeria".
La via (dicono) ha qualcosa di III .. che porto? Una mezza, due chiodi, tre rinvii e qualche cordino.
Potrebbe esserci neve e ghiaccio .. ma il tratto "di avvicinamento" è molto lungo quindi .. scarpe basse!
Ci mettiamo in marcia .. saranno le 8.45.



Seguiamo la strada ... ma dove si può si taglia.



Raggiunto il laghetto (un'ora e mezzo di cammino) facciamo una breve pausa.
Di qui iniziamo a risalire il ripido versante sud .. pietraie .. pietraie .. e ancora pietraie .... alle 12.30 circa raggiungiamo il colle.
Davanti a noi due cordate.
Mangiamo e ci prepariamo con calma.

Indossato l'imbrago e preso quel poco che avevo attacchiamo.
Sui primi due tiri c'è neve e ghiaccio.
Bisogna muoversi con cautela. Le mie scarpe ottime su roccia sono "allucinanti" su erba e ghiaccio ........ suola troppo liscia.
Ad ogni modo il grado è basso.
La temperatura non proprio alta .. han tutti freddo le mani .. beh, non tutti
La povera Manù nonostante i due paia di guanti viene colpita da una bella "bollita" ... ci vorrà un po' perchè le povere ditina recuperino un po' di calore.
Dopo il secondo tiro usciamo al sole .. e tutto cambia. La roccia non è un granché .. ma tant'è ... c'è una vista sul Viso che è unica. Ma lontano .. ci sono anche il Rosa e il Cervino

Con un lungo traverso e altri 3 tiri siamo in vetta ... minuscola vetta.
Non ci fermiamo molto ... è tardi ... quindi fatte le foto di rito e mangiato qualcosa iniziamo la discesa.
Per essere un po' veloce .. calo la Manù fino in sosta .. e poi io scendo disarrampicando.
Facciamo soltando una breve doppia di 25 mt.
Raggiunto il colle e rifatti gli zaini ripartiamo. Solo le 15.20!
Discesa lunga .. ma il cielo terso e le ultime ore di luce ci regalano scorci unici .... anche se ... tutta quella strada asfaltata mi stava rompendo assai
Alle 17.20 .. dopo due ore esatte .. raggiungiamo l'auto.

Prima di scendere a valle ripassiamo da Romeo .. e ovviamente .. da Roggero


la pietraia


in vetta


in vetta col Viso alle spalle





in discesa: in secondo tiro ...


sempre in discesa e sempre il secondo tiro


in discesa


ultime luci ....




P.S: update - 20cm di neve dal Colle dell'Agnello http://france.meteofrance.com/generated/integration/img/produits/mont/niv7j_ASTKVF75FH9.gif
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�Quello che conta non � tanto arrampicare in fretta, ma per tanto tempo� (Georges Livanos)

[LorenzOrobico]

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