Aiguille d'Argentiére a la journee

[Fabrizio Righetti]

Ciao a tutti,
Spesso gli occhi son più grandi della bocca, è ciò che accade quando affamati si va a fare la spesa al supermercato. E lo stesso approccio lo si ha quando si deve decidere la propria meta: si vorrebbe fare tutto, ma non si può e forse è meglio così.
Io e Stefano lasciamo Milano nel traffico cittadino del Venerdì sera ma nonostante ciò in breve siamo già tra le montagne. Il viaggio è lungo ma è sempre una buona occasione per parlare e rilassarsi. Arriviamo a Martigny ed ormai non manca molto alla nostra meta. Passando da Trient e da Vallorcine ormai immerse nel buio della notte mi ritornano alla mente i magici momenti della UTMB; una volta tanto vedo Argentiére come un punto di partenza e non come un traguardo. E’ ormai mezzanotte quando ci sistemiamo in una bella radura al margine della foresta, ci rimane solo uno scampolo di sonno prima della sveglia. Mi addormento con la mente ed il cuore pieno di attese per l’indomani.
L’indomani non si fa attendere ed alle quattro ci svegliamo.
Partiamo una mezz’ora più tardi illuminando il terreno di fronte a noi con la fredda luce dei led, ed in breve raggiungiamo la neve. Con gli sci saliamo regolari senza strappi, oggi dovremo arrivare in cielo, non conviene correre.
L’alba ci coglie alla Croix de Lognan ma è piuttosto anonima.
Poi ad un certo punto, come di incanto, ecco la meraviglia: Verte, Les Droites, Les Courtes, Triolet e più in là ancora il Dolent, tutti allineati come tante sentinelle a guardia del ghiacciaio. La natura qui ha usato solo tre colori: il blu, il bianco ed il rosso ma il quadro che ne è uscito è un capolavoro.
Quando deviamo alla nostra sinistra abbandonando il Glacier d’Argentiére l’orizzonte di colpo si chiude, le alte pareti rocciose che accolgono il Glacier du Milieau lasciano poco spazio al cielo e a tutto il resto. E quel poco spazio che rimane viene occupato con prepotenza dalla Verte. Come le mitologiche sirene che tentavano Ulisse con la dolcezza del loro canto, così la Verte ci chiama a sé. Ma lei non ha voce è solo luce.
Si sale ed ormai il Glacier d’Argentiére è giù in fondo sopra di noi solo una linea netta a separare il bianco dal blu.
Ormai è quasi fatta, pochi passi ancora e avremo il nostro regalo.
L’abbraccio arriva liberatorio come spesso accade ed intorno a noi è solo il cielo…..
Il resto è antologia.
Fabrizio

Il versante settentrionale della Verte


Verso meridione, un po in disparte Les Courtes


Stefano a 3300 m di quota sul Glacier du Milieau


Il pendio finale che permette di salire all’Aiguille d’Argentiere


Alla terminale


In salita sulla rampa nevosa


Il Dolent segna il confine con le nubi


Il premio


Panorami alpini


Discesa nella parte alta del Glacier du Milieau


Siamo nella leggenda


Il circo di Argentiére


E’ fatta!

[simo il 4]

che roba e che posti!!!
COMPLIMENTI!!!!!!!
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salire e perdersi nell'immenso

[Franz]

Che gamba!
Perbacco!

Il risveglio in tenda nella piana d'Argentiere con le pareti delle Droites e Courtes incrostate è uno dei più bei ricordi che ancora conservo.

Il vallone della salita poi è favoloso! Un susseguirsi di curve delle pareti granitiche!
Bello!

Bravi
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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)

[grigna]

Bellissime immagini Fabrizio!
L'Argentiere penso sia una delle salite piu belle che abbia mai fatto. E' un ambiente davvero unico. Se poi si fa la cima senza impianti....

[Domonice]

Semplicemente fantastico. Cappello !
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www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa -

[homer_gio]

Gran bel gitone, che livello!
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<<< ... Gio ... >>>
"Siamo nani sulle spalle dei giganti"

[brozio]

con una delle tue gambe sarei gia più che contento...gran complimenti fabrizio e che montagne....
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se guardi bene c'è tutto!!!

infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!!

[leo]

Voto 10, immagino la tua felicità nell'aver realizzato questo tuo progetto in questo modo
BRAVISSIMI


Mamma mia che ambienti
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“quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”

[Teo]

SUPER gitona!!! complimenti a tutti e due
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ALLENARSI ....perchè allenarsi non è mai abbastanza!!!

[Fabrizio Righetti]

Vi ringrazio dei complimenti. Ci si teneva a compiere questa uscita con gli sci nel modo più onesto, senza sconti come altre volte si è fatto con altre 'montagne'. Mi aveva colpito la frase di un ragazzo che sul forum di Planetmountain aveva detto che non voleva rovinare il bel sogno di salire il Monte Rosa con una funivia e che quindi avrebbe affrontato la salita solo con i 'suoi mezzi'. Ecco penso avesse interpretato il pensiero di molti amanti della montagna. Il fatto di farla in giornata è stato un di più, per dare spazio anche all'aspetto sportivo e come al solito per conciliare anche con gli impegni di famiglia (che poi è la moglie visto che alle mie figlie glie ne può fregare men che meno).
Fabrizio

[Arno]

bravissimo Fabrizio, siete proprio stati un un bellissimo posto facendo una super gita!

poi questa volta hai portato anche la macchina fotografica .
Arno

[giò]

splendido!

[ilteo]

che bello, che posti, che stile.
bravi

[flavio]

Complimenti vivissimi Fabrizio. E ve li meritate tutti. Per la scelta, la coerenza nelle modalità di realizzazione e le capacità dimostrate e, non ultimo, per le splendide foto e didascalie apposte.
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scialpinismo, skyrunning, storia della montagna, ski roll

[zampe]

Posto fantastico il bacino dell'Argentiere. Belle immagini e gran bella gita. Qualche giorno l'anno prossimo da quelle parti conto proprio di farlo, se sarà ben innevato come ora!
Bravi e anche ottime condizioni d'innevamento vedo.

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Sottile è la linea che separa un'impresa eroica da una cazzatona