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conserva lunga/corta...corda intera/mezze corde...
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Autore Messaggio
daniele1980



Registrato: 31/05/07 17:52
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MessaggioInviato: Mar Apr 22, 2008 4:04 pm    Oggetto: conserva lunga/corta...corda intera/mezze corde... Rispondi citando

...........uu

L'ultima modifica di daniele1980 il Lun Giu 29, 2009 11:34 am, modificato 1 volta
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Mar Apr 22, 2008 4:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Nel caso specifico l'ideale e` disporre di una delle corde singole di nuova generazione, cioe` molto sottili e leggere, meglio se molto dry. Salirei di conserva con tutta la corda stesa, lunghezza ideale: 50m.
Alternativa: mezza corda dry da 60m, nel caso mi trovi a fare tratti impegnativi non previsti la uso doppia e faccio tiri da 30m.

Protezioni: metto quelle che si riescono a mettere... Wink viti se c'e` ghiaccio, roba da roccia se possibile, nulla se neve dura. Nel caso non si metta nulla tanto vale salire slegati.

E infine, aspetto piu` importante in assoluto, gli sci sullo zaino per la discesa Very Happy
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furbo



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MessaggioInviato: Mar Apr 22, 2008 4:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:

........
E infine, aspetto piu` importante in assoluto, gli sci sullo zaino per la discesa Very Happy


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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
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daniele1980



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MessaggioInviato: Mar Apr 22, 2008 4:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

dddd

L'ultima modifica di daniele1980 il Mer Ago 20, 2008 12:34 pm, modificato 1 volta
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Luca Bono



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MessaggioInviato: Mar Apr 22, 2008 6:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

mi sembra un argomento molto interessante e spesso sottovalutato, su queste situazioni "ibride" spesso regna il pressapochismo: sulle goulotte e cascate chiodi con distanza variabile a seconda del terreno delle tue capacità, su pendii moderati 30-40° vai di conserva facendo attenzione ai crepi, su pendii uniformi di neve dura e ghiaccio sui 50-60° gradi cosa fai?

di nord di questo tipo ne ho fatte un po' e posso darti la mia idea: il concetto è sempre quello di mantenere una progressione quanto + possibile rapida per ovvi motivi, ma non rinunciare alle protezioni intermedie perchè una scivolatasarebbe verosimilmente fatale, per entrambe i componenti se legati

per cui:

-in caso di una parete con tratti di ghiaccio o roccia, che permettano quindi di piazzare protezioni affidabili, il primo di cordata parte assicurato dal compagno su una buona sosta, una volta che ha piazzato due protezioni, parte anche il secondo che lo segue a corda tesa, a questo punto la cordata procede in simultanea fino a che il primo non ha terminato le protezioni disponibili, in questo caso fa una sosta, recupera il secondo e il gioco riparte da capo

-in caso di parete uniformemente innevata, con neve trasformata oppure molle ma ben pedonabile, mi pare più logico affidarsi alla sola sicurezza della progressione individuale evitando quindi di legarsi, soprattutto su pendii non ripidissimi (fino a 50°). Ovvio che questo vale solo nel caso che entrambe abbiano ottima confidenza col terreno in questione, altrimenti il secondo è legato al primo con corda sempre tesa (in discesa ovviamente il meno esperto è quello che procede per primo)

sulla corda, per pareti di neve e ghiaccio con inclinazioni sui 50-60° secondo me va bene una mezza corda da 50 m, dato che non si tratterebbe di voli ma di "scivolate", anche se poi la corda in questione magari per arrampicare non la userei più, in caso di trattenute di scivolate molto lunghe etc

in caso di tiri di corda su pareti di ghiaccio tendenti al verticale puoi doppiare la mezza

in caso di pareti con neve inconsistente e farinosa, qualcuno usa fittoni, corpi morti etc, io se me ne accorgo in tempo, giro i tacchi Laughing

su vie di cresta dove gli spigoli taglienti e le lame possono tagliare la corda e dove spesso è utile far girare la stessa attorno a prominenze varie come sicurezza, userei una mezza doppiata o meglio ancora una vecchia intera da 40 metri

chiaramente su questi terreni vale molto l'esperienza e la soggettività, e tutto va adattato alle condizioni sempre estremamente varie e mutevoli dei terreni in questione...

rilancio io con una domanda: come vi legate la corda in questi casi?

tra le molte possibilità su questo tipo di itinerari in cui si procede spesso di conserva, a mio avviso potrebbe essere ok legare la corda con l'otto in vita, come si fa per arrampicare su roccia, avvolgere un po' di asole a seconda delle esigenze di lunghezza della corda tra i 2, e bloccare con bacaiolo su moschettone all'anello di servizio,voi come fate?
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daniele1980



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MessaggioInviato: Mar Apr 22, 2008 7:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

grandissimo luca...vedo che hai colto in pieno il senso del mio topic...

era proprio basato sul fatto che in una situazione a metà tra la salita in appoggio su ghiacciaio fino a 45-50 gradi e l'arrampicata su pareti/canali oltre i 60 gradi delle quali bene o male si sa tutto...

quella 'zona franca' tra i 50 e 60 gradi è un pò ad interpretazione...

per capirci torniamo ad un esempio: il pasquale...
dico la mia:
questo canale per 3/4 ha una pendenza che arriva max verso 50gradi..qui si procede legati in conserva lunga con i due di cordata legati alle estremità della corda completamente distesa (40-50m) con nodo delle guide ripassato e si cammina in appoggio con corda tesa e conserva 'sprotetta'...

nella parte finale, dove il canale si apre e raggiunge 50-55 gradi si procede con il primo che sistema due protezioni semplici tra se e il secondo (chiodo+rinvio) fino in cima col secondo che recupera man mano procedendo sempre in conserva...

questa è la mia idea...

mi nascono due osservazioni:

-ritengo sia giusto tenere la corda distesa sulla sua lunghezza intera tra i due di cordata. voi che dite??? meglio accorciare o dipende dalle condizioni??? se proprio devo accorciare faccio anelli intorno al corpo e poi li blocco con un bulino la cui asola la fisso all'anello di servizio dell'imbrago.

-sulle protezioni voi usereste anche il tibloc o similari?? io onestamente farei passare la corda solo nel rinvio...con due rinvii non credo si potrebbe fare una caduta tale da mettere in pericolo la protezione (parlo del 1 di cordata) e un eventuale scivolata del secondo, a corda tesa, dovrebbe essere fermata agevolmente. che dite?
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Domonice
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MessaggioInviato: Mar Apr 22, 2008 9:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Parlate di interpretazione per una parete fino a 60° ? Sticazzi, complimenti. Io su quelle pendenze non avrei dubbi su legarsi, proteggersi e amenità varie
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daniele1980



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MessaggioInviato: Mar Apr 22, 2008 9:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

Domonice ha scritto:
Parlate di interpretazione per una parete fino a 60° ? Sticazzi, complimenti. Io su quelle pendenze non avrei dubbi su legarsi, proteggersi e amenità varie


nemmeno io domo...infatti l'ho anche scritto......e ho anche premesso all'inizio di escludere a priori l'ipotesi di salire slegati...

interpretazione si intende i vari modi che ci sono per affrontare questo tipo di salite che, a mio parere, sono più vari rispetto a quando si deve affrontare una parete 'verticale'...
non certo per me e per il mio livello (io non mi sogno nemmeno di non legarmi e non mettere protezioni soprattutto se appena appena vedo un filo di ghiaccio) ma è interessante confrontarsi...

anche solo per le modalità di conserva (lunga, corta, media) di modo di legarsi, di tipo di protezioni ecc...tutto qui Wink
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michelealebardi



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MessaggioInviato: Mer Apr 23, 2008 10:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Luca Bono ha scritto:
mi sembra un argomento molto interessante e spesso sottovalutato, su queste situazioni "ibride" spesso regna il pressapochismo: sulle goulotte e cascate chiodi con distanza variabile a seconda del terreno delle tue capacità, su pendii moderati 30-40° vai di conserva facendo attenzione ai crepi, su pendii uniformi di neve dura e ghiaccio sui 50-60° gradi cosa fai?

di nord di questo tipo ne ho fatte un po' e posso darti la mia idea: il concetto è sempre quello di mantenere una progressione quanto + possibile rapida per ovvi motivi, ma non rinunciare alle protezioni intermedie perchè una scivolatasarebbe verosimilmente fatale, per entrambe i componenti se legati

per cui:

-in caso di una parete con tratti di ghiaccio o roccia, che permettano quindi di piazzare protezioni affidabili, il primo di cordata parte assicurato dal compagno su una buona sosta, una volta che ha piazzato due protezioni, parte anche il secondo che lo segue a corda tesa, a questo punto la cordata procede in simultanea fino a che il primo non ha terminato le protezioni disponibili, in questo caso fa una sosta, recupera il secondo e il gioco riparte da capo

-in caso di parete uniformemente innevata, con neve trasformata oppure molle ma ben pedonabile, mi pare più logico affidarsi alla sola sicurezza della progressione individuale evitando quindi di legarsi, soprattutto su pendii non ripidissimi (fino a 50°). Ovvio che questo vale solo nel caso che entrambe abbiano ottima confidenza col terreno in questione, altrimenti il secondo è legato al primo con corda sempre tesa (in discesa ovviamente il meno esperto è quello che procede per primo)

sulla corda, per pareti di neve e ghiaccio con inclinazioni sui 50-60° secondo me va bene una mezza corda da 50 m, dato che non si tratterebbe di voli ma di "scivolate", anche se poi la corda in questione magari per arrampicare non la userei più, in caso di trattenute di scivolate molto lunghe etc

in caso di tiri di corda su pareti di ghiaccio tendenti al verticale puoi doppiare la mezza

in caso di pareti con neve inconsistente e farinosa, qualcuno usa fittoni, corpi morti etc, io se me ne accorgo in tempo, giro i tacchi Laughing

su vie di cresta dove gli spigoli taglienti e le lame possono tagliare la corda e dove spesso è utile far girare la stessa attorno a prominenze varie come sicurezza, userei una mezza doppiata o meglio ancora una vecchia intera da 40 metri

chiaramente su questi terreni vale molto l'esperienza e la soggettività, e tutto va adattato alle condizioni sempre estremamente varie e mutevoli dei terreni in questione...

rilancio io con una domanda: come vi legate la corda in questi casi?

tra le molte possibilità su questo tipo di itinerari in cui si procede spesso di conserva, a mio avviso potrebbe essere ok legare la corda con l'otto in vita, come si fa per arrampicare su roccia, avvolgere un po' di asole a seconda delle esigenze di lunghezza della corda tra i 2, e bloccare con bacaiolo su moschettone all'anello di servizio,voi come fate?



quoto Wink Wink Wink Wink
per la distanza tra i due compagni durante una salita in conserva io mi lego in capo alla corda e di conseguenza all'altro capo anche il compagno poi faccio la bambolina (anelli di corda a tracolla passandola sotto un'ascella e sopra la spalla opposta) faccio un semplice nodo per tenere uniti gli anelli di corda poi blocco con un barcaiolo all'anello dell'imbrago e faccio un asola dopo 30cm e la blocco ancora nell'anello dell'imbrago,così in caso di caduta del compagno, si, la corda va in tensione però con l'asola che la blocca riesco a liberare il barcaiolo e fare tutte le manovre del caso....la distanza tra i due componenti della cordata varia a seconda dell'inclinazione della parete e dalla capacità degli individui su quei terreni, io di solito vario dai 10 ai 25 mt di distanza tra i due......poi più si fa verticale più allungo la distanza......spero di essere stato esaudiente Wink Wink Wink
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Mer Apr 23, 2008 10:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

daniele1980 ha scritto:

-sulle protezioni voi usereste anche il tibloc o similari?? io onestamente farei passare la corda solo nel rinvio...con due rinvii non credo si potrebbe fare una caduta tale da mettere in pericolo la protezione (parlo del 1 di cordata) e un eventuale scivolata del secondo, a corda tesa, dovrebbe essere fermata agevolmente. che dite?


Scordatelo nel modo piu` assoluto, se vola il secondo in quella situazione su un pendio a 50 gradi puoi solo iniziare a pregare. Un tibloc o similare puo` avere un gran senso, lo usano anche le guide con clienti, un motivo ci sara`...
Per quanto riguarda le protezioni da roccia io mi porto sempre qualche friend piccolo/medio e un paio di chiodini se la via costeggia tratti rocciosi, come spesso accade.
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daniele1980



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MessaggioInviato: Gio Apr 24, 2008 11:57 am    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:
daniele1980 ha scritto:

-sulle protezioni voi usereste anche il tibloc o similari?? io onestamente farei passare la corda solo nel rinvio...con due rinvii non credo si potrebbe fare una caduta tale da mettere in pericolo la protezione (parlo del 1 di cordata) e un eventuale scivolata del secondo, a corda tesa, dovrebbe essere fermata agevolmente. che dite?


Scordatelo nel modo piu` assoluto, se vola il secondo in quella situazione su un pendio a 50 gradi puoi solo iniziare a pregare. Un tibloc o similare puo` avere un gran senso, lo usano anche le guide con clienti, un motivo ci sara`...
Per quanto riguarda le protezioni da roccia io mi porto sempre qualche friend piccolo/medio e un paio di chiodini se la via costeggia tratti rocciosi, come spesso accade.


beh su quelle pendenze hai ragione... Embarassed

questo però presuppone di avere più tibloc a disposizione ovviamente, se no diventa un problema...
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Domonice
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MessaggioInviato: Gio Apr 24, 2008 12:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

daniele1980 ha scritto:
LorenzOrobico ha scritto:
daniele1980 ha scritto:

-sulle protezioni voi usereste anche il tibloc o similari?? io onestamente farei passare la corda solo nel rinvio...con due rinvii non credo si potrebbe fare una caduta tale da mettere in pericolo la protezione (parlo del 1 di cordata) e un eventuale scivolata del secondo, a corda tesa, dovrebbe essere fermata agevolmente. che dite?


Scordatelo nel modo piu` assoluto, se vola il secondo in quella situazione su un pendio a 50 gradi puoi solo iniziare a pregare. Un tibloc o similare puo` avere un gran senso, lo usano anche le guide con clienti, un motivo ci sara`...
Per quanto riguarda le protezioni da roccia io mi porto sempre qualche friend piccolo/medio e un paio di chiodini se la via costeggia tratti rocciosi, come spesso accade.



beh su quelle pendenze hai ragione... Embarassed

questo però presuppone di avere più tibloc a disposizione ovviamente, se no diventa un problema...


Massimo 3 tbloc, distribuiti su 9 viti dopodichè ti sei sparato 150metri di corda e devi necessariamente attrezzare sosta per recupero socio e materiali. In sostituzione al tb si può usare anche un prusik sulla corda che in caso di caduta non devasta la corda stessa.
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Luca Bono



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MessaggioInviato: Gio Apr 24, 2008 1:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

bene, vedo che la discussione si fa produttiva

bravo dan Laughing
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Gio Apr 24, 2008 1:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

daniele1980 ha scritto:


x la corda, tralasciando quelle innovative che magari non si possono sfruttare sempre, consigli l'acquisto di una 60m singola? che poi è quello che avrei intenzione di fare...

un 10,5mm e la uso x tutto...


Cosa te ne fai di 60m sul terreno medio che pratichi ?
Cosa te ne fai di 10,5mm ?

Leggi il vademecum sulle corde.
Nel tuo caso andrei su una BEAL Booster 50m Golden Dry, ma anche solo dry normale eventualmente se trovi una buona offerta.
Ci fai di tutto e non ti porti appresso un peso esagerato.
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daniele1980



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MessaggioInviato: Gio Apr 24, 2008 5:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:
daniele1980 ha scritto:


x la corda, tralasciando quelle innovative che magari non si possono sfruttare sempre, consigli l'acquisto di una 60m singola? che poi è quello che avrei intenzione di fare...

un 10,5mm e la uso x tutto...


Cosa te ne fai di 60m sul terreno medio che pratichi ?
Cosa te ne fai di 10,5mm ?

Leggi il vademecum sulle corde.
Nel tuo caso andrei su una BEAL Booster 50m Golden Dry, ma anche solo dry normale eventualmente se trovi una buona offerta.
Ci fai di tutto e non ti porti appresso un peso esagerato.


grazie...bellissimo vademecum Laughing
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