22 dicembre - Pizzo Redorta, canalone Tua

[Domonice]

Un anno fa, giorno più giorno meno… dopo una bella escursione invernale dell’Orobico sulla normale al Coca, saltò fuori una fotografia che ritraeva la parete est del Redorta, solcata da varie linee ghiacciate più o meno note. Da allora il nome TUA compariva sempre più frequentemente nei progetti per questo inverno. Non è ancora arrivato, perlomeno secondo il calendario, e già il buon Fabrizio lo ha già percorso effettuando tra l’altro una stupenda traversata della montagna da est a ovest trovandovi condizioni ottimali. La cosa non poteva passare inosservata e così la proposta dell’Orobico non ha tardato a pervenire… le condizioni fisiche non sono al massimo (da parte mia, mentre lui è alle stelle) ma come lasciarsi sfuggire una simile opportunità? Il desiderio della salita in giornata prevale sulla paura della sofferenza, posso contare su molti fattori favorevoli, l’esperienza del buon Lorenzo, la consapevolezza delle buone condizioni della montagna, il ritorno nella squadra fortissimi di Rob! Le gambe avranno di che lamentarsi, ma la testa comanda!

La partenza come da copione avviene debitamente per tempo, anche se vista la vicinanza della meta non occorre puntare la sveglia all’ora delle streghe. Alle 5:35 imbocchiamo il sentiero che ripidamente sale al rifugio Coca. L’attraversamento di un paio di colate ghiacciate e di una valanga con sotto le luci vive di Valbondione affogate nell’oscurità della notte sono l’unico problema che ci si pone in questo tratto. Arriviamo al bellissimo rifugio quando il Sole non si è ancora svegliato e senza indugiare seguiamo una bella traccia su neve perfettamente portante che si inoltra nella valle di coca e nel mentre il Sole comincia a rimescolare l’aria







Continuiamo la salita con calma ma inesorabilmente fin quando arriviamo al cospetto della conca dei giganti sovrastata ad occidente dalla bellissima parete est del Redorta.





Sembra di essere all’improvviso catapultati in un luogo lontano ed isolato, sembra di essere al cospetto di un gigante delle Alpi, ma siamo “solo” a poco più di 2000 metri tra le montagne di casa. Continuiamo la salita senza fretta, la neve ci aiuta, non occorre neanche calzare i ramponi. Ci avviciniamo all'attacco della nostra odierna avventura





Intanto il Sole comincia a scaldare, la giornata prende forma e pare chiaro che il tempo oggi sarà dalla nostra





Arriviamo al punto giusto e ci concediamo una breve pausa per attrezzarci. Fin qui siamo stati abbastanza rapidi, o forse meglio dire tempestivi. Osserviamo la nostra salita. Non ci sono tracce da qui in avanti anche se sappiamo che non siamo i primi. La cosa equivale alla certezza di una neve perfetta!





Si comincia





E in effetti la neve grazie alla buona collaborazione tra vento e freddo è davvero eccezionale, la neve dei sogni





Nonostante sia rivolto ad est il canale è talmente incassato che non riesce a vedere la luce del Sole. Per alcune centinaia di metri troviamo neve polistirolo che ci permette di salire come pallottole, poi diviene meno croccante, morbida ma sempre facilmente tracciabile dalla punta dello scarpone





Allegramente arriviamo al primo breve risalto del canale, che spezza la perseverante continuità del pendio





L'Orobico ha giustamente il compito di individuare il "metodo", qui come sempre, e la cosa ovviamente non gli procura disturbo alcuno, nè infastidisce i suoi compagni di ventura!





Che lo seguono pedissequemente... qui Rob all'uscita dello stesso risalto





Immersi nell'ombra del canale ed attorniati da alte pareti rocciose sembra quasi che il Sole sia nascosto da una fitta coperta nuvolosa, Voltandosi alle spalle si capisce bene che cosi in realtà non è!





Arriviamo cosi al tratto chiave della via, un risalto piuttosto ostico (IV) con chiodo e cordone penzolante. Alla sua base c'è una grande nicchia, quasi una grotta, semichiusa da una cornice nevosa. Scavalchiamo la cornice e prendiamo possesso del loculo. Probabilmente è giunta l'ora di tirar fuori la corda dal sacco. Intanto prendo tempo, nel precedente risalto ho avvertito una fitta all'adduttore che in realtà altro non è che un principio di crampo. Una bella abbeverata è quello che ci vuole. Faccio sicura a Lorenz, Rob fotografa. Questione di un attimo e passa, salgo anch'io e mi slego subito dopo il tratto roccioso. Qui Rob in uscita dal tratto chiave e poi alla sosta con Lorenz







Procediamo nel nostro viaggio, con la corda che riprende il suo abituale alloggiamento. La neve adesso è un po' lavorata, inconsistente ma si traccia abbastanza bene, Arriviamo all'ultimo risalto roccioso del canale (IV) che si supera in opposizione.





A questo punto non rimane che metter giù la testa e faticare, perchè la traccia diviene piuttosto faticosa da produrre. L'Orobico è quello che dei tre sta meglio quindi passa nuovamente in testa al gruppo e assolve al suo compito...





Rob è un tantino provato a causa della mancanza di allenamento ma non molla!





Finalmente dopo oltre 5 ore dalla partenza giungiamo al termine del canale. Qui all'uscita





La cresta che porta in vetta è priva di difficoltà ma abbastanza faticosa a causa della neve a tratti non portante. Finalmente dopo quasi 6 ore siamo in vetta. Durante tutta la settimana dalla pianura ho guardato verso questo punto, adesso la prospettiva è inversa!!!





Una brevissima pausa per rifocillarci e giù per il bel canalone occidentale, sulle orme del mitico Fabrizio Righetti



Nel canalone





Il versante occidentale del Redorta con il canalone di discesa





Dalla base del canalone, seraficamente ci portiamo al rifugio Baroni. In questo tratto si fa veramente fatica in quanto la neve a tratti è praticamente ricostruita nei tratti in piano. Le cose migliorano decisamente dopo il rifugio dove si cammina su grossi coni valanghivi e neve molto compatta.





Prima di entrare nell'ombra della Piana dei Cavalli diamo un'ultimo sguardo al percorso effettuato in questa splendida e selvaggia valle. L'inverno orobico non tradisce!



E dopo quasi 10 ore di sbattimento l'avventura si conclude nel piazzale antistante il cimitero di fiumenero, insieme ai bentrovati Marcello e Kenny che festeggiano con noi con panettone e moscato


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- i limiti sono nella tua testa -

[Domonice]

Dovevate vedere le facce dei 4 automobilisti passati di la mentre azzannavamo il panettone
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[iaia]

caspita che foto!!!!!!belle davvero!!!! e complimenti per il canalone!

[Mat]

bella lì ...

[LorenzOrobico]

Bellooooooooooooo
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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[gimidar]

bella bella bella
e che report ..una lezione x tutti
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“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”
(M. Proust)

[Berghem de sùra]

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[brozio]

gran report dome e gran bella salita....spero anche io domani per il redorta...di sicuro le orobie mi chiamano!!!!
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se guardi bene c'è tutto!!!

infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!!

[lorenzo71]

bellissimo report!!
bravo dome e bravi anche il lorenz e quella bestia del rob.
mancavo solo io

[michelealebardi]

bravi ragazzi...la fatica del vostro lavoro di tracciatura è stato distrutto da qualche folletto della montagna visto che a natale eravamo nello stesso magico canale e le tracce ce n'erano gran poche....complimenti per il report

[gian54]

Complimenti a tutti, gran bella traversata e report eccellente.

[nesquik]

stupendo!!!

avete visto com'è il canale centrale dello scais?? (noi prossimamente vorremmo scendere da lì dopo il tua)

[simon]

bravi bel report!

anche noi ieri ci siamo presi il nostro sacrosanto canalone Tua

naturalmente eravamo senza corda , cosi' per poco rimango incastrato nel buco in fondo alla grotta mentre tentavo di aggirare il tratto chiave

comunque gran bel giro, posti splendidi

[misteradamello]

[nesquik]