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ClaudioPesenti
Registrato: 27/01/20 13:29 Messaggi: 3 Residenza: Monza (ma Berghèm forever)
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Inviato: Mer Feb 26, 2020 6:00 pm Oggetto: LEGNONE - Via diretta alla parete ovest |
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Avevo individuato questa linea logica sulla parete ovest del Legnone; linea che si connetteva bene ad un sistema di cenge a zig-zag ben visibile, un bel modo per vincere la bastionata finale.
Svolta una discreta ricerca non abbiamo trovato percorsi nel settore centrale della parete (compreso tra Sovian e Amori Incerti) perciò siamo tornati per aprire questa via.
RELAZIONE:
Attacco - circa 40m a monte di Amori Incerti in prossimità dell'inizio del canale Sovian. Vari canali e colate di ghiaccio percorribili (da D a TD), possibilità di attacco dal basso salendo a monte: cascata (attualmente frammentata) con salto a 90°, canalino ghiacciato con misto a 60/70° (da noi percorso, L25m), pendio di neve a 50°.
Entrare in canale di neve che curva verso sinistra per poi aprirsi sul pendio e procedere dritto.
Procedere slegati o in conserva per canale-pendio dritto verso la bastionata sommitale, neve 45° di media.
Procedere fino ad una strozzatura del canale con facili passaggi di misto (dritto) o roccia (sulla sinistra), misto/roccia 55°
Puntare verso l'evidente fenditura nella bastionata sommitale sopra il canale e uscire poi dal canale puntando verso il sistema di cenge a zig-zag che si vede in alto sulla destra nella bastionata, neve 60-65°
Affrontare le cenge salendo la prima verso sinistra, la seconda verso destra; attenzione ad affrontare la parte sommitale con zero termico basso e innevamento adeguato.
Uscita - Varco in cresta su cornice, neve 85-90°.
Ho gradato la via D sperando di essere stato onesto e oggettivo.
Abbiamo attaccato il roccione a triangolo rovesciato in mezzo alla parete (fino a III) poi abbandonato per neve marcia, siamo tornati nel canale percorrendo la linea originaria.
Lo zero termico alto e le condizioni di innevamento sulle cenge non hanno aiutato.
Direi che con un inverno "normale" si può attaccare la cascata iniziale verticale (TD) e trovare le cenge finali in ottime condizioni di innevamento.
Se non fosse nuova via vi prego di inviarmi una mail (claudiopesenti@yahoo.com) o messaggio privato in modo da registrare correttamente la cosa.
A prescindere è stata una grande giornata di alpinismo direi più esplorativo, fuori dai tracciati battuti; è qui che l'uomo scopre maggiormente l'ambiente e se stesso e dove si incontrano maggiori difficoltà e godimenti. Credo fermamente che l'alpinismo possa regalare questo se non viene concepito solo come passatempo.
Un grazie va a Lallo, compagno paziente in questa avventura. Che Durin ti conservi!
Visto che non ho capito come si caricano le foto nei post.... https://photos.app.goo.gl/6CWWCony7qayDf2fA 
L'ultima modifica di ClaudioPesenti il Mer Feb 26, 2020 11:46 pm, modificato 1 volta |
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ClaudioPesenti
Registrato: 27/01/20 13:29 Messaggi: 3 Residenza: Monza (ma Berghèm forever)
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Inviato: Mer Feb 26, 2020 11:33 pm Oggetto: |
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Ho parlato con Cristian Candiotto detto Cinghio, guida alpina che ha percorso in lungo e in largo la parete. Di fatto manca una relazione unitaria della linea e la volontà di considerarla e percorrerla come via dall'attacco alle cenge finali, lui ha percorso tante varianti nella parte centrale della parete come allenamenti evitando quindi di relazionare.
Direi quindi abbia piú senso chiamarla "via diretta alla parete ovest" senza dare noi la connotazione al nome (l'amministratore puó cambiare nome al post?).
Personalmente penso che superare il roccione a triangolo rovesciato al centro della parete (a noi é mancato poco) renderebbe la via molto pepata e piú tosta della vicina Amori Incerti.
Attenzione tra l'altro che attualmente viene identificata come Amori Incerti quella che in realtà é Amori sicuri, cioé la variante aperta da Cinghio, che si distacca a 2/3 della via per svoltare a sinistra.
Un grazie a Cinghio che é stato disponibile e gentile! E complimenti per la grande attività sul Legnone! |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Gio Feb 27, 2020 9:50 am Oggetto: |
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ClaudioPesenti ha scritto: | Ho parlato con Cristian Candiotto detto Cinghio, guida alpina che ha percorso in lungo e in largo la parete. Di fatto manca una relazione unitaria della linea e la volontà di considerarla e percorrerla come via dall'attacco alle cenge finali, lui ha percorso tante varianti nella parte centrale della parete come allenamenti evitando quindi di relazionare.
Direi quindi abbia piú senso chiamarla "via diretta alla parete ovest" senza dare noi la connotazione al nome (l'amministratore puó cambiare nome al post?).
Personalmente penso che superare il roccione a triangolo rovesciato al centro della parete (a noi é mancato poco) renderebbe la via molto pepata e piú tosta della vicina Amori Incerti.
Attenzione tra l'altro che attualmente viene identificata come Amori Incerti quella che in realtà é Amori sicuri, cioé la variante aperta da Cinghio, che si distacca a 2/3 della via per svoltare a sinistra.
Un grazie a Cinghio che é stato disponibile e gentile! E complimenti per la grande attività sul Legnone! |
Avrei voluto dirvelo anche io, ma non conoscendovi e non avendo la conoscenza e la frequentazione del Cinghio mi sono fatto i fatti miei.
E' sicuramente più corretto come avete relazionato ora.
Aggiungo che quella parte di parete, a mio parere, è percorribile in sicurezza quest'anno, con abbondanti nevicate a inizio stagione e poi il nulla cosmico per due mesi e mezzo.
In genere a parete carica è meglio non entrarci e a parete scarica le condizioni sono completamente diverse. Quelle sotto, per dire, sono le condizioni in cui si trovava nel dicembre 2013, quando non sapendo che quella di Amori era una linea già salita avevamo provato a farla, respinti dalla cascata iniziale (ben diversa da quella di quest'anno).
Dalla foto risulta evidente come mai la linea di Amori Incerti è diversa dalla variante del Cinghio. In condizioni di scarso innevamento è quella più logica ed è un colatoio, non un canale.
Mentre la parte di parete che avete salito voi ha la parte iniziale costituita da una cascata stalattitica molto delicata e la parte finale total dry su roccia brutta.
ps: Bravi!  _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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ClaudioPesenti
Registrato: 27/01/20 13:29 Messaggi: 3 Residenza: Monza (ma Berghèm forever)
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Inviato: Gio Feb 27, 2020 11:11 am Oggetto: |
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Grazie del messaggio fabiomaz!
Purtroppo causa virus le sedi CAI sono chiuse e ho ricevuto risposte tardive sulla via. Dalla chat che ho avuto con Cinghio non mi è risultato del tutto chiaro se lui abbia percorso dall'attacco all'uscita l'intera linea, ma poco importa essendo una via poco difficile per lui (anche se è pur sempre almeno D in funzione delle condizioni) e non essendo fondamentale che sia nuova per noi.
Nella tua foto si nota bene la linea continua che abbiamo seguito anche in condizioni molto magre di un tipico dicembre (Cinghio ha aperto Amori Sicuri proprio in condizioni analoghe).
L'attacco in realtà può essere fatto su cascata, in canalino ghiacciato o su pendio di neve (ci sono varie possibilità e questi ultimi due attacchi sono facili). L'uscita poi è un sistema di cenge a zig zag con due ottimi ripiani per fare sicura, quindi non arrampichi su roccia marcia ma sicuramente bisogna stare all'occhio se innevato e il sole scalda. Quanto alle slavine dipende dall'inverno (anche il Sovian può essere pericoloso) ma come suggerisci tu meglio un passo indietro che un passo avanti se la parete è carica.
Personalmente penso sia comunque utile relazionare quando scaliamo versanti poco battuti e identificare vie in modo chiaro, anche perchè è sempre curioso vedere 4-5 ripetizioni di Amori Incerti/Sicuri al giorno e vedere poi un intero settore di parete in condizione vuoto (ci sono un paio di linee fattibili che non hanno nulla da invidiare ad altro). Ma qui si aprono considerazioni filosofiche sul significato che diamo all'alpinismo.
Se qualcuno sa come cambiare nome del post metto il nome generico "via diretta alla parete ovest". |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10747 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Sab Feb 29, 2020 6:53 pm Oggetto: |
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ClaudioPesenti ha scritto: |
Personalmente penso sia comunque utile relazionare quando scaliamo versanti poco battuti e identificare vie in modo chiaro, anche perchè è sempre curioso vedere 4-5 ripetizioni di Amori Incerti/Sicuri al giorno e vedere poi un intero settore di parete in condizione vuoto (ci sono un paio di linee fattibili che non hanno nulla da invidiare ad altro). ". |
Utilie sicuramente per allargare l'orizzonte di chi vive l'alpinismo come mero sport. A torto o ragione, sia chiaro.  _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
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Zeno
Registrato: 26/06/14 17:59 Messaggi: 361 Residenza: Torre Boldone
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Inviato: Mar Mar 03, 2020 9:46 am Oggetto: |
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Bravi per la salita, bravi per il lavoro di documentazione e soprattutto per il coraggio di proporre la vostra via come nuova e
per l'umiltá di fare un passo indietro a seguito delle ricerche.
Raro trovare tutte queste doti insieme
Grazie della condivisione ed alla prossima! _________________ Mola mia, leu! |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Gio Mar 05, 2020 12:50 am Oggetto: |
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ClaudioPesenti ha scritto: | Ma qui si aprono considerazioni filosofiche sul significato che diamo all'alpinismo. . |
Chi cerca nell'esperienza alpinistica il valore estetico non e' interessato a dove vanno gli altri, ovvero al fatto che una via sia molto o poco ripetuta, ma solo al fatto che abbia un valore estetico. Quindi, dal momento che le vie belle su montagne belle sono di solito ben conosciute, e' piu' facile che si trovi a fare vie che fanno in molti.
Chi cerca invece il valore esplorativo e' interessato eccome a dove vanno gli altri: per andare in posti diversi. Poveretto pero', dato che le Alpi sono state ormai frequentate in lungo e in largo da un paio di secoli, si ritrova spesso in posti scadenti su vie esteticamente brutte: e' un fatto probabilistico.
Infine chi cerca il valore sportivo odia la folla, perche' lo rallenta. Ma ha ancora di piu' in antipatia l'alpinismo esplorativo, perche' la maggior parte delle volte tornerebbe a casa senza aver concluso niente. Quindi di solito si ritrova a percorrere diverse volte all'anno le stesse vie note ma alpinisticamente marginali, e dal valore estetico intermedio. |
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