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macheo
Registrato: 19/10/16 10:20 Messaggi: 4 Residenza: Lecco
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Inviato: Gio Nov 03, 2016 11:28 am Oggetto: Pizzo dei tre signori (da Introbio) |
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Mercoledì 2 novembre, approfittando del fatto che sulle montagne il clima mite abbia fatto sciogliere quasi tutta la neve, io e il mio fedele compagno di escursioni Simone decidiamo di salire sul Pizzo dei tre signori.
La partenza è avvenuta intorno alle 8.00 dal centro di Introbio, abbiamo seguito le indicazioni per il rifugio Grassi, attraverso un ripido sentiero nel bosco; per circa un'ora e mezza l'ascensione risulta abbastanza noiosa, visto che gli alberi impediscono la visuale sulla valle e di conseguenza il panorama diventa monotono.
Usciti dal bosco si comincia a salire su pratoni in erba e ammassi di roccia e pietrame fino ad arrivare all'alpe Foppabona, con una baita sulla nostra sinistra. Da qui si può svalicare e davanti a noi si può ammirare una grande valle che ci divide dal rifugio Grassi e dalla lunga cresta che sale fino al Pizzo dei tre Signori.
Per attraversare la valle seguiamo un sentiero che sta sulla parte sinistra della montagna, in questo modo con qualche saliscendi arriviamo al rifugio Grassi (2000m) in 20 minuti circa; qui facciamo una breve pausa prima di cominciare la parte finale (e sicuramente più bella) della salita.
Il sentiero si snoda lunga la cresta e il panorama è molto spettacolare, infatti osservando dalla parte della val Biandino si nota il lago di Sasso, alzando lo sguardo spicca il pizzo Varrone e dietro di noi fanno la loro apparizione le cime innevate delle Alpi.
http://i.imgur.com/fcgaO56.jpg
Finito il pezzo in cresta, bisogna superare un tratto molto scosceso e a tratti roccioso, con catene fisse ancorate alle pareti, ma non è nulla di difficoltoso, l'unica insidia potrebbe essere causata dal ghiaccio e dalla neve, che per nostra fortuna non erano presenti; in questo tratto ci hanno fatto compagnia diversi stambecchi e camosci, per nulla spaventati dalla nostra presenza.
Superato questo pezzo di percorso ci troviamo davanti all'ultimo ostacolo prima della vetta, il famoso "caminetto", una suggestiva breccia nella roccia che sale e si inerpica tra le due pareti, qui non arrivando mai il sole era presente della neve ghiacciata, quindi facendo attenzione e salendo aiutandoci con le catene fisse, siamo "sbucati" sulla cima del promontorio, a poche decine di metri dalla croce. Il freddo e il vento forte non ci hanno permesso di stare molto a goderci la cima, e dopo una breve pausa pranzo, abbiamo cominciato la discesa.
http://i.imgur.com/eIFLXuj.jpg
Per scendere siamo passati per il lago di Sasso, molto suggestivo e dai colori scuri e profondi, qui abbiamo notato un cartello che ha attirato la nostra attenzione "miniera visitabile del lago di Sasso a 5 minuti", da veri esploratori non potevamo non fare a meno di questa tappa. Per di più io avevo portato il frontalino e quindi senza pensarci siamo entrati nella stretta e claustrofobica miniera, dopo qualche minuto di cammino il passaggio risultava troppo stretto e siamo tornati all'entrata, comunque soddisfatti di questa avventura.
Lasciatoci il lago alle spalle continuiamo la nostra discesa, fino a congiungerci alla strada sterrata che attraversa la val Biandino, proseguiamo fino a raggiungere il rifugio Tavecchia e prendiamo il sentiero che scende a Introbio.
Dopo circa 9 ore di cammino dalla partenza in mattinata, arriviamo alla macchina, felici di aver compiuto questa avventurosa escursione, ma prima di tornare a casa la natura vuole farci un ultimo regalo e decide di colorare il cielo dietro al Grignone di un rosso spettacolare, e con questa immagine negli occhi facciamo ritorno alle nostre dimore.
 _________________ Le montagne sono le uniche stelle che possiamo raggiungere a piedi |
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BiancoAtlas
Registrato: 10/12/11 15:54 Messaggi: 1181 Residenza: brembate
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Inviato: Sab Nov 05, 2016 9:16 pm Oggetto: |
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Sempre bello il pizzo, ed al solo sentire menzionato il rifugio Grassi inciccionisco di almeno 2 kg pensando alle abbuffate fatte all'epoca della gestione Buzzoni con la mitica Memi in cucina .Non ho mai esplorato le miniere però ,bhè c'è sempre da imparare. Ciao e buone gite ,Toni  _________________ Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile |
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macheo
Registrato: 19/10/16 10:20 Messaggi: 4 Residenza: Lecco
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Inviato: Dom Nov 06, 2016 9:54 am Oggetto: |
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BiancoAtlas ha scritto: | Sempre bello il pizzo, ed al solo sentire menzionato il rifugio Grassi inciccionisco di almeno 2 kg pensando alle abbuffate fatte all'epoca della gestione Buzzoni con la mitica Memi in cucina .Non ho mai esplorato le miniere però ,bhè c'è sempre da imparare. Ciao e buone gite ,Toni  |
Non sono mai stato a mangiare al rifugio Grassi ma dalle tue parole ho capito che dovrò rimediare
Comunque se non soffri di claustrofobia ti consiglio di visitare la miniera, che si addentra per molti metri nella montagna, il panorama sul laghetto e la valle che ti si apre davanti all'ingresso è fantastico.
Buona giornata e buone escursioni! Matteo _________________ Le montagne sono le uniche stelle che possiamo raggiungere a piedi |
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