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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Mer Giu 15, 2016 9:52 am Oggetto: SCARPE SALOMON X ULTRA LTR GTX |
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Sono piuttosto inc... perché le scarpe in oggetto dopo un anno di uso (vabbè sì, intenso, ma non estremo e soprattutto per un numero di uscite che non supera le 15) si stanno scucendo lateralmente verso la punta, dove la scarpa si piega quando si spinge con l'avampiede. Ho cercato di ricucirne una, con scarsi risultati, e adesso si sta "aprendo" pure l'altra.
Nell'immagine si vede la cucitura (doppia) che però si è strappata dal lato interno.
Ne consegue che la tenuta all'acqua è andata a farsi benedire e al contrario si forma una "tasca" in cui si accumulano neve, fango, terra, sassolini...
Mi fa ancora più inc.. che nel modello successivo, l'ULTRA II, quella cucitura l'hanno eliminata, segno che si trattava di un difetto di progettazione di cui si sono accorti.
La scarpa per il resto va bene.
Ci sarà mica un numero o un indirizzo a cui mandare un claim alla ditta?
Qualcuno che opera nel settore? Tipo uno che redige delle buyer's guide?
Che poi guide...in nomine omen.
Intanto segnalo il problema perchè secondo me è tale da sconsigliare l'acquisto della scarpa. _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Ven Giu 17, 2016 4:57 pm Oggetto: |
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Quello delle buyer's guide è un coglione e poi si sa è tutto un magnamagna.
Secondo me è giusto e conveniente usare sempre i canali diretti e corretti: quello commerciale, parlandone con il rivenditore (che in quanto tale compartecipa alla responsabilità per la parte del servizio e quindi è intermediario anche in senso inverso) e consegnandogli il corpo del reato. A sua volta interesserà il rappresentante del distributore italiano per le opportune scelte e questa è una procedura normalmente praticata nel commercio di qualunque prodotto di consumo. Parlo di tutti, non solo del caso qui sopra. Non tanto per pretendere il riconoscimento della garanzia (in punta di diritto sarebbe discutibile perché uno ritiene in buona fede che l'utilizzo limitato non giustifichi il problema verificatosi, l'altro può sostenere legittimamente che la garanzia esclude i danni da usura). Quanto per ottenere un -chiamiamolo- concordato stragiudiziale/commerciale basato sul buon senso delle parti. Non è detto che una cucitura presente l'anno prima e assente l'anno dopo sia il riconoscimento di un progetto sbagliato. Così come in ogni settore, si fanno delle scelte e i prodotti si evolvono, in genere in meglio ma ogni tanto si sbaglia e le garanzie, e poi i servizi clienti ecc sono lì apposta per rispondere appunto ai diversi gradi di assistenza richiesta e dovuta.
e/o
quello aziendale ancora più diretto: sui siti web delle aziende ci sono i 'contatti' o 'supporto' o 'servizio clienti', oppure la pagina FB Italia cui sottoporre domande, osservazioni, richieste.
Nel tuo caso specifico, trattandosi di problema che richiede delle spiegazioni, opterei per la prima strada. Si trattasse invece che so, di un orologio che funziona male (in garanzia o fuori), ci sarebbe poco da spiegare e andrebbe bene anche l'assistenza direttissima.
oppure ancora (pippone a titolo personale, sconsiglio la lettura ai fedelissimi di Report)
ed è la soluzione preferita dai consumatori italiani, si possono spammare su tutti i forum e i blog e i gruppi social di settore: lamentele, foto raccapriccianti di materiali distrutti 'appena usciti dal negozio' ovviamente, racconti di tragedie sfiorate, presunte risposte maleducate della catena rivenditore-rappresentante-distributore-importatore-costruttore cinese al povero consumatore buggerato dal capitale cattivone: che a quel punto è costretto a scucire per evitare danni di immagine. Esempi luminosi di questa pratica rivoluzionaria (su altro forum) sono quel paio di sci leggeri da pelli dei quali si lamentava non ricordo più cosa, ma che dalle foto improvvidamente pubblicate anche lato soletta sembravano non aver mai visto la neve ma solo discese estive su ghiaia grossa spaccata, in stile 70's.
Ecco, questi furbetti che sono furbi solo loro e gli altri tutti fessi, gabanellos de' noantri, sono proprio quelli che costringono le aziende a verificare con molta attenzione, a volte troppa, le richieste invece legittime dei clienti che hanno subito un danno. Quindi sia chiaro che non sono dei paladini dei consumatori, ma degli stronzi che danneggiano tutti gli altri.
Fine del pippone.
Per quanto riguarda invece il percorso Old Italian's degli amici degli amici, non c'è più niente da fare. Il magazzino global magari è in Polonia, magari con scaffali alti 30 metri e ci gira in spazi millimetrici solo un robot che ha ricevuto un comando da un server in Siberia che raccoglie gli ordini da 100.000 terminali codificati sparsi in tutto il mondo. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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kurtsk8
Registrato: 14/10/08 08:51 Messaggi: 268 Residenza: Bergamo
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Inviato: Ven Giu 17, 2016 8:48 pm Oggetto: |
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Una scarpa di quel color "over60" merita quella fine. _________________ “People who say it cannot be done should not interrupt those who are doing it.”
George Bernard Shaw |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Lun Giu 20, 2016 8:43 am Oggetto: |
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... _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota
L'ultima modifica di fabiomaz il Lun Giu 20, 2016 8:50 am, modificato 3 volte |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Lun Giu 20, 2016 8:46 am Oggetto: |
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guidoval ha scritto: |
Secondo me è giusto e conveniente usare sempre i canali diretti e corretti. Non tanto per pretendere il riconoscimento della garanzia quanto per ottenere un -chiamiamolo- concordato stragiudiziale/commerciale basato sul buon senso delle parti.
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Corretto, e infatti mi ero subito mosso su più fronti.
guidoval ha scritto: |
Non è detto che una cucitura presente l'anno prima e assente l'anno dopo sia il riconoscimento di un progetto sbagliato.
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Su questo dissento e, anche se non so se questo può rappresentare Citazione: | foto raccapriccianti di materiali distrutti 'appena usciti dal negozio' | aggiungo materiale esplicativo
e specifico che sempre le scarpe leggere da montagna le ho cambiate per "fine suola", tutte comprese delle Nike ACG da 40 euro. Non ci sono santi. Questo è proprio un errore di progetto e dovrebbe, a volersi sbattere, attivare la garanzia.
sono da sempre un sostenitore dell' E
guidoval ha scritto: | Fine del pippone. |
Aggiungerei che una delle funzioni dei forum era quella di suggerire ad altri eventuali problemi di materiali e questo era il mio intento principale, oltre ovviamente all'"e".
Lo so che i forum sono morti e non se li caga più nessuno, però questa funzione va perduta sui vari social perchè le discussioni, sui social, durano lo spazio di un giorno e si perdono nella memoria.
Quella capacità di "memoria" che avevano i forum è un patrimonio di cui resteranno prive anche le aziende produttrici che penso che, negli anni, con un po' di capacità di ascolto, abbiamo saputo cogliere forti e chiari quegli sviluppi dell'attività outdoor che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Tra parentesi penso che questa capacità sia stata un ingrediente importante della ricetta della rivista (bellissima a parer mio anche se sulla ultima guida mi pare abbia usato il proverbiale Cencelli) con cui collabora guidoval ha scritto: | Quello delle buyer's guide | .
E a proposito di progettazione...mi sa che anche gli ottimi Maestrale RS hanno un bel problema di progettazione. _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Lun Giu 20, 2016 12:44 pm Oggetto: |
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I problemi di progettazione nascono nella maggior parte dei casi da progetti nuovi, cioè dalla mitica innovazione. Se è vero, come ammettono off the records e di propria iniziativa alcuni produttori, che non si testa mai abbastanza, è anche vero che:
1) per il nuovo, lo sviluppo a cura degli sviluppatori professionisti (poche unità/poche decine a seconda del prodotto, un annetto) e i beta test (condotti da un numero maggiore di utenti ma sempre selezionati tra pro e semi pro e durano sei mesi - max due anni in rari casi problematici) non riescono a far emergere ogni possibile difetto dei singoli progetti. In genere solo un numero molto alto di utilizzatori non qualificati, con comportamenti imprevedibili rispetto a quelli di immaginati dal progettista, su un lungo periodo di utilizzo, evidenziano i problemi più nascosti. Sarebbe stata una battuta facile, ma con questo non voglio dire che non sei capace di camminare, e secondo me hai degli argomenti validi per lamentare quella scucitura. Anche se il 'difetto riconosciuto' è una cosa diversa e deve essere appunto 'riconosciuto' con richiami pubblici (in genere in caso di rischi per la sicurezza) o azioni commerciali i presso i rivenditori, che vengono invitati ad accettare resi.
2) per alcuni prodotti c'è un bisogno specifico di innovazione nel senso che lo stato dell'arte è ancora evidentemente lacunoso per certe aspettative desiderabili sul campo per il prodotto stesso (nel campo dello scialpinismo secondo me pelli e scarponi specialmente, nonostante i grandi progressi rispetto a qualche anno fa).
3) anche se non esistesse una necessità tecnologica di innovazione (prodotti maturi, target tradizionalista), nel settore del tempo libero che una volta si definiva erroneamente anche del superfluo, se non innovi ti impantani in un mercato saturo per definizione, fosse solo perché ti rivolgeresti a quella massa di utilizzatori despecializzati / occasionali che sono sì la stragrande maggioranza, ma rinnovano su cicli molto lunghi. Ci sono aziende che vivono di sola innovazione appunto per questo motivo (e viceversa, dipende da scelte e posizionamento). Quindi a volte si innovano progetti collaudati e tecnologie 'sicure' anche senza reale necessità tecnologica, e allora cominciano i problemi. Oppure devi avere in catalogo almeno uno o più prodotti d'immagine a qualunque costo anche antieconomico, e poi fai gli utili con il made in dove conviene.
Per tutti i casi in cui può andare storto qualcosa in questo processo che al momento non ha vere alternative (portare fino alla produzione uno scarpone da scialpinismo nuovo costa ben oltre un milione di euro, hai voglia di vendere scarponi da scialpinismo in un mercato stra saturo - e dopo gli ultimi due inverni; fare una scarpa nuova per camminare costa molto meno ma il mercato è ancora più difficile) la garanzia fornita e regolata da leggi apposite serve appunto per equilibrare il rischio tra chi produce/vende e chi acquista/utilizza.
Riguardo il manuale Cencelli, liberi tutti di pensare quello che sempre tutti pensano e cioè il magnamagna. Il fatto è che ogni costruttore ha un proprio cavallo di battaglia, o una propria specializzazione che coincide con il cosiddetto DNA aziendale. Il tanto vituperato mercato e il principio di Pareto nelle sue innumerevoli espressioni, e cioè le teste che decidono cosa costruire e cosa non costruire in un'azienda, fanno sì che questi si distribuiscano con un certo equilibrio. Uno può interpretare questo equilibrio come un evidente manuale Cencelli se cresciuto nel dolce clima mediterraneo culla di ogni complotto di corte, o invece con la famosa mano invisibile del mercato se usa la testa o è abituato a lavorare su scelte di responsabilità. Io vorrei sempre porre la stessa domanda a quelli che è tutto un magnamagna: che lavoro fate? Perché se uno ha un minimo di esperienza lavorativa nel privato dovrebbe aver capito da mò che basta una sola scelta pilotata, di questi tempi, per perdere 1) la fiducia dei lettori e quindi la gran parte dei ricavi 2) la fiducia degli inserzionisti, e quindi anche l'altra gran parte dei ricavi. Le due cose sono collegate. L'azienda di cui parliamo sta andando molto bene sotto entrambi gli aspetti. Di altri non so e non parlo.
Naturalmente avrai capito che ho capito che c'è una bella differenza tra i furbetti degli sci leggeri massacrati sui sassi e dati in pasto alla plebe per aizzarla, e la scucitura delle tue scarpe. Come sempre c'è modo e modo e, ma guarda che caso, a utilizzare modi scorretti sono proprio quelli che accusano le aziende cattivone…per legittima difesa ovviamente, poverini.
Per quanto la funzione dei forum, e quella dei forum vs i social, sfondi una porta aperta. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù
L'ultima modifica di guidoval il Lun Giu 20, 2016 1:42 pm, modificato 3 volte |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Lun Giu 20, 2016 1:23 pm Oggetto: |
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fabiomaz ha scritto: | le aziende produttrici che penso che, negli anni, con un po' di capacità di ascolto, abbiamo saputo cogliere forti e chiari quegli sviluppi dell'attività outdoor che oggi sono sotto gli occhi di tutti |
secondo te quanto di questo sviluppo è stato autonomo (crescita della sensibilità ambientale, crisi economica > minori disponibilità > si va in montagna a camminare che costa poco, spirito santo, ecc), e poi cavalcato, e quanto invece è stato innescato proprio dalla comunicazione delle aziende, una a caso specialmente at the very beginning? Io ho una mia opinione, un'impressione personale che però coincide con le osservazioni e le scelte di alcuni insider, guardacaso tanto più opposta al mainstream del ritorno alla natura incontaminata quanto più questo viene professato. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Lun Giu 20, 2016 1:48 pm Oggetto: |
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fabiomaz ha scritto: |
E a proposito di progettazione...mi sa che anche gli ottimi Maestrale RS hanno un bel problema di progettazione |
Segnalalo!...per il discorso appena fatto sopra. Loro hanno sempre in giro, come quasi tutte le aziende, un certo numero di professionisti che usano prototipi, pre-serie, singole parti di scarpe già in produzione eseguite però con nuovi materiali e disegni. Ma non possono averne in giro un milione! Le segnalazioni pertinenti vengono sempre valutate. Mai dare nulla per scontato. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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Nibi
Registrato: 16/02/07 04:14 Messaggi: 809 Residenza: Morbegno (SO)
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Inviato: Lun Lug 18, 2016 1:41 pm Oggetto: |
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problema di progettazione maestrale RS...sarebbe? sono curioso! a me si allenta la brugola del gancio alto ogni volta che lo apro, ho come la sensazione che parli di qualcosa di più serio  _________________ "io la Val Toate la giro come il Papa la Cappella Sistina" L.Bono, 15 gen 2012 |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10747 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Ven Lug 22, 2016 3:49 pm Oggetto: |
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Quello è il punto debole di praticamente tutte le scarpe da trail ( almeno tutte quelle che ho provato). Non penso che Salomon faccia eccezione e poi quelle scarpe sono sderenate al pari delle mie XA Pro 3d che avranno fatto su per giù o giù per su appunto quella 15na di uscite... ma non erano proprio passeggiate su sentiero con aghi di pino
Per il resto il discorso di Guido non fa una piega se non per quel "noantri" che solo a leggerlo un romano cadrebbe dalla sedia  _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Lun Ago 01, 2016 2:34 pm Oggetto: |
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Nibi ha scritto: | problema di progettazione maestrale RS...sarebbe? sono curioso! a me si allenta la brugola del gancio alto ogni volta che lo apro, ho come la sensazione che parli di qualcosa di più serio  |
Ho fatto un po' di verifiche e alcuni non han problemi.
Quindi parlare di difetto di progettazione forse è eccessivo.
Il problema sta nella particolare chiusura laterare dei Maestrale.
Con i Maestrale RS e le plastiche più dure sia a scarpone chiuso che a scarpone serrato, restano spazi tra lo scafo e la linguetta.
Il risultato è che quando le nevi cominciano a essere pesanti e bagnate dopo un po' l'acqua trova la strada per bagnare la scarpetta.
Piegando con accuratezza gli strati impermeabili di scarpetta e scarpone si riesce a tenere il piede all'asciutto un po' più a lungo.
Tuttavia a me che piace sentire la pianta del piede ben serrata, chiudendo i ganci, un po' di acqua entra sempre.
Con i Maestrale normali, stesso numero, non mi è mai successo, perchè a scarpone serrato le plastiche, più morbide, si chiudevano quasi perfettamente.
Con i RS restano 2/3 mm e da febbraio in poi non c'è gita che finisca con le calze asciutte.
Per il resto mi trovo benissimo.
 _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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