Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
|
Inviato: Mer Lug 15, 2015 11:28 am Oggetto: Una traversata MEIJE-que!!! |
|
|
Gran Pic de la Meije, 3983m
↑ Sperone del Promontoire: 900m/D+/IV+/40°; ↓ Traversata delle creste al Doigt de Dieu, 3973m: AD+/III/70°
La mastodontica parete sud con lo sperone del Promontoire e la traversata delle creste (e il nostro punto di bivacco in nero) (da c2c)
Già in adolescenza quando sfogliavo i libri di montagna paterni mi soffermavo sul gruppo degli Ecrins. La vetta principale, la Barre, mi affascinava per il suo candido e glaciale versante nord, ma in poco mi resi conto che era tutto il gruppo ad essere degno di attenzione. In particolare, questa massiccia vetta con un roccioso versante sud, una affilata cresta nevosa tra picchi scoscesi e una parete nord ammantata di ghiaccio. Una settimana bianca a Les Deux Alpes nel 2000 mi permise di godere del selvaggio versante di La Grave e mi rimase nella memoria. Passano gli anni e la voglia di salire questa montagna, anche se non raggiunge la fatidica quota dei 4000m per pochissimi metri, aumenta in me. Il periodo giusto pare quello estivo, ma non troppo in là nella stagione. Bisogna infatti trovare la roccia asciutta sulla via del Promontoire sul versante sud, ma un innevamento sufficiente per gli affilati tratti nevosi di cresta. Condizioni che pare si siano ripresentate in questo luglio, a leggere report che parlano di condizioni eccellenti. Bisogna tuttavia prestare particolare attenzione alle temperature particolarmente alte in questi weekend.
La salita dal Promontoire al Gran Pic e il proseguo al Doigt de Dieu costituiscono una magica traversata, a ragione ritenuta una tra le più belle d’alta quota delle Alpi!!!
In primo piano lo sperone del Promontoire (da c2c)
Con Albe se ne parlava da un po’ e dopo l’Obergabelhorn del weekend passato era un degno proseguo. Purtroppo gli strascichi di quella gita gli creano un problema alla schiena che lo rendono non disponibile a questa stravaccata. Mara ovviamente è della partita. Si aggiunge Ale (Vecchioleone) per questa prima esperienza nella nostra cordata. Ci conosciamo da tempo e ci seguiamo, ma una gita del genere non abbiamo mai avuto occasione di farla. È giunta la volta buona. In effetti, affrontare una simil via in due non mi ispirava. I vantaggi sono legati alla distribuzione dei carichi, anche nell’avvicinamento (servono due corde per le doppie), e nella conduzione della via che è così alternabile da due capicordata. Inevitabilmente saremo più lenti che procedere corti in due, ma siamo fiduciosi nella stabilità meteorologica (anche pomeridiano-serale) e non ci poniamo limiti di tempo. Inoltre, se Ale è piuttosto allenato alle vie di roccia, noi, con la “scusa” che andiamo sempre su ghiaccio o vie di misto, non siamo molto allenati alla roccia…vedremo di risettarci anche su questa attività!
Siamo così venerdì mattina a La Grave. Già la Meije si è mostrata in tutto il suo splendore del versante Nord dal Col del Lautaret. Posizionata la macchina al Pont des Brebis a monte di Villar d'Arène, tramite autostop siamo tutti alla partenza della telecabina. Dalla stazione intermedia abbiam un’ottima visione dello sperone degli Enfetchores. Sembra bello in piedi. E in effetti si rivelerà una salita di tutto rispetto ove da noi sarebbe stata attrezzata come una vera via ferrata, qui ometti sparuti e arrampicata in libera sul III grado, che con lo zaino pesante si fa sentire anche di più…. Il ghiacciaio della Meije poi presenta dei bei crepacci, compresa la terminale molto aperta, e arrivare all’omonima Brèche sarà un bel viaggio. Non parliamo della discesa: il rifugio è là a un tiro di schioppo sul suo “promontorio”, ma queste placche lisce con fastidioso detrito son molto delicate. Alla capanna il rifugista ci accoglie con cortesia e gentilezza. Ma quando dice che il tempo che ci aspetta per la traversata sarà mediamente il triplo di quello impiegato per la salita da La Grave facciamo un balzo… A maggior ragione quando Mara scopre di aver dimenticato a casa la frontale. La partenza, dato che si inizia subito in arrampicata sopra la toilette del rifugio , viene ridimensionata e partiremo alle 5:10 (effettivamente un po’ tardino)… Il passaggio del Crapaud sarà la nostra “sveglia”. Si procede bene oltre, ma quando entriamo nel Couloir Duhamel, ovviamente (come vanamente messi in guardia dalla relazione!) ci andiamo a impegnare su difficoltà superiori al previsto…e dobbiam fare una doppia per ritornare sulla retta via. Tutto ora torna. Arriviamo alla cengia Castelnau. Ci rendiamo conto qui di essere immersi in una grande parete. Immensa e complessa. Sono ben 900 metri di altezza per qualche chilometro di larghezza! Il proseguo della via non pare così ovvio e continuiamo a salire trovando chiodi sparsi qua e là, soste, cordini,…finché la strada è “sbarrata” e vediamo sopra di noi delle soste improbabili e addirittura delle staffe. Siamo stati troppo a destra. Torniamo a sinistra e incontriamo una difficile placca (non di IV+…)..ovviamente con due soste vicine sopra e una sotto… a questo punto non ci torna nulla della relazione…dove è il Dos d’Ane? Proseguiamo e troviamo pure una corda fissa che prosegue a destra su una cengia. Non sembra corretta, ma chissà dove porta e soprattutto se porta nella direzione giusta. Proseguendo per un bel diedro invece ci raccapezziamo (siamo al famoso Pas du Chat – IV+ - e alla Dalle des Autrichens). Poco dopo, con altri passaggi che nulla hanno del III dichiarato, arriviamo alla vertiginosa cengia che ci porta al caratteristico Glacier Carré. Il sole è ormai alto. Stiamo bene, sappiamo che le difficoltà maggiori sono superate, ma siamo consci di essere in netto ritardo sulla tabella di marcia. In breve siamo al colle che precede il Gran Pic e procediamo per placche effettivamente esposte e difficili da proteggere. Il Cheval Rouge e il passaggio del Chapeau du Capucin oppongono l’ultima resistenza prima della vetta del Gran Pic. Alla faccia del 3900…questa vetta vale molto di più di tanti 4000 iperfrequentati e blasonati. Il panorama è eccezionale sugli Ecrins, ma non possiamo perderci in ciance. È già pomeriggio ormai. Il nostro sguardo è ovviamente attratto dall’affilata cresta che prosegue al Doigt de Dieu. Là vediamo i due veronesi conosciuti la mattina al rifugio: non siamo soli sulla montagna. Tre comode doppie ci consegnano alla Brèche Zsigmondy. Comincia ora la traversata dei Denti. Il primo lo si aggira sul lato nord con una corda fissa, parzialmente coperta da ghiaccio e neve, ma per arrivarci dobbiam superare un tratto da brividi a cavalcioni sul baratro, ovviamente ramponi ai piedi… E poi chi l’avrebbe mai detto che nella goulotte per tornare in cresta le due picche e le viti sarebbero state tanto utili? E soprattutto piacevoli… Le difficoltà ormai vanno scemando e facciamo ancora qualche doppia, ma quando la frontale di Ale decide di andare ad illuminare il ghiacciaio della Meije, la decisione è presto presa: ci fermiamo aspettando la luce. Fatalità troviamo un paio di piazzole non malvage dove passare qualche ora… Riusciamo anche a ripararci dal vento da nord, che si è alzato nel frattempo, tramite una cornice di neve. L’alba, come cita una canzone di un gruppo musicale comasco (Sulutumana), è stata come ascoltare Dio che recita una poesia a memoria: sempre la stessa, ma sempre sorprendentemente melodiosa e perfetta… I successivi delicati traversi su neve perfettamente rigelata ci fanno riflettere su come (anche grazie alle testimonianze di chi è passato prima di noi il pomeriggio precedente) alla fine, attendere il giorno dopo sia stata anche una scelta felice, onde evitare questi passaggi in condizioni pericolose viste le alte temperature di questo periodo. Dalla vetta del Doigt de Dieu…chissà cosa indica Dio con quel dito? In realtà è un pollice rivolto verso l’alto! “Evvai! Siete arrivati!”…dicevo, dalla vetta con 4 comode doppie (prevedere 50 metri) superiamo pure la aperta crepaccia terminale e in pochissimo siamo al Rifugio dell’Aigle. Qui ci attendono dei giovani gestori simpatici e cordiali (ci hanno lasciato accesa la luce volutamente tutta notte, aspettandoci), ma soprattutto, anche se son le 10, una meritata frittatona prosciutto, formaggio, cipolla, nonché un bel mezzo litro di Hoengarden per reintegrare i sali
Le tre ore e passa di discesa per 2000 e passa metri di dislivello, prima sul ghiacciaio di Tabuchet poi oltre il Col du Bec per il vallone de l’Homme saranno un supplizio per i nostri piedi, ma saremo talmente appagati dal compiuto da non sentir quasi più sofferenze e fatiche... (quasi ).
Che dire? Grande gita per grandi soci. Una magica traversata da tempo agognata e sognata. Ora non vedo l’ora di tornare in Ecrins e soprattutto di ricomporre questa nuova ottima cordata!!! À la prochaine!
Relazione tecnica al: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=4&id=5451
[Salita del 04/07/2015, ma condizioni ad oggi ancora ottime per la traversata, come si legge sul sito del rifugio del Promontoire, aggiornato giornalmente (grandi!)]
Ecco le foto:
Dalla stazione intermedia è evidente l'itinerario dello sperone degli Enfetchores alla Brèche de la Meije.
Pot-pourri Enfetchores
Sul ghiacciaio della Meije verso la Brèche.
Verso la Brèche
Ed eccoci in vista del Rifugio del Promontoire
La discesa dalla Brèche e la maestosa parete che ci sovrasta
Momenti in rifugio.
Una mail...dalla cucina.
Aspettando che schiarisca ( ;-( )
Per di qua?
(foto Mara)
Placche lisce (già fuori via)
Rientro in via con doppietta nel couloir Duhamel
Verso la cengia Castelnau
(foto Mara)
All'inizio della cengia
Cominciamo ad essere alti.
Sempre roccia super
Immersi nella parete
Placca psyco
Verso il Pas du Chat
In cresta. Spettacolo!
Panorama sulla Valle di La Bérarde e Rateau.
La vire....o le vide!!!
Sempre III, ehin????!!!!!
Verso il glacier Carré
Salendo al Gran Pic
A cavalcioni del Cavallo Rosso
Les Arêtes
Pollice in su! (Doigt de Dieu)
WOW
Traverso da brividi
Come un gatto con gli artigli
A sorpresa, OFS anche qua! La goulotte...
“L’alba era come ascoltare Dio che recitava una poesia a memoria” (Dove tutto ricomincerà – Sulutumana)
Là in basso la luce dell’Aigle.
Luna, Ale, Mara...a fil di cresta
Placche di neve effimere
Il Gran Pic
Arrivo sul Doigt de Dieu
Più nid d'Aigle di così...
Dal Pic Oriental al Gran Pic
Omelette Complet!
Une traversée magique...
La face nord. E il nostro bivacco...
(da c2c)
Il Pont des Brebis. Atmosfere finalmente bucoliche...
Ref.de l'Aigle e itinerario di discesa dal Col del Lautaret. Au revoir!!!!
 _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
L'ultima modifica di Franz il Gio Lug 16, 2015 3:52 pm, modificato 1 volta |
|
Top |
|
 |
Vecchioleone
Registrato: 14/01/11 23:51 Messaggi: 182 Residenza: Brugherio
|
Inviato: Gio Lug 16, 2015 6:11 am Oggetto: |
|
|
Mi torna il senso di sete e fame che avevo prima della omelette anche solo al guardare le foto!  _________________ "ho imparato dai fili d'erba
a piegarmi dentro la bufera
a rialzarmi come niente fosse"
-Davide Van De Sfroos- |
|
Top |
|
 |
Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10747 Residenza: Franciacorta
|
Inviato: Sab Lug 18, 2015 5:12 pm Oggetto: |
|
|
spettacolare Franz. Avevo guardato anni fa quel gruppo per fare una gita... quel rifugio mi ispirava un casino. _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
|
Top |
|
 |
SPIRA
Registrato: 15/09/07 11:00 Messaggi: 310
|
Inviato: Gio Lug 23, 2015 7:36 am Oggetto: |
|
|
WOW!!!!!
Itinerario di gran classe.
Sono stato parecchi anni fa a fare "L'horreur du bide" sul Petit doigt, e ricordo un posto davvero magnifico.
La Meje e' una montagna spettacolare.
Compliments
Ennio |
|
Top |
|
 |
Albe
Registrato: 11/03/09 11:45 Messaggi: 155 Residenza: Bassano del Grappa
|
Inviato: Gio Lug 23, 2015 9:37 am Oggetto: |
|
|
Diamine! Mi torna il maldischiena solo a veder le foto! Diciamo che il sesto senso m'ha aiutato a evitare 'na mazzata anche se non pensavo fosse di tale impegno Però une traversée di gran classe, 3fois chapeau!!! _________________ Tutto E' Qui |
|
Top |
|
 |
Vecchioleone
Registrato: 14/01/11 23:51 Messaggi: 182 Residenza: Brugherio
|
Inviato: Gio Lug 23, 2015 10:55 am Oggetto: |
|
|
Albe ha scritto: | Diamine! Mi torna il maldischiena solo a veder le foto! Diciamo che il sesto senso m'ha aiutato a evitare 'na mazzata anche se non pensavo fosse di tale impegno Però une traversée di gran classe, 3fois chapeau!!! |
Mah, penso che se invece ci fossi stato, non sarebbe stata così una mazzata, due cordate da due sarebbero state l'ideale, molto più agili... _________________ "ho imparato dai fili d'erba
a piegarmi dentro la bufera
a rialzarmi come niente fosse"
-Davide Van De Sfroos- |
|
Top |
|
 |
FREEZER
Registrato: 09/10/09 10:49 Messaggi: 434
|
Inviato: Mar Lug 28, 2015 11:15 am Oggetto: |
|
|
Grande grande traversata anche se ultimamente hai fatto anche la mittelegi questa la considero un vero e proprio sogno primo perché poco conosciuto secondo perché molto più ingaggiosa e terzo non c'è il trenino  |
|
Top |
|
 |
BiancoAtlas
Registrato: 10/12/11 15:54 Messaggi: 1181 Residenza: brembate
|
Inviato: Mar Lug 28, 2015 4:51 pm Oggetto: |
|
|
Cavoli che traversata ma sai che non sono contento se non ti trovo il neo e quindi ......... che brutte corde  _________________ Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile |
|
Top |
|
 |
Vecchioleone
Registrato: 14/01/11 23:51 Messaggi: 182 Residenza: Brugherio
|
Inviato: Mar Lug 28, 2015 5:49 pm Oggetto: |
|
|
BiancoAtlas ha scritto: | Cavoli che traversata ma sai che non sono contento se non ti trovo il neo e quindi ......... che brutte corde  |
Sono le mie!!! Grrrrrr!! comunque hanno molte primavere sul groppone, le tengo solo per arrampicare in ambienti facili e sicuri con gli "amici" di on-Ice, metti che non tengono quando sono via con qualcun'altro! Potrebbe essere pericoloso  _________________ "ho imparato dai fili d'erba
a piegarmi dentro la bufera
a rialzarmi come niente fosse"
-Davide Van De Sfroos- |
|
Top |
|
 |
BiancoAtlas
Registrato: 10/12/11 15:54 Messaggi: 1181 Residenza: brembate
|
Inviato: Mar Lug 28, 2015 6:20 pm Oggetto: |
|
|
Vecchioleone ha scritto: | BiancoAtlas ha scritto: | Cavoli che traversata ma sai che non sono contento se non ti trovo il neo e quindi ......... che brutte corde  |
Sono le mie!!! Grrrrrr!! comunque hanno molte primavere sul groppone, le tengo solo per arrampicare in ambienti facili e sicuri con gli "amici" di on-Ice, metti che non tengono quando sono via con qualcun'altro! Potrebbe essere pericoloso  |
ahah PURE SCROCCONI  _________________ Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile |
|
Top |
|
 |
Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
|
Inviato: Gio Lug 30, 2015 8:25 pm Oggetto: |
|
|
Domonice ha scritto: | spettacolare Franz. Avevo guardato anni fa quel gruppo per fare una gita... quel rifugio mi ispirava un casino. |
Quel rifugio immagino sia l'Aigle... E' veramente eccezionale. E soprattutto i gestori gentili e simpatici (soprattutto la ragazza che ci accoglie in maglietta senza sotto niente... )
Lì sopra la Meije Orientale è una bella gita abbordabile e appagante...
Anche se mi intriga con gli sci...come l'aveva fatta Fabrizio...
http://www.camptocamp.org/routes/53878/it/la-meije-pic-oriental-arete-ne-voie-normale
E poi bella sarebbe la classica traversata al Pavé
http://www.camptocamp.org/routes/175919/fr/la-meije-pic-oriental-traversee-meije-orientale-pave
SPIRA ha scritto: | WOW!!!!!
Itinerario di gran classe.
Sono stato parecchi anni fa a fare "L'horreur du bide" sul Petit doigt, e ricordo un posto davvero magnifico.
La Meje e' una montagna spettacolare.
Compliments
Ennio |
Cavolo! Beh, detto da te...
Che viettina!!!
http://www.camptocamp.org/routes/55143/fr/la-meije-petit-doigt-du-glacier-carre-l-horreur-du-bide
Vecchioleone ha scritto: | Albe ha scritto: | Diamine! Mi torna il maldischiena solo a veder le foto! Diciamo che il sesto senso m'ha aiutato a evitare 'na mazzata anche se non pensavo fosse di tale impegno Però une traversée di gran classe, 3fois chapeau!!! |
Mah, penso che se invece ci fossi stato, non sarebbe stata così una mazzata, due cordate da due sarebbero state l'ideale, molto più agili... |
Mica da escludere che prima della fine di stagione se ne faccia una tutti assieme. Dai abbiate fede!!!
FREEZER ha scritto: | Grande grande traversata anche se ultimamente hai fatto anche la mittelegi questa la considero un vero e proprio sogno primo perché poco conosciuto secondo perché molto più ingaggiosa e terzo non c'è il trenino  |
Esatto Denis! Gran gitone che puntavo da anni!!!!
BiancoAtlas ha scritto: | Vecchioleone ha scritto: | BiancoAtlas ha scritto: | Cavoli che traversata ma sai che non sono contento se non ti trovo il neo e quindi ......... che brutte corde  |
Sono le mie!!! Grrrrrr!! comunque hanno molte primavere sul groppone, le tengo solo per arrampicare in ambienti facili e sicuri con gli "amici" di on-Ice, metti che non tengono quando sono via con qualcun'altro! Potrebbe essere pericoloso  |
ahah PURE SCROCCONI  |
Ufffffff....che rompiballe.. Comunque una corda è stata praticamente tutto il tempo nello zaino...dato che servivano solo per le doppie di discesa!!! Quindi mezzi scrocconi  _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
|
Top |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi
|
|