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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Mer Giu 11, 2014 11:18 am Oggetto: L’altra faccia del BERNINA: la dimenticata via della GORGIA |
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Piz Bernina, 4049 m: Via della Gorgia (Neruda & Klucker, 1890), AD/60°
Più di un anno fa, scendendo dal Palù con gli sci, fui attratto dal versante Est, Nord Est del Bernina. Una parete glacializzata imponente e che incuteva timore. Con i suoi 1300 metri (assieme a quella N del Cengalo) è la più alta parete delle Alpi Retiche. Un evidente crestone permetteva di accedere ai plateau glaciali intemedi dai quali si poteva arrivare direttamente in cima o alla cresta Est e in traverso alla via normale (soluzione, che sarà la nostra, seguita da Kohler e Grass nel 1911). Anche solo per sognare, mi piaceva sapere chi e cosa avevano tracciato su quella parete. Consultando la guida TCI-CAI scopro che, aldilà di diverse vie soggette a gravi pericoli oggettivi per crollo di seracchi, Ludwig Norman-Neruda (quello della N del Lyskamm) e Christian Klucker avevano scovato nel 1890 un canale profondo tra alte pareti di roccia che permetteva di salire agevolmente al Sass del Pos, sui suddetti plateau glaciali: la cosiddetta Gorgia. Mi sembrava una via più veloce e interessante del lungo e monotono classico giro dal Morteratsch dal Buuch e aveva l’aspetto di una via in ambiente maestoso e appartato: proprio quelle che piacciono a noi! La parte finale della via originale, tuttavia, diretta alla vetta del Bernina, risultava negli ultimi anni ormai impercorribile per il repentino disfacimento della parete glaciale.
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Dalla Guida dei Monti d'Italia TCI-CAI:
62 a: via normale per la Spedla
62 p: cresta Est (Coaz, Tscharner; 1850)
62 o: via della Gorgia e uscita diretta (Neruda-Klucker)
62m: diretta al Bernina (Schneider, Singer; 1931)
62n: via della Gorgia Fosa (Ludwig, Grass, Arduser; 1879)
62i: Biancograt
62l: via diretta al Pizzo Bianco (Schlick, Hochfilzer, Danler, Gasser; 1969)
64b: accesso dal Morteratsch alla Fuorcla Prievlusa e alla Biancograt
La ricerca in rete continua, ma non trovo informazioni se non la relazione sulla guida del Quagliotto e una esplicativa foto di Maspes della Gorgia dal Piz Morteratsch. Poi il buon Waxy79 mi regala l’ennesima bella foto dei miei obiettivi alpinistici.
La via rimane nella mia testa come un chiodo fisso, aspettando il momento giusto per attaccarla. In questi giorni poi, un onicer (grazie SacrifiCarlo!) che chiede info su facebook riguardo a quel versante è lo sprone per andare a darci finalmente un occhio. Il caldo africano a oltranza previsto ad iniziare dal weekend, sono un ulteriore incentivo a provarla quest’anno, prima di doverla rimandare per l’ennesima volta.
La Gorgia in una bella foto di Robb (Waxy79). Grazie anche per questa. Non ho potuto fare a meno di pensarti in questa gita...con profonda amarezza e malinconia (dato che poi il Piz Morteratsch che ti ha "preso" ce l'avevo continuamente davanti ;-(!
I programmi del weekend erano ben diversi. Disponevamo di un solo giorno (domenica, andando a dormire al park sabato sera). Tuttavia l’insinuarsi in me della voglia di andare a vedere la Gorgia ribaltano la meta addirittura sabato pomeriggio stesso. I soci (Mara, Angelo, Michele) sono un po’ scettici, ma accettano di buon grado la mia proposta (peccato solo per Ale che con la meta nuova, molla il colpo). Quando da un tornante della strada mostro loro la nostra meta, non vedendosi la Gorgia perché nascosta, il loro scetticismo non può che aumentare. Mi dicono di sì, che hanno capito dove dovremmo salire, ma so che dentro di loro si chiedono dove diavolo li sto conducendo. Siam al parcheggio del Morteratsch alle 21. Tre orette di sonno e all’1e40 siamo pronti a partire. In 3h siamo lungamente alla base della parete Nord Est che con l’arrivo della luce si scopre maestosa sopra di noi. Il canale della Gorgia si intuisce, ma ancora non si vede. Guardiamo con attenzione dei seracchi sospesi sul lato destro del vallone e velocemente superiamo la profonda crepaccia terminale. Da qui la neve diventa dura e ottima. Più saliamo e più lo sguardo è attratto dalla nostra meta, finchè non ne imbocchiamo il solco. Si intuisce una linea di neve in mezzo a pareti rocciose altissime. Procediamo benissimo su neve sempre perfetta. Angelo ogni tanto si gira a gridarmi che è stupendo! La pendenza è sui 50 con tratti a 60° o poco più, su ghiaccio morbido. Son 500 m di bel canale. Alle 6:30 sbuchiamo ad un aereo colletto al sole. Posto magnifico, colpo d’occhio eccezionale sul sottostante ghiacciaio del Morteratsch dove vediamo i primi scialpinisti salire. Si procede ora al sole per canali e crestine di roccia fino a giungere al Sass dal Pos a 3256m. Qui si apre un mondo. Un vallone glaciale magnifico che con dolci pendii porta verso il Bernina. Procediamo sul crestone, ma la neve da ora, per via del gran caldo, risulta molle e la tracciatura ci ruba tempo e fatica. Ci alterniamo al comando, ma è Mara il gran solito trattore della comitiva. Con un traverso verso sinistra andiamo a prendere la cresta Est (a picco sul sottostante ghiacciaio) e la seguiamo tra neve e roccette fino a 3600 m dove questa diviene secca. Sono le 9:30. La temperatura si è abbassata per via del vento, ma la cresta sopra di noi sembra lunga e laboriosa perché molto sfasciumata. Sono 500m di dislivello, ma valutiamo che non sarebbero comunque veloci. La nostra maggior preoccupazione è data soprattutto per la discesa dal Buuch con questo caldo. Decidiamo quindi di traversare il vallone glaciale che si apre davanti a noi e raggiungere la normale. Siamo a quota 3700m. Possiamo cominciare la discesa comunque altamente soddisfatti per l’itinerario di pregio percorso. Discesa che si rivelerà contro ogni aspettativa in ottime condizioni, tant’è che le ciaspole che avevamo con noi rimangono sullo zaino tutto il tempo. Anzi, l’unico rammarico della giornata, è stato quello di non aver avuto con noi gli sci per godere di una discesa su neve fantastica in alto trasformata, in basso compatta portante e che arriva ancora alla lingua del Morteratsch. Tuttavia una via con queste incognite era improponibile farla con gli sci in spalla…
Questo e la via del weekend scorso alla Weissmies sono due itinerari che avevo da tempo voglia di andare a vedere. Due itinerari che hanno in comune la voglia di ricerca e di riscoperta di pareti dimenticate. Un tipo di alpinismo di livello medio basso, ma con un occhio particolare alla qualità e particolarità delle vie. Che come dico sempre: buoni tutti trovare linee originali su pareti inviolate o quasi avendo il grado alto…è ben più difficile farlo avendo un grado infimo! Un grazie particolare ai soci che hanno creduto nella mia voglia di andare alla scoperta. Encomio particolare al giovane Michele, che alla sua prima esperienza di questo tipo ha tenuto botta fino alla fine! Avanti così!
Report tennico: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=4&id=4755
Ecco le foto:
Tramonto sui Palù
Il promontorio del Sass dal Pos con l'imbocco della Gorgia ('evidente rigola centrale)
Si parte
OFS all'imbocco della Gorgia
Il ghiacciaio del Morteratsch ancora ottimamente innevato.
Dentro la Gorgia...
E su
Ripida variante sinistra con ottima neve couic-couic e ghiaccio
Traverso per rientrare in linea
Foto di Angelo
Ambientone
Voltandosi
Trenino del Bernina
Verso il colletto
Panorama eccezionale
Lo sbocco della Gorgia e il Piz Morteratsch: ciao Robb
Si prosegue su canalini, pendii e roccette.
La neve comincia a peggiorare
E' evidente l'itinerario di discesa per il Buuch e il ghiacciaio del Morteratsch
Sul Sass dal Pos. Magic!
Tracciando
WOW. Intonsità. In pochi son passati di qua...
Cresta Est del Bernina e Piz Bianco
Entrando nel vallone oltre la cresta Est. Sotto Spedla e Vetta
Traverso con panorama
In discesa con la Cresta Guzza
Piz Argient...più argenteo di così!
Muraglia di ghiaccio
L'itinerario del crestone del Sass dal Pos in discesa
Ancora ottima neve pressata anche in basso
La maestosa parete NE
Ultimo ghiaccio
L'allegra combriccola
 _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
L'ultima modifica di Franz il Mer Giu 11, 2014 3:10 pm, modificato 5 volte |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Mer Giu 11, 2014 11:44 am Oggetto: |
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Ellamadonna!
Tutte le volte che ho guardato quella parete mi sono sempre detto che era folle salirla per i gigantesci pericoli oggettivi che la caratterizzano.
Da lì vedi sempre venir giù di tutto di più.
Ed ecco che mi salti fuori con una superchicca e una via relativamente sicura!
Peccato peccato per la cresta finale.
Certo vista la lunghezza dell'itinerario, la quota e la necessità di scendere avete fatto bene i vostri conti.
Magari con un pernotto al Marco e Rosa e considerato che una volta messa mano sulla roccia fino al rifugio non ci sono più grossi pericoli in neve..si può riscoprire integralmente questa salita fino in vetta.
Bella. Impressionante.
W Kurtz e Klucker!
 _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Mer Giu 11, 2014 12:38 pm Oggetto: |
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fabiomaz ha scritto: | Ellamadonna!
Tutte le volte che ho guardato quella parete mi sono sempre detto che era folle salirla per i gigantesci pericoli oggettivi che la caratterizzano.
Da lì vedi sempre venir giù di tutto di più.
Ed ecco che mi salti fuori con una superchicca e una via relativamente sicura! |
Infatti l'esposizione ai seracchi è molto breve. Si passa lontani da quelli di destra. Quelli sopra il canale che sovrasta la crepaccia sono ormai lisciati dal GW.
Come ho scritto nel report, per me è un'OTTIMA alternativa sci in spalla al giro del Buuch da fare in salita con giro ad anello....allo stile di Kurtz
fabiomaz ha scritto: | Peccato peccato per la cresta finale.
Certo vista la lunghezza dell'itinerario, la quota e la necessità di scendere avete fatto bene i vostri conti. Magari con un pernotto al Marco e Rosa e considerato che una volta messa mano sulla roccia fino al rifugio non ci sono più grossi pericoli in neve..si può riscoprire integralmente questa salita fino in vetta. |
L'idea originale era infatti quella di piazzare la tenda alla base. E risparmi quel tre orette che non fanno schifo...ma non è stato solo quello a farci cambiare idea. La gamba c'era ancora (anche se non volevamo "uccidere" Michele già bravissimo alla sua prima esperienza con noi...dato che pensava di andare a fare una scampagnata in Adamello...e l'ha scoperto solo strada facendo!)...ma obbiettivamente era troppo lunga per scendere in sicurezza con la giornata di domenica (che poi a quell'ora è stata ottima, ma dopo magari? Non conoscendola, ma conoscendo i crepacci che c'erano...).
E poi Mara doveva lavorare la sera
In ogni caso la "via di fuga" l'avevo accuratamente studiata con le foto che mi aveva passato il Grigna.
L'obbiettivo di giornata era raggiunto: "aprire" una via alternativa ai "campi alti" dalla NE...e così è stato!
(e poi avevo paura che il SacrifiCarlo me la soffiasse )
fabiomaz ha scritto: | Bella. Impressionante.
W Kurtz e Klucker!
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Di Kurtz avevo letto un bel libro di racconti....appassionante. C'era anche il Varuna...
Di Klucker voglio fare una bella ricerca...
Anni fa mi ero appassionato di Bonacossa...e cercavo di ripercorrerne le "tracce"  _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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simo il 4
Registrato: 12/02/07 22:19 Messaggi: 586 Residenza: lassù tra i monti
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Inviato: Mer Giu 11, 2014 1:24 pm Oggetto: |
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e sticazzi cosa sei andato a pescare!  _________________ salire e perdersi nell'immenso |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Mer Giu 11, 2014 2:05 pm Oggetto: |
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Franz ha scritto: |
Di Klucker voglio fare una bella ricerca...
Anni fa mi ero appassionato di Bonacossa...e cercavo di ripercorrerne le "tracce"  |
Eh eh.
Anzi: noooooooooooo! Mi soffierai tutte le chicche!
Il driver delle mie ricerche alpinistiche è quasi sempre legato alle storie e ai personaggi.
Mi imbatto in un personaggio, leggo quello che posso della sua storia e delle sue salite, del suo modo di andare in montagna, e poi se posso cerco delle salite per me fattibili da ripetere.
Infatti non ho una buona conoscenza geografica dei monti. Di una montagna magari conosco solo una via, e magari neppure la normale, se non devo scenderci. Non so neppure l'altezza.
Tu invece hai un'approccio molto più "geografico". Studi la zona, ne individui le pareti interessanti, le vie di salita, ti documenti a tappeto sulla parete e le sue storie, sulle condizioni, cerchi fotografie e...ovviamente, anche la storia.
 _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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ucamosciomoscio
Registrato: 13/05/11 14:20 Messaggi: 199
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Inviato: Mer Giu 11, 2014 2:18 pm Oggetto: |
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Bravi, bellissimo giro, peccato per la Cima, ma effettivamente le temperature del week non permettevano di più.
Ciao Uca |
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gustav1971
Registrato: 25/04/10 21:04 Messaggi: 588
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Inviato: Mer Giu 11, 2014 5:52 pm Oggetto: Re: L’altra faccia del BERNINA: la dimenticata via della GOR |
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Dato che non ho l'abbonamento a "le ore"... ho guardato solo le foto.
Ne evidenzio tre che mi son piaciute particolarmente. _________________ Marco |
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grigna
Registrato: 09/02/07 11:21 Messaggi: 8493 Residenza: Mariano Comense (Co)
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Inviato: Mer Giu 11, 2014 6:40 pm Oggetto: |
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che cos'è la neve couic coiuc? |
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Orzo Bimbo
Registrato: 22/07/08 12:34 Messaggi: 1355 Residenza: Brugherio
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Inviato: Gio Giu 12, 2014 12:30 pm Oggetto: |
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Azzo !!!
Complimenti !!!
E gia' che vedere queste foto fa' capire cosa voglia dire fare sul serio....
Meno male c'è gente come voi che alza la media su On Ice e prende crediti...
Ma soprattutto ci fate sognare...
Luca, Couic Couic non è riferito alla neve, ma a quello che sento io nelle mutande vedendo certe foto... della serie col ca..o che farò certe cose
 _________________ La felicita' c'è l'ha chi la coglie !
Per altre foto :
http://alpinline.blogspot.com/ |
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calimero
Registrato: 06/10/09 15:27 Messaggi: 1246 Residenza: colle brianza
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Inviato: Gio Giu 12, 2014 3:21 pm Oggetto: |
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Tu sei come la Juve. Fai discutere, ma poi alla fine vinci.
Per preparazione " culturale ", competenza, scelta degli itinerari e per come, poi , li presenti.
Solo per questa tua dimensione divulgativa , quasi da fiction, meriteresti una stretta di mano.
Le tue immagini sono , in gran parte, balsamiche. I contenuti enciclopedici.
Un piccolo sito nel sito.
B.B.B ?
No, nella tua lingua...Brao.
ps : abbondanza di " punti ice ", vedo. Ma qual'è il valore base dell'equazione minuti/parchetto = minuti/montagna ?...  _________________ calimero |
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mat69
Registrato: 24/01/08 14:18 Messaggi: 563 Residenza: GAZZA......niga
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Inviato: Ven Giu 13, 2014 4:18 pm Oggetto: |
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grange intuito ad infilarti lì.
una volta per arrivare a quella parete sarebbe stata una roulett russa con i seracchi che venivan giù.
bella la foto di quella in primo piano. |
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BiancoAtlas
Registrato: 10/12/11 15:54 Messaggi: 1181 Residenza: brembate
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Inviato: Ven Giu 13, 2014 5:32 pm Oggetto: |
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wow che sogno e brao ol Franz però senza cima non azzardarti a metterla a curriculum  _________________ Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile |
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Alpe
Registrato: 02/04/10 17:28 Messaggi: 121
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Inviato: Sab Giu 14, 2014 11:29 am Oggetto: |
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Bellissima!! e che bello il Bernina da Nord! Bravissimi!!
Ma al mattino siete passati per la Capanna Boval? |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Sab Giu 14, 2014 10:27 pm Oggetto: |
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Ecco il racconto del giovane Michele. Coinvolgente e appassionato! Bravo! Già ora tanta passione e impegno.
Ogni lasciata è persa. Me lo ripeto sempre, e lo ripeto sempre agli altri. Faccio il possibile per metterlo in pratica e a volte mi riesce. L’occasione fa l’uomo ladro? Non lo so.. ma sabato e domenica l’occasione ha fatto l’uomo Alpinista! Mi chiama Angelo.. una via con lui, Franz e uno sconosciuto (A!).. Che faccio? Devo rinunciare a un altro impegno, e mi costa parecchio.. Ragioniamo: una via di ghiaccio che mi chiama da quando vado in montagna.. la possibilità di scalare, di imparare con alpinisti che conosco, più che personalmente, per la loro fama. E dei quali nutro profonda ammirazione. Vado. Devo andare.
Sabato lavoro! Prima il dovere, poi il piacere (e che piacere!!!).. la partenza è alle 17.00 da Chiari, alla sosta le piacevoli presentazioni con Franz e Mara, i nostri compagni di domani.. Ma Franz attacca: cambiamo meta! Una via sul Bernina, aperta nel 1890 da Ludwig Norman-Neruda e Christian Klucker che conta pochissime ripetizioni. Un canale di 500m stretto e profondo che conduce al Sass del Pos (Via della Gorgia, risulterà 60°, AD. II°roccia). Poi per traversi e roccette solitarie fino alla parete Nord Est. Da qui la cresta Est e la vetta. Sono scettico.. ma in queste cose la fiducia nei compagni è tutto.. Alle 21 siamo a Morteratsch (Svizzera). Prepariamo lo zaino, mangiamo qualcosa lasciandoci incantare dalla magia dei colori del tramonto sul Piz Bernina.. Dormiamo in macchina (dormire???!?!?!?!), all’1.15 la sveglia, all’1.40 siamo già in marcia. Carichi come muli percorriamo il fondovalle fino a quel che resta del ghiacciaio in scioglimento.. per poi trovarci fra crepi e seracchi.. In perfetto orario ci fermiamo e spegnendo le lampade frontali la botta è pazzesca! In un mare di ghiaccio, intorno il profilo delle creste aguzze, davanti a noi la via che stiamo per scalare e sopra la testa millemila stelle in movimento.. solo per noi! Finalmente un po’ di luce e alle 4.30 attacchiamo la via. Wow! Woow!!! Usciti dal canale il sole è ancora basso, timido, ma c’è! Nuova luce, nuove sfumature, nuovi colori! Che ambiente!!! Ora che abbiamo risalito la Gorgia traversiamo verso la parete nord est che, con non poche difficoltà e in assenza di traccia, ci conduce fino al palteau dove dopo una breve sosta realizziamo che oggi abbiamo già fatto tanto e scalare le ultime centinaia di metri per la vetta sarebbe un rischio con questo caldo, questa neve e questo ghiaccio. Io sono pure molto stanco, 1900m di dislivello su questi terreni, per di più in quota, si fanno sentire.. manca poco a quota 4'000m ma decidiamo di raggiungere con notevole ma non ultimo sforzo la via normale per iniziare la lunghissima e interminabile discesa.
Un’overdose di emozioni.. belle ma anche brutte (come la fatica, lo sforzo, la sete, la voglia di fermarsi a riposare ma il sapere che non è possibile perché sei proprio sotto una seraccata e ne avrai ancora per un po’).. è così che deve essere.. Emozioni così grandi e così forti che fai fatica ad assimilarle.. che tornato a casa devi iniettartele a piccole dosi e piano piano, come quando hai sete e bevi ma continui ad avere sete, ma non puoi bere all’infinito! La voglia di salire non si misura con i metri scalati, e le emozioni non si misurano con le fotografie o con una relazione postata in facebook. L’emozione è quello che ti resta dentro, è quello che non dici.. che decidi di tenere per te! E io, di questa domenica, ho deciso di tenere per me tante cose!
Grazie, di cuore, ai miei compagni. Angelo Mercandelli, Franz Rota Nodari e Mara
Aggiungo la mappa del giro (da map.wanderland.ch):
E la vista dalla vetta del Palù:
In magenta la Gorgia (in particolare lo spallone del Sass dal Pos), in verde la cresta Est, in arancio il traverso che porta alla Normale, in blu la Normale, in giallo la discesa dal Buuch. _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Sab Giu 14, 2014 10:33 pm Oggetto: |
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E il solito "piccolo spazio GW"...
Pizzo Bernina dal Pizzo Palù 1920-1940 A. Mantovani CAI Milano vs ripresa del 2013
2013 vs Foto storica (da: http://www.stilealpino.it/tag/sci-alpinismo-bernina/)
Salta subito all'occhio il livello del ghiacciaio rispetto alla cresta Est, l'accesso alla quale non era come adesso con un gradino roccioso non banale. E anche la parte sommitale era praticamente un pendio uniforme.
 _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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