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gustav1971
Registrato: 25/04/10 21:04 Messaggi: 588
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Inviato: Lun Lug 08, 2013 11:46 pm Oggetto: Indicando il Polluce a 4092m |
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Sono passati dieci giorni dalla gitona allo Strahlhorn, ma dopo il weekend rilassante al Castore, dopo aver messo da parte gli sci, sembra passata una stagione intera.
Con Paola che vuole fare il primo quattromila ricostituisco la cordata dolomitica 2012 in una inedita versione ghiaccio; ci si districa tra rifugi pieni, meteo, cime fattibili e da fare e spunta l'idea del Polluce.
La scelta calza a pennello, riusciamo a trovare due buchi per dormire al rif.Mezzalama dove l'anno scorso mi trovai tanto bene.
L'accoglienza e la disponibilita' non sono cambiate. Ci consultiamo scoprendo che al sabato ci son state lunghe code per salire e scendere la normale; decidiamo cosi' di partire presto cercando di attaccare la via prima dei piu'.
Dopo qualche prova di manovre fuori dal rifugio l'efficienza e la sintonia sono tarate bene: parola d'ordine sara' velocita'. Buona cena in compagnia di una coppia della nostra sezione incontrata per caso, sistemazione meticolosa di abbigliamento, attrezzatura, strumentazione e zaino, e si va a dormire.
La sveglia e' fuori ordinanza: alle 3.17 siamo in cammino raggiungendo in tre quarti d'ora il Guide d'Ayas su parecchia neve rigelata a sufficienza. Il fiatone si e' fatto sentire prima, i quadricipiti poi.
Un paio di cordate parte appena prima di noi, dopo la salita siamo belli caldi e ormai abbiamo ingranato e li raggiungiamo; arriviamo all'attacco della normale prima di tutti, le altre due cordate proseguono per la ovest, ci accorciamo, mangiamo mezza barretta ciascuno, e alle 5.17 iniziamo a salire il canalino.
Tutta la salita al limite delle energie, abbiamo ottenuto il risultato che volevamo: essere ampiamente avanti nel tempo e nello spazio, avere tutta la tranquillita' per salire con il massimo della protezione che riterremo.
Lo scivolo che porta in cresta e' meno ripido di quanto pensavo, ma piu' lungo. Guadagnamo veloci quota. Inizia la salita di misto; la neve e' ancora tanta e all'inizio viene il dubbio che fosse meglio tenere in mano la piccozza.
Arriviamo ai famosi canaponi.
A sorpresa scopriamo che ce ne sono due orizzontali sul traverso in placca: uno alto e uno basso. Quello basso aiuta su una "ampia" cengia, molto piu' facile, arriva piu' sotto il camino.
"Sara' per chi scende dalla doppia", pensiamo, ma non c'e' nessuno e andiamo a vedere. Purtroppo prendere il camino da quella parte comporta un passaggio molto piu' ostico del previsto. Canapone buono solo per rientrare dopo la doppia.
Rinuncio e passiamo sulla placca entrando nel caminetto piu in alto.
Arrivati in cima a questo va avanti Paola sulla paretina. Il panorama dalla selletta e' fantastico, verso i Lyskamm al risveglio.
Siamo sempre in ombra, ormai e' un'ora dall'attacco della via, siam andati tranquilli e ancora non sale nessuno.
Alla Madonnina ci accolgono le due cordate partite con noi dal Guide d'Ayas che son salite veloci dalla ovest e stanno per affrontare la doppia di rientro dalla normale.
Quattro chiacchiere, fa sempre piacere parlare con chi ha le tue stesse emozioni. Insieme al giorno si risveglia anche la loquacita'.
Partiamo per gli ultimi novanta metri di cresta nevosa, sembra un tappeto rosso steso per chi ha superato le difficolta', siamo emozionati, commossi nel vero senso della parola. Il sole spunta proprio sopra la cima e ci accoglie col suo caldo abbraccio, a lenire il vento che pur debole ci vuole raffreddare. Ma i cuori sono caldi per l'emozione; emozioni che cosi' nitide le ho vissute solo al primo quattromila, una punta Gnifetti pur raggiunta con visibilita' crollata repentinamente; e solo sulla Barre des Ecrins, attaccata e sconfitta nel vero senso della parola, arroccata come e' in fondo alla vallata glaciale.
Questo Polluce sembra nostro. Siamo solo noi in cima. Non vediamo ancora nessuno salire. Lontano, sul Castore, si vedono piu' puntini. Ma qui no. Anche il Polluce sembra geloso delle proprie grazie.
Sono le 7.05; ci prendiamo i nostri dieci/quindici minuti per foto e ammirazione delle cime visibili; ci raggiungono altre cordate.
Scendiamo e i nostri "fratelli" dell'alba stanno facendo la doppia, manca l'ultimo. Tocca a noi che nessuno sta piu' salendo.
Parte Paola, io in sosta faccio qualche foto. Metto via male la fotocamera. Mi cade.
PANICO.
Rimbalza tra rocce e ghiaccio e si ferma sul bordo di una cengia a 10cm dal vuoto.
E' destino. Il popolo di on-ice dovra' sorbirsi un altro fotoreport.
Aspetto molto, non capisco il motivo: non sale nessuno...
Poi tocca a me, inizio la mia doppia e recupero la fotocamera.
Paola e' rilassatamente sconvolta: qualcuno stava portando una (cliente?) inesperta dotata solo di un anello di cordino e di un moschettone... senza corda ("ma bisogna fare le doppie?"), mandandola avanti. In calata Paola l'ha aiutata e i due han rinunciato.
Recuperiamo la corda. Tira, tira, sempre più leggera... là !
Ha fatto il giro.
Scivola, scivola, non arriva!
Attorcigliata cinque metri sopra di noi attorno ai maledetti canaponi.
Non arriva nessuno (una volta che servirebbe!!!).
Risalire dal balzo evitato al mattino non è semplice; fare il giro dei canaponi con la corda che abbiamo recuperato si può fare ma la voglia è ZERO.
Guardo come è attorcigliata la corda: ha fatto una sorta di prusik attorno al canapone in corrispondenza di un cordino intermedio di collegamento con uno spit; e' però lontana dallo stesso. Non è lontana da noi.
Frusta la corda per allentarla, frusta il canapone, frusta che frusta e viene via.
Brivido finale superato.
Si ritorna: gradualmente diminuiscono le "difficolta'", aumenta la stanchezza, si abbassa la quota, diminuisce la neve.
Dalla base della via all'auto passeranno altre sei ore perché scendiamo come siam saliti senza servizi taxi.
Grande Paola al suo primo quattromila, una partenza "col botto"!
Un weekend intenso. Nitido. Pulito. Con due piccoli e ininfluenti brividi come sale e pepe. Preciso come il meteo.
Una grande gioia da ricordare.
S.Jacques
Un tranquillo sabato
Canada maldiviano
L'aria si assottiglia
Gemelli
Affondamento
Alpinismo: una passione
Soli ma non soli
Canalino
Uscita
Soffio di sole
Oggi. Come sette giorni fa. Come sempre.
Ai nostri occhi immutabile
Placca
Finestra sul camino
Fidata protezione
Commozione
Cima. Sono attimi.
Ma durano tanto.
Rosa
Cima privata
Alternanze
Fun
Non c'e' nessuno. Autoscatto.
Scendiamo. Loro salgono
Roccianera; 2012.
Polluce; 2013.
...?
Pediluvio (potenza)
Pediluvio (atto)
Sole
Alla prossima
 _________________ Marco
L'ultima modifica di gustav1971 il Mar Lug 09, 2013 10:59 am, modificato 7 volte |
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Ovomaltina
Registrato: 24/03/11 20:19 Messaggi: 292 Residenza: Vimodrone
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Inviato: Lun Lug 08, 2013 11:54 pm Oggetto: |
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Grande! Commovente racconto e bellissime foto!!!
Mi piace... _________________ Ho voluto la bicicletta ora pedalo! |
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calimero
Registrato: 06/10/09 15:27 Messaggi: 1246 Residenza: colle brianza
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 12:21 am Oggetto: |
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Allora .
1) fai fatica a scendere ormai sopra i 4000, sembra ti manchi l'aria al contrario
2) fai fatica a non accompagnarti a partner del gentil sesso. Spiegaci come fai. Noi siamo ridotti molto peggio
3) fai fatica a postare un racconto brutto
4 ) nonostante provi ad autodistruggere la macchina, fai fatica a postare foto brutte.
Qua si fa fatica a non mandarti a stendere....
Complimenti, altro gitone. Bravo. Ciao. _________________ calimero |
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Vezz
Registrato: 23/11/08 22:05 Messaggi: 2159 Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 12:30 am Oggetto: Re: Indicando il Polluce a 4091m |
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Quest'anno sei stato più volte sopra i 4000 che sulle montagne di casa mi sa..
Il racconto è molto intenso. Bello! Tra le tante, scelgo questa frase. Certe situazioni ce le abbiamo stampate in testa, sono parte di noi.
gustav1971 ha scritto: |
Oggi. Come sette giorni fa. Come sempre.
Ai nostri occhi immutabile |
_________________ Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.
Qualche mia foto |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 3:38 am Oggetto: |
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Marco.... QUA' LA MANO!!....
Mi sta venendo voglia di qualche sgroppata pure a me!
Ma non ho capito: è necessaria la corda per la doppia? o volendo si può scendere lungo i canaponi? |
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rediquadri
Registrato: 29/08/10 09:53 Messaggi: 3001 Residenza: Vipiteno/Sterzing (BZ)
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 7:32 am Oggetto: |
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Complimenti! Nonostante il brivido finale altro 4000 portato a casa! Avanti così!  _________________ "Go hard or go home" (Jake la Furia) |
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matteo81
Registrato: 28/12/10 09:23 Messaggi: 1225 Residenza: Cesano Maderno (MB)
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 9:00 am Oggetto: |
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aaahhhh Marco mavaffa.... ... pensavo ti facevi il Breithorn orientale
bella partenza "sensazionale" e col botto per la bella Paola ... me cojoni!
@Simon: credo possa essere salita e discesa dai canaponi per esperti e sgamati; opzione doppia con corda di cordata (?!) per velocizzare e rendere più pratico il tutto ... |
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gustav1971
Registrato: 25/04/10 21:04 Messaggi: 588
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 1:31 pm Oggetto: |
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calimero ha scritto: |
1) fai fatica a scendere ormai sopra i 4000, sembra ti manchi l'aria al contrario
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Vezz ha scritto: | Quest'anno sei stato più volte sopra i 4000 che sulle montagne di casa mi sa..
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Vero. Mi sento oppresso a basse quote. E come una droga più sei allenato meno vuoi fermarti per non perdere ematocrito!
Per il resto, Calimero... tutta fortuna!
Vezz ha scritto: |
Il racconto è molto intenso. Bello! Tra le tante, scelgo questa frase. Certe situazioni ce le abbiamo stampate in testa, sono parte di noi.
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Da te è un grande complimento
Grazie
simon ha scritto: | Marco.... QUA' LA MANO!!....
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grazie, con piacere!
simon ha scritto: |
Ma non ho capito: è necessaria la corda per la doppia? o volendo si può scendere lungo i canaponi? |
Non ho capito se prendi in giro quei due sprovveduti o ti è venuto il quesito sulla "logistica" del tratto.
Propendo per la seconda : come visto fare a degli svizzeri si può scendere a braccia dai canaponi come prodi marinai. Ma essendo un tratto verticale tra parete e camino di una ventina di metri e rischiando di disturbare chi attaccato a quei canaponi sta azzerando un III a II... ritengo più sicuro e saggio e "altruista" scendere in doppia. Che deposita sul traverso più in basso senza dover incrociare sullo stesso traverso chi sale.
matteo81 ha scritto: | aaahhhh Marco mavaffa.... ... pensavo ti facevi il Breithorn orientale
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Sì, scusa Matteo
Non ti ho più risposto perché nel delirio totale.
L'orientale era una scappatoia per fare qualcosa se il meteo domenica era proibitivo. Per fortuna il progetto Polluce è andato in porto.
Ovomaltina ha scritto: | Grande! Commovente racconto e bellissime foto!!!
Mi piace... |
Grazie mille!!!!!!  _________________ Marco |
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lupin-3
Registrato: 13/02/07 23:58 Messaggi: 3644
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 2:45 pm Oggetto: |
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tutto molto bello,bravissimi ciao! _________________ http://www.asbbi.it/ |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Mar Lug 09, 2013 8:37 pm Oggetto: |
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>>come visto fare a degli svizzeri si può scendere a braccia dai canaponi come prodi marinai. Ma essendo un tratto verticale tra parete e camino di una ventina di metri e rischiando di disturbare chi attaccato a quei canaponi sta azzerando un III a II... ritengo più sicuro e saggio e "altruista" scendere in doppia. Che deposita sul traverso più in basso senza dover incrociare sullo stesso traverso chi sale.
Thanks!
20 metri magari riesco a tenermi, anche se attualmente sono un po' giù di braccia |
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gustav1971
Registrato: 25/04/10 21:04 Messaggi: 588
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Inviato: Dom Lug 21, 2013 12:23 am Oggetto: Re: Indicando il Polluce a 4092m |
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gustav1971 ha scritto: |
[...] io in sosta faccio qualche foto. Metto via male la fotocamera. Mi cade.
PANICO.
Rimbalza tra rocce e ghiaccio e si ferma sul bordo di una cengia a 10cm dal vuoto.
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calimero ha scritto: |
4 ) nonostante provi ad autodistruggere la macchina, fai fatica a postare foto brutte.
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Errare è umano. Perseverare diabolico.
Riporto da http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=13787 (Nadelhorn)
gustav1971 ha scritto: | calimero ha scritto: | Che meraviglia !
Mi hai fatto tornare all'anno scorso.
Le condizioni erano analoghe....
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[...]
Poi la tragicommedia: ci stavamo legando, ad un certo punto mi scivola giù da un pendio durante uno scatto che proprio non s'aveva da fare.
Scivola sulla neve, rotola, rotola, si impenna, sbatte contro le prime rocce, si infila nel buio nelle seguenti.
Panico [...]
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A volte ringrazio di avere una compattina da battaglia.
A volte penso che con quello che ha passato, se la cambiassi, gli scatti migliorerebbero... _________________ Marco |
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