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Sognando il Sissone. E cima di Rosso
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Vezz



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Messaggi: 2159
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MessaggioInviato: Lun Lug 08, 2013 11:33 pm    Oggetto: Sognando il Sissone. E cima di Rosso Rispondi citando

Con ritardo inserisco il resoconto della salita a cima di Rosso e monte Sissone dello scorso fine settimana. Inizialmente mi sono mancati gli stimoli per inserirlo (forse mi aspettavo di più dalle foto, forse nell'inconscio volevo lasciare quel pizzico di mistero che, per molti, ancora avvolge la valle del Forno), ma ora son tornati. Qui il report.


La valle del Forno era nelle mire da tempo. Per gli amanti del gruppo Masino/Bregaglia è un angolino (mica tanto "ino") da non perdere. L'ambiente glaciale, la testata composta dai pizzi Torrone, le inedite vedute che offrono i crinali sommitali... bastano e avanzano per inserirla di diritto nei luoghi da visitare.
La partenza avviene in un pigro sabato pomeriggio dalle vicinanze del passo del Maloja. L'atmosfera è uggiosa ma il maggior scroscio di pioggia ci ha colto durante il viaggio in auto. Ora pioviggina soltanto. Siamo belli carichi, in tutti i sensi. E' finalmente giunto il tempo delle scammellate estive, sia lo zaino che il nostro umore confermano questa verità.
La strada agrosilvopastorale che raggiunge il lago e l'alpe Cavloc serve da riscaldamento; in amena conversazione, superiamo i classici escursionisti "della domenica" (del sabato in questo caso) che nemmeno immaginano cosa ci sia al di là di questo verdeggiante angolo di valle. Tutto sommato nemmeno noi abbiamo idea di cosa realmente ci aspetti. Ed è bello così.
Già, perché in rete non si trova gran che su questa valle. Ho dovuto fare un collage virtuale per capire che tutto sommato si poteva tentare. Pronti ad ogni evenienza, proseguiamo la risalita della lunghissima valle tra uno scroscio di pioggia e qualche folata di vento. In ogni caso si suda. Il sentiero segue la sinistra idrografica della valle, affiancando un impetuoso torrente, incassato tra severe pareti. Il fondovalle è tutto un detrito unico, soltanto 120 anni fa il ghiacciaio arrivava fin qua: ora si è ritirato per quasi 2 chilometri.
Giunti in vista della fronte del ghiacciaio, ci spostiamo sul versante opposto della valle e, per disagevole macereto, ci portiamo sotto la verticale de rifugio del Forno. Per raggiungerlo occorre superare un infido declivio, in parte attrezzato, dove abbiamo modo di osservare tutta la provvisorietà del granito (al contrario di quanto si possa credere).

Per tutta la salita le vedute sono state limitate, le cime sono rimaste incappucciate in fitte nubi e pure la lingua glaciale era imbronciata. D'altra parte le previsioni erano chiare: sabato brutto, domenica bello.
Seguono momenti di rifugio. Piacevoli o meno, sempre intensi nella loro semplicità.

I primi bagliori di luce ci colgono mentre indossiamo i ramponi nei pressi del ghiacciaio. Le nuvole sono in netta ritirata, il morale è alto, il panorama maestoso. Le cime sono finalmente visibili e progressivamente ravvivate dal sole. E' ghiaccio vivo quello che stride sotto i nostri piedi. Un lamento insignificante se confrontato con quello ben più massiccio dovuto allo scioglimento. La cima di Rosso, i tre Torrone, la cima di Castello e quella di Cantone sono tra le montagne visibili. Sorvegliano il nostro incedere, sono solenni testimonianze della maestosità della natura.

Aggirato lo sperone basale della cima di Rosso, pieghiamo decisamente verso est per risalire l'invitante pendio glaciale che ci depositerà nei pressi del passo Sissone, laddove lo scenario dovrebbe ulteriormente ampliarsi. Con affannoso sincronismo, ci innalziamo in cerca di un raggio di sole che ci riscaldi l'animo e le membra.
La visione della nostra prima meta colpita da luce radente è elettrizzante, un ulteriore impulso al nostro avanzamento. Per l'esile vetta non rimane che pianeggiare un po' per il ghiacciaio sommitale, risalire un canalone e rimontare alcune roccette.

Che posto! Che panorama! Esattamente come me l'ero immaginato. La nord del Disgrazia è imponente nella sua interezza. La lingua glaciale della vedretta del Forno spicca laggiù e, rosata, contrasta con le ancora bianche cime circostanti. Favoloso! Commovente!

Ma noi, al contrario dei tre ragazzi saliti per la nord, abbiamo un'altra cima da salire, altri panorami da guadagnarci. Ritorniamo quindi sui nostri passi, per poi risalire la dorsale verso il monte Sissone, anch'esso facilmente addomesticabile. Altro colpo d'occhio sul Picco Glorioso e interessante veduta della val Cameraccio.

Non resta quindi ora che scendere, ripercorrendo a ritroso tutto il lungo itinerario fin qui effettuato.
Un'altra valle è stata esplorata, in piccola parte conosciuta. Non posso certo portarmela a casa così com'è, ma qualche essenziale ricordo l'ho conservato.



Pronti via, si parte. La giornata è uggiosa e i prati svizzeri.


Dopo una prima ora abbondante giungiamo nel vallone detritico


Francesco scruta il cielo. Lo metto via o no sto ombrello?


Poco prima della fronte del ghiacciaio, si passa sull'altra sponda del fiume


Il sentiero lascia ora posto ad una traccia disagevole


Si incomincia a salire con una certa decisione


Corda fissa


Rifugio del Forno



L'indomani mettiamo piede sul ghiacciaio


E possiamo finalmente ammirare la testata della valle


La nord chiama. Ma il giro largo è più panoramico (e non è solo la storia della volpe con l'uva)


Lui, il Torrone orientale. Con l'ago di Cleopatra


Fra poco ci leghiamo


E prendiamo a salire più decisi


Cima di Castello in ottima forma


Siamo in linea col Torrone


Luce radente sulla cima di Rosso


Dai pressi della vetta la visione della lingua glaciale è mozzafiato


E quella del Disgrazia non è da meno


Là c'era Climberland


Monte Rosso e il lungo avvicinamento


Incrostazioni


Verso la seconda cima di giornata: il Sissone


Raggiuntolo, un saluto alla cima precedente


Cotti e felici


Spettacolo glaciale


Durante la lunga discesa, sorvegliati dal piz Da La Margna


Quasi 2 km in 120 anni


Il riposo del guerriero


Sfocatura Simonstyle



Wink
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calimero



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 12:12 am    Oggetto: Rispondi citando

Mi domandavo dove fosse finito, questo fotoreport.
Riserve o meno, sarebbe stato un peccato ti fosse rimasto nel cassetto.
Lo trovo, come ogni volta che il luogo ti coinvolge, molto personale ed efficace.
Tanto fa la Val Forno ( splendida ).
Tanto fa il tuo solito bel racconto ( chicca i " momenti di rifugio " )
Tanto fanno le tue foto, che ti piacciano o meno.
Io le trovo in sintonia con il luogo. Molto intense e "raw".
E meno male che non te la sei portata a casa sul serio , sta Valle.
Almeno ci possiamo andare anche noi ... Wink
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simon



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 3:26 am    Oggetto: Rispondi citando

Vezz ha scritto:
E' finalmente giunto il tempo delle scammellate estive


YEEES! Wink
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rediquadri



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 7:33 am    Oggetto: Rispondi citando

Molto bello! Bravi! peccato che per me sia fuori portata perché il posto è proprio bello! Wink
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 8:12 am    Oggetto: Rispondi citando

calimero ha scritto:
Mi domandavo dove fosse finito, questo fotoreport.


Io ho trovato un modo per spiarmi le foto del Vezz in anteprima.
Perché lui se la prende comoda e le lascia a bagnomaria una settimana o due.

E invece le foto del Vezz con il caffè sono un gran cosa.

Wink
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matteo81



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 8:30 am    Oggetto: Rispondi citando

Le foto non te le commento nemmeno più và ....

però sono contento che sei una bella fonte da cui prendere spunti per giri e cime varie!!
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flavio-san



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 10:52 am    Oggetto: Rispondi citando

Eeh bravo come sempre, grazie anche perchè questo, come tanti tuoi giri, me lo segno, se non si ritira del tutto il ghiacciaio..... Rolling Eyes ora che posso andare a farlo.

Flavio
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 1:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Belle le vedute del Torrone "da dietro".
Come al solito splendide inquadrature e bei colori.
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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gustav1971



Registrato: 25/04/10 21:04
Messaggi: 588

MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 1:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sempre bei giri originali Vezz!
Mi piacciono sempre anche i colori delle tue foto. 'Sto giro la fotocamera era compatta, bridge, o reflex?
Questo giro, insieme a quello al Tremoggia, li tengo in evidenza nel cassetto dei desideri. E me lo studio.
Grazie come sempre per la condivisione!
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Marco
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Vezz



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Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.

MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 2:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

calimero ha scritto:
Mi domandavo dove fosse finito, questo fotoreport.
Riserve o meno, sarebbe stato un peccato ti fosse rimasto nel cassetto.
Lo trovo, come ogni volta che il luogo ti coinvolge, molto personale ed efficace.
Tanto fa la Val Forno ( splendida ).
Tanto fa il tuo solito bel racconto ( chicca i " momenti di rifugio " )
Tanto fanno le tue foto, che ti piacciano o meno.
Io le trovo in sintonia con il luogo. Molto intense e "raw".
E meno male che non te la sei portata a casa sul serio , sta Valle.
Almeno ci possiamo andare anche noi ... Wink


L'efficacia dipende come hai detto dal coinvolgimento che suscita il luogo, ma anche dallo stato d'animo del momento in cui lo inserisco. E' stato un bene attendere qualche giorno in più.

rediquadri ha scritto:
Molto bello! Bravi! peccato che per me sia fuori portata perché il posto è proprio bello! Wink


Mah sai, anch'io spesso credo di non essere all'altezza eppure basterebbe provare. Il più delle volte rinuncio ma tal'altre mi sorprende quel che son riuscito a fare. A dispetto di quel che pensassi qualche anno fa.
Al limite ci si arma di pazienza.

fabiomaz ha scritto:
calimero ha scritto:
Mi domandavo dove fosse finito, questo fotoreport.


Io ho trovato un modo per spiarmi le foto del Vezz in anteprima.
Perché lui se la prende comoda e le lascia a bagnomaria una settimana o due.

E invece le foto del Vezz con il caffè sono un gran cosa.

Wink


Ciao Fabio,
in qs giorni mi sono dotato di smartphone. Ieri smanettando qua e là, mi sono imbattuto nelle gallerie di Picasa. Si vedono bene e anzi le immagini sembrano più belle di quel che sono. Interessante averle sempre a portata di tocco.
Se non quest'anno aspetto il tuo di report.

matteo81 ha scritto:
Le foto non te le commento nemmeno più và ....

però sono contento che sei una bella fonte da cui prendere spunti per giri e cime varie!!


In estate/autunno ho modo di sbizzarrirmi e, in effetti, credo di dare dei begli spunti. Soprattutto con difficoltà non proibitive.

flavio-san ha scritto:
Eeh bravo come sempre, grazie anche perchè questo, come tanti tuoi giri, me lo segno, se non si ritira del tutto il ghiacciaio..... Rolling Eyes ora che posso andare a farlo.

Flavio


Dai che si fa!

LorenzOrobico ha scritto:
Belle le vedute del Torrone "da dietro".
Come al solito splendide inquadrature e bei colori.


In mancanza di livello per salirlo da davanti, ci ho girato dietro. Laughing
Grazie per il commento Lorenz. Sempre apprezzato.

gustav1971 ha scritto:
Sempre bei giri originali Vezz!
Mi piacciono sempre anche i colori delle tue foto. 'Sto giro la fotocamera era compatta, bridge, o reflex?
Questo giro, insieme a quello al Tremoggia, li tengo in evidenza nel cassetto dei desideri. E me lo studio.
Grazie come sempre per la condivisione!


Ciao Marco. Grazie. Ormai sono tornato ad usare solo la reflex (la compatta l'ho dietro in caso di esaurimento batterie). Su neve la differenza è netta.
Ecoo bravo, è proprio un giro che assimilerei a quello del Tremogge per intensità e scenari.
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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 2:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Che meraviglia di foto e di posti inusuali e sconosciuti alle masse!

Quasi un peccato reportizzarli. Bravi davvero Wink
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Panoramix



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 5:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

rediquadri ha scritto:
Molto bello! Bravi! peccato che per me sia fuori portata perché il posto è proprio bello! Wink
Lo e' anche per me ... ma un' alternativa ce l' ho ... il Monte del Forno che mi risulta offra panorama simile anche se le cime sono un po' piu' distanti ... Al rif. del Forno non passo dallo scorso millennio (quella volta poi ho proseguito per il Passo del Forno, traversato al Passo del Muretto e rientrato al Passo del Maloja ... un po' lungo, a tratti monotono, ma lo rifarei); sono quindi particolarmente impressionato dal ritiro del ghiacciaio ... non vorrei confondermi ma non ricordo corde fisse in salita ... segno della citata disgregazione del granito ? Per il resto nulla da aggiungere ai favorevoli commenti gia' presenti.
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grigna



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MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 8:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

lo avevo addocchiato un mesetto fa, s'ha da fare ma come sempre il tempo è tiranno e siamo già a metà luglio....
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Vezz



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MessaggioInviato: Ven Lug 12, 2013 3:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Panoramix ha scritto:
rediquadri ha scritto:
Molto bello! Bravi! peccato che per me sia fuori portata perché il posto è proprio bello! Wink
Lo e' anche per me ... ma un' alternativa ce l' ho ... il Monte del Forno che mi risulta offra panorama simile anche se le cime sono un po' piu' distanti ... Al rif. del Forno non passo dallo scorso millennio (quella volta poi ho proseguito per il Passo del Forno, traversato al Passo del Muretto e rientrato al Passo del Maloja ... un po' lungo, a tratti monotono, ma lo rifarei); sono quindi particolarmente impressionato dal ritiro del ghiacciaio ... non vorrei confondermi ma non ricordo corde fisse in salita ... segno della citata disgregazione del granito ? Per il resto nulla da aggiungere ai favorevoli commenti gia' presenti.


Ma Marco, c'è una zona che non hai frequentato? Very Happy
Credo anch'io che il monte del Forno abbia un panorama molto simile. Fattibile anche dalla val Malenco. Era un'altra idea.
La corda fissa (o meglio penzolante) penso sia stata messa lì per l'innevamento di questa stagione. Però ci sono anche parecchie altre catene e una scaletta.
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Franz
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MessaggioInviato: Lun Lug 15, 2013 10:45 am    Oggetto: Re: Sognando il Sissone. E cima di Rosso Rispondi citando

Bel tour e belle zone.
Aspetto ora il girone valdostano!!!

Vezz ha scritto:
La nord chiama. Ma il giro largo è più panoramico (e non è solo la storia della volpe con l'uva)


Bella.
Anche questa una "ex" nord...nel senso cambiata sensibilmente nell'aspetto...
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